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giovedì 6 giugno 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

ALESSANDRO

CAMPAGNA  

 



 

Alessandro Campagna di Napoli è direttore  della Real Sangiovannese.

 

 

 

Come prima domanda le voglio fare questa sabato 25 maggio, è una data che lei e tutti i componenti della squadra ricorderete per molto tempo.  La Real Sangiovannese approda in Promozione. Questo è successo perché avete battuto lo Sporting Ponte ai calci di rigore! Nello spareggio con i beneventani, ad uscire vincitrice è la squadra di San Giovanni a Teduccio, e dunque che cos’ha provato quando l’arbitro ha fischiato la fine della partita?



Al fischio finale ho provato un mix di emozioni. Ti passano davanti agli occhi tutti i sacrifici fatti durante l’anno e soprattutto tutti i sacrifici che hanno fatto i ragazzi per raggiungere questo traguardo. Vincere è sempre bello, ma è sempre difficile farlo.

 






Secondo lei a cosa è dovuto questo successo? 

 

Io credo che il successo sia legato al fatto che siamo una famiglia. Inoltre i nostri presidenti si sono affidati a persone di spessore del settore, come il direttore Ibello Ciro e il direttore Correale Ciro, che hanno allestito una squadra che è riuscita in primis a vincere il campionato per poi dominare nei play off. 

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Il calcio è stata la mia passione fin dai primi passi, purtroppo non avendo nessuno che mi seguiva non sono riuscito ad arrivare ai livelli che avrei voluto, sono stato costretto quindi ad appendere le scarpette al chiodo in tenera età, con poche esperienze nei settori giovanili importanti, il mio sogno sarebbe stato quello passare al calcio amatoriale. 

 

Oggi mi ritrovo nella Real Sangiovannese per l’affetto e la stima che provo per i presidenti. Prima di ora non ero mai stato in nessuna società in veste di dirigente, questa è la mia prima esperienza e per fortuna in così poco tempo, due anni, abbiamo conseguito due promozioni.

 






Lei è il direttore sportivo, per chi non è del mestiere, qual è la sua mansione?

 

No, non sono il direttore sportivo. Sono semplicemente un uomo di fiducia della società e sono legato moltissimo alla squadra e a tutti i suoi componenti.

 

La squadra quando è stata fondata? 

 

La squadra è stata rifondata tre anni fa, ma io e il presidente Errico siamo entrati sulla “giostra” a settembre del 2022. Abbiamo iniziato  il cammino dalla seconda categoria per poi  approdare oggi in promozione.

 

Come ha conosciuto il signor Ciro Ibello, 

 

Ho avuto il piacere di conoscere il direttore Ibello a settembre del 2023, quando per fortuna il nostro presidente l’ha chiamato in società.

 

 Sono onorato di aver conosciuto una persona così schietta, onesta e con sani principi. L’augurio che mi e che gli faccio è di continuare questa cavalcata insieme a lui.

 

 






Come sono i suoi rapporti con giocatori, con l’allenatore, con il presidente?

 

Posso dire solo una parola: fantastico, perché sono la persona della società più vicina a loro, dal momento che sono in panchina in ogni partita. 

 

Con il mister c’è una stima reciproca e abbiamo un rapporto eccezionale, ci confrontiamo su ogni cosa. Beh… che dire i presidenti sono più che fratelli, per me ed è solo grazie a loro che sono in questa nuova avventura. 

 

Un sogno per il futuro?

 

Sicuramente è quello di crescere insieme alla Real Sangiovannese e soprattutto insieme a tutte le persone presenti in società.

 

A chi vorrebbe dedicare quest’intervista?

 

Alla mia famiglia, sicuramente, perché per seguire la squadra, ho dovuto togliere tempo a loro. Mi sono dedicato totalmente al progetto per raggiungere gli obiettivi fissati, ovviamente ciò richiede tempo e dedizione.

 

 

 

 Grazie 

 

 06 06    2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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