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martedì 18 giugno 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

EMANUELE

TOMA

 


 

   

 

  Emanuele Toma è un giocatore di calcio nato a Copertino (provincia di Lecce) per quattro anni è stato nelle giovanili dell’ASD Veglie, e dopo 4 anni è arrivato in prima squadra, sempre nell’ ASD Veglie, sino ad ora ha giocato solo in questo club.

 

  Ha giocato la partita del cuore il 6 di maggio del 2024.

 

 

 

 


La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata la stagione 2023-2024, soddisfatto delle sue prestazioni?

 

È terminata in maniera positiva la stagione 2023/24, nell’andata non siamo andati bene perdevamo ogni partita in casa e inoltre abbiamo perso contro il Leveranno fuori casa.  

 

Comunque anche se l’inizio non è stato promettente ci siamo giocati il play out in trasferta contro il Galatone ai tempi supplementari, per fortuna ci siamo salvati e questo grazie alla rete del nostro capitano Lillo.   

 

La prossima stagione sa dove andrà a giocare?

 

Beh credo che rimarrò al Veglie per la prossima stagione, non ne tengo di dubbi.



 





Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione, oltre il calcio non c’era o non c’è, visto che lei è molto giovane nessun sport che la poteva o che le può interessare? 

 

L’ emozione di essere un calciatore io ho sentita dal primo giorno che ho iniziato a giocare, e ovviamente la mia passione è aumentata quando mi sono reso conto di stare bene con i nuovi compagni di squadra, questo ti rende felice e così non t’ importa più di nulla se non di giocare bene.

 

I suoi genitori hanno cercano di assecondarla in questa sua passione oppure le dicono la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

I miei genitori mi dicono sempre di fare del mio meglio quando sono in campo e di stare attento agli avversari.

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 

 

Seguo la formula 1, il calcio, ovviamente, il tennis con il grande Sinner, e il Moto GP Mondiale.

 

Secondo lei perché tutti vorrebbero diventare grandi calciatori, sono attratti dal diventare famosi oppure dal condurre una vita molto agiata?

 

Per quel che mi riguarda mi rende felice giocare a pallone, è anche una vera gioia anche essere famoso, ad esempio sulla Rivista Lecce Prima c’è un articolo su di me, si dice che il Veglie mi ha riconfermato.

 

Grandi discussioni con i mister le ha, oppure accetta le sue decisioni con serenità?

 

Ho conosciuto tanto mister dalla mia carriera: il mister de Blasi mi ha fatto emozionare sin dal primo giorno che l’ho conosciuto, il mister Sardelli era un grande allenatore, mi vengono alla mente il modo di allenare, infine c’è il mister Russo, gli sono grato per avermi dato un’occasione nell’ultima partita e così ho potuto  dimostrare quello che so fare.

 





Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)? 

 

Non credo di avere difetti.

 

Lei domani riceve una chiamata da un club estero, se la sentirebbe di lasciare tutto e partire immediatamente per una nuova avventura?

 

Non lascerei il club dove milito ora, perché mi trovo bene non me la sentirei, come precisato prima, di lasciare il Veglie.

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Ammiro tantissimo Mbappé.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Il mio sogno sarebbe giocare in nazionale, in tanti me lo chiedono però ancora sono in promozione.

 

Come ultima domanda le faccio questa lei ha disputato il 6 maggio la partita del cuore, ci potrebbe spiegare meglio di che partita si è trattata e contro chi?

 

È stata la partita tra il Veglie Olds contro le vecchie glorie del Veglie, questi hanno già fatto la storia quando avevano giocato da giovani, è stata una partita speciale e il ricavato è andato in beneficienza. 

 

 

 

Grazie 

 

19 06    2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

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