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giovedì 26 agosto 2021

di PAOLO RADI 

 

 


 

 

 

 

 

 



CONVERSANDO CON...

     

 

TULLIO

MAIO

 

 

Tullio Maio ha collezionato in serie C e D 302  presenze segnando 68 goal, e non si ferma ancora!

 

 

 






 

 Tullio Maio è nato il 13 maggio del 1989 a Cosenza. Si è diplomato presso l’I.T.I.S. Dal 2002 sino al 2008 si è trasferito a Torino e ha militato nel settore giovanile della Juventus (2002/2003 Giovanissimi Sperimentali, 2003/2004 Giovanissimi Professionisti, 2004/2005 Allievi Sperimentali, 2005/2006 Allievi Professionisti, 2006/2007 Berretta, 2007/2008 Professionisti) 

Lasciata la Juventus, successivamente gioca nel: Melfi, Rossanese, Melfi, Acri, Montalto, Acri, Rossanese, Acri, dal 2014 sino al 2019 milita nel Trebisacce, nel dicembre del 2018 si traferisce al Morrone in Promozione, nell’anno 2019/2020 va al Vigor Lamezia in Eccellenza


 

 





 

 

 

Come prima domanda le voglio fare questa, da circa un anno e 7 mesi il mondo dello sport è stato stravolto, come ogni settore della vita, secondo lei, tutto tornerà come prima, oppure anche il calcio subirà dei cambiamenti (tenendo presente che proprio in questi giorni si parla di una nuova variante e di possibili focolai)? Da circa due mesi per accedere a degli eventi con migliaia di persone serve il Green Pass, cosa pensa di tutto ciò?

 

Non è mai successa una cosa simile da quando ho iniziato a tirare i primi calci al pallone. Durante la prima ondata dove c’ è stato il primo stop agli allenamenti e a tutti i campionati di calcio non mi sembrava vero, non poter fare ciò̀ che facevo fin da bambino. 

Lentamente mi sono adattato a questa nuova realtà sperando che tutto finisse al più presto, per forza di cose ci siamo dovuti adattare alla situazione. Ora dopo circa un anno e mezzo ricominciare finalmente è stato bello, perché́ mi mancava proprio l’area del campo, dello spogliatoio e dei compagni di squadra.

 

 

Del green pass sono positivo, ancora bisogna fare molta attenzione e seguire le varie regole che ci sono per seguire una partita, però rivedere la gente allo stadio a tifare per la propria squadra è indescrivibile.

 Io sono tifoso della squadra della mia città “il Cosenza “e non vedo il momento che ci sia la prima partita in casa per tornare allo stadio.

 











Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Credo che la passione sia arrivata sia da quando ho iniziato a tirare i primi calci da piccolo e quando a vedere le partite di mio padre. Più che guardarle- mi hanno detto - che non mi fermavo un secondo e giocavo all’ esterno del campo! 

 






I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

A 13 anni feci un provino a Torino per le giovanili della Juve e sono stato subito preso. I miei genitori, nonostante le loro paure e le loro incertezze, non hanno ostacolato il mio sogno, con la promessa che avrei terminato gli studi. Cosa che ho fatto. 

 






Lei nel 2002 si traferisce all’età di 13 anni a Torino, nel settore giovanile della Juventus, le ha pesato lasciare la famiglia e gli amici? 

 

Sono stati sei anni indimenticabili. Vivevo in albergo con tanti altri ragazzi provenienti da tutta Italia ed eravamo diventati come una grande famiglia. Forse per incoscienza, ma non mi è pesato così tanto stare lontano da casa. 

 






 


Come si è trovato alla Juventus? Inoltre com’era organizzata la vostra giornata?

 

Alla Juve venivamo trattati come la prima squadra, per ogni spostamento era a disposizione un pullman. La mattina andavamo a scuola privata, pranzavamo nel ristorante dell’albergo e dalle 15 iniziavano gli allenamenti. Una volta finiti ritornavamo in albergo dove studiavamo, cenavamo, ovviamente c’erano anche dei momenti di svago.



 






 


Nella stagione 2008/2009 si trasferisce a Melfi (C2) 22 presenze e un goal, come mai questa scelta? 

 

Finita la primavera con la Juve andai in prestito al Melfi. Fu un’esperienza molto positiva perché mi sono ritrovato ad essere il più piccolo tra giocatori e d’ esperienza  me ne hanno insegnata veramente tanta.



 Tutto questo grazie anche all’allenatore che fin da subito ha creduto in me. La domenica si lottava per i tre punti ed era una cosa bellissima. In quel campionato di C2 c’erano squadre come Cosenza, Andria , Catanzaro , Barletta e ad ogni partita gli spalti erano pieni. 

 



 




Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legata?  


Mi sono trovato bene in tutte le squadre quindi non riesco a sceglierne una in particolare. A Trebisacce ho trascorso 3 anni e mezzo bellissimi. A Montalto ho vinto il campionato, così come anche alla Morrone dove abbiamo creduto fino alla fine nella vittoria. 

Però ho bei ricordi anche di Acri, Lamezia, Rossano. Proprio con quest’ultima maglia ricordo il goal più bello fatto ad Avellino che fu decisivo per la vittoria. 

 

 


 


 

 


 

Lei ha avuto e sta avendo tante soddisfazioni nel calcio, pochi sono quelli che riescono ad arrivare alla Juventus, si sente soddisfatto oppure ha qualche rimpianto, ad esempio qualche scelta sbagliata che ha commesso, oppure va bene così? 

 

Quando ho iniziato non pensavo né ai soldi né alla fama, ho semplicemente inseguito il mio sogno che purtroppo non si è realizzato in categorie superiori. 

Forse mi sono pentito di alcune scelte; il mister Palumbo dopo Melfi mi avrebbe voluto con lui in C1 a Pagani. ma io ho seguito il consiglio del mio procuratore e mi rendo conto di aver sprecato una grande opportunità. Dopo tante vicissitudini sono stato forte a non mollare e a ricominciare in Calabria in una categoria inferiore. Ritornando a casa ho iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia e adesso è una decina di anni che milito in eccellenza. 

 






Lei gioca nel ruolo di? 


Esterno d’attacco.



 




 

Il suo goal più bello di tutta la sua carriera, se lo ricorda?

 

Il goal più̀ bello che ricordo fu quando giocammo ad Avellino con la Rossanese, vincemmo 0 -1 con un mio goal. Altro goal che ricordo con molto piacere è quello del derby cittadino di Lamezia: Sambiase contro Vigor Lamezia, la partita finì 1-1, mio il goal del pareggio al 91 esimo.




 


 



Gli amici che ruolo ricoprono nella sua vita quotidiana?

 

All’amicizia ci tengo molto, do peso a questa parola, non ti nascondo che forse avrò̀ sbagliato anche con qualcuno per delle piccolezze, alcune incomprensione come al contrario qualcuno ha fatto con me, ma la cosa bella della parola amicizia è capire, perdonare e ricominciare; perché́ se uno è tuo amico c’ è sempre sia nei momenti belli che in quelli brutti.

 

 





Un sogno che vorrebbe che si realizzasse? 

 

Il mio sogno era giocare con la maglia del Cosenza, la squadra della mia città. L ‘ho affrontata solo da avversario e posso garantirti che è stato emozionantissimo.

 

 





 

 

Grazie   

 

a cura di Paolo Radi   

 

 

 

 

      26  08   2021 

 

(Tutti i diritti riservati)  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

venerdì 6 agosto 2021


di PAOLO RADI 










CONVERSANDO CON ANTONIO TERRIBILE 

     

 


 

 

 

LO SCUGNIZZO ANTONIO TERRIBILE… VOLA AL VILLA LITERNO


 

 



 

 

Antonio Terribile è una giovane promessa del calcio campano è nato a Napoli il giorno 11 di gennaio del 2001 e abita a Scampia.

 

Ha giocato con la Lupa Castelli giovanissimi nazionali, il Fondi Calcio allievi nazionali, poi con il Villa Literno promozione, la Casertana, l’Albanova eccellenza, il  Vairano, l’Ausonia eccellenza dove ha vinto il campionato, nel 2020 si è diplomato all’ITIS.

 

 

 

 

 

 

Antonio questa è la seconda intervista che facciamo, nella stagione appena chiusa 2020 2021 hai giocato con qualche squadra? 

 

Ciao Paolo, l’anno scorso calcistico ho giocato con la Frattaminorese. 

 

 


Abbiamo saputo che hai appena firmato con il Villa Literno, come sei arrivato a questa firma, mi spiego meglio: conoscevi questa società da diverso tempo e perciò non ci hai pensato due volte a firmare, oppure è stata una scelta determinata dagli obiettivi che ha la squadra per il prossimo campionato? 

 

Si con la società Villa Literno c’è stato un contatto e subito abbiamo trovato l’accordo, sia per le ambizioni che hanno per il campionato e sia per il rapporto a cui tengo molto I mei obbiettivi sicuramente sono di impregnarmi al massimo e di ripagare la fiducia della società Sicuramente fare gruppo in una squadra è fondamentale e può incidere molto sulle sorti di una singola partita o campionato.

 

 

 

Sei soddisfatto di scendere in campo con questo importante club e quali sono i tuoi obiettivi sportivi? 

 

I miei obbiettivi sono sicuramente di impegnarmi al massimo, di fare un bel campionato e di ripagare la fiducia alla società. 

 

 




 



Nei primi 6 mesi di questo 2021 c’è stato un altro lockdown come hai vissuto questa chiusura? 

 

Ti posso dire che è abbastanza snervante  rimanere chiusi a casa, poiché sei privo di tutto. 

 

 


Giochi come difensore, ma in quale altro ruolo saresti capace di giocare? 

 

Fin da piccolo ho giocato sempre come difensore centrale, quindi non ho mai testato giocare in altri ruoli  

 

 

 

Il campionato europeo come sanno in tutto il mondo è stato vinto dall’Italia, ti aspettavi questa vittoria?

 

Non m’ immaginavo la vittoria dell’Italia, però mi aspettavo che facessero un bel cammino. 

 

Molti commentatori e lo stesso allenatore Mancini hanno sempre fatto riferimento all’importanza del gruppo, e dell’amicizia che c’è fra i giocatori, per farla breve: se c’è amicizia fra i giocatori ci sono più possibilità di vincere una partita o un torneo, la pensi così anche tu? 

 



Sicuramente fare gruppo in una squadra è fondamentale e può incidere sulle sorti di una singola partita o campionato 

 

 


Il giocatore migliore di questo europeo? 


Ne menziono due: Jorginho Spinazzola

 







 

 

 

 Tutti quelli che Mancini ha portato all’Europeo, avrebbero voluto giocare, siamo sicuri che fra chi è rimasto fuori non sia nata un po’ d’indivia verso i titolari? 

 

È sempre brutto essere escluso da una competizione penso più che invidia ci sia un po’ di rabbia.




 

 



 

 I tuoi estimatori cosa di devono aspettare per il prossimo campionato con il Villa Literno? 

 

Non mi voglio sbilanciare troppo però sicuramente si divertiranno! 

 

 

 

 

Grazie   

 

 
 a cura di Paolo Radi   

 

 

 

 

06    08     2021 

 

(Tutti i diritti riservati)  

 

 

 

 

 

martedì 3 agosto 2021

di PAOLO RADI 

 

 

 


 

 

 

 

 

 



CONVERSANDO CON 

 

 

 

DANIELE GIULIANO





     

 

Daniele Giuliano, gioca nel ruolo di centrocampista, è nato a Napoli il 14/09/1999 precisamente nel Rione Sanità, la passione per il calcio l’aveva sin da piccolo. Ha militato nelle giovanili del Palermo, L’Aquila, Ischia Isola Verde, tutte nella lega pro., per poi passare in promozione con l’Albanova calcio. Ha giocato nel Borgosesia (Piemonte)in serie D l’anno scorso, e quest’anno con il Monteurano Campiglione, provincia di Fermo (Marche). Per la prossima stagione ha firmato un contratto di un anno con il Villa Silius (provincia di Cagliari).




 

 

 

Daniele  questa è la seconda intervista che facciamo, nella stagione appena chiusa 2020 2021 hai giocato con qualche squadra? 


Ciao paolo, buon pomeriggio, prima di tutto, è sempre un piacere parlare con te , comunque no,  nella scorsa stagione non ho giocato con nessuna squadra , ho avuto richieste tra eccellenza e serie d, ma ho evitato perché non mi sentivo bene fisicamente e mentalmente, così  ho preferito rinunciare.

 








Abbiamo saputo che hai appena firmato con il Villa Silius (provincia di Cagliari) in Promozione come sei arrivato a questa firma, mi spiego meglio: conoscevi questa società da diverso tempo e perciò non ci hai pensato due volte a firmare, oppure è stata una scelta determinata dagli obiettivi che ha la squadra per il prossimo campionato? 

 

No, ho Una squadra di agenti dietro molto valida che si chiama GC SPORT CONSULTANS, loro mi hanno messo in contatto con la società e il mister, devo essere sincero: mi hanno subito fatto un ottima impressione soprattutto per gli obbiettivi che hanno in questa stagione!

 







Sei soddisfatto di scendere in campo con questo importante club e quali sono i tuoi obiettivi sportivi? 

 

Sono assolutamente soddisfatto di scendere in campo con loro, anzi ti dico la verità: non aspetto altro. I miei obbiettivi sono i soliti, crescere professionalmente e umanamente sono, nato ne 1999 e di conseguenza c’è solo da imparare. 

 



Nei primi 6 mesi di questo 2021 c’è stato un altro lockdown come hai vissuto questa chiusura? 

 

Purtroppo, c’è stato un altro mini lockdown. però dopo quello che avevamo passato un anno fa, penso che questa nuova chiusura non ci abbia impressionato più del dovuto. 

 

 

 

Giochi come centrocampista, ma in quale altro ruolo saresti capace di giocare? 

 

Sì, io gioco come mezz'ala, però posso ricoprire tutti i ruoli del centrocampo compreso l'esterno sia basso sia alto;  sono un giocatore abbastanza duttile, sta al  mister farmi giocare dove ritiene più opportuno, ci tengo a ribadire che non mi pongo nessun tipo di problema.

 

 

 


Il campionato europeo come sanno in tutto il mondo è stato vinto dall’Italia, ti aspettavi questa vittoria? 

 

Quest'anno siamo campioni d’Europa, non dico che ne ero convinto le altre squadre come Francia Germania Inghilterra erano molto forti agonisticamente, ma la forza dell'Italia è stato il gruppo e questo è avvenuto  grazie a mister Mancini che ha saputo amalgamare il tutto,  ribadisco non ero convinto, ma sapevo che avrebbero potuto farcela. 

 

 

 

Molti commentatori e lo stesso allenatore Mancini hanno sempre fatto riferimento all’importanza del gruppo, e dell’amicizia che c’è fra i giocatori, per farla breve: se c’è amicizia fra i giocatori ci sono più possibilità di vincere una partita o un torneo, la pensi così anche tu? 


Paolo il gruppo nel 99% dei casi ti fa vincere e star bene,  quindi ti  rispondono di sì,  la penso assolutamente così. 

 

 

 

Il giocatore migliore di questo europeo? 

 

Direi che ne abbiamo visti giocare due: Chiesa e Chiellini, il primo è devastante in ogni zona del campo anche in fase difensiva, del secondo ti posso dire che  di difensori con quelle qualità ne nascano una volta ogni 50 anni! 

 

 


 Tutti quelli che Mancini ha portato all’Europeo, avrebbero voluto giocare, siamo sicuri che fra chi è rimasto fuori non sia nata un po’ d’indivia verso i titolari? 

 

No, invidia non direi, te l’ho detto prima: la forza del gruppo e stata proprio questa.  Si supportavano a vicenda dal più giovane al più anziano, chapeau a Mancini. 










 

 I tuoi estimatori cosa di devono aspettare per il prossimo campionato con il Villa Simius?

 

Per i tifosi del Villa Simius posso promettere che darò tutto me “Suderò la maglia” in ogni partita ed in ogni allenamento per onorare, appunto quella maglia.  

Sono sicuro che avremmo tante belle soddisfazioni in questa stagione 

 

 





 

 

 

 Un sogno che vorresti che si realizzasse nell’immediato? 

 

Vorrei far star bene la mia famiglia, è un momento complicato per noi e vorrei solo che loro stessero bene. 

Infine vorrei menzionare la mia ragazza Imma, che mi “sta dando “una mano enorme e persone come lei non esistono ... Ti amo.

 

 


 


 

 

 

   Grazie 


 03 Agosto 2021