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lunedì 25 marzo 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

  

 

MARCO 

RUSSO

 



Marco Russo di Roma è allenatore di calcio e così ci si presenta:

 

“Mi chiamo Marco Russo e nasco come allenatore al Giardinetti, con la scuola calcio, all'inizio con gli esordienti avevo il ruolo di secondo,  successivamente mi è stato offerto  il secondo gruppo esordienti 2003 dove andiamo a vincere un torneo estivo dal nome Gigino Maturi. Dopodiché prendo in mano la seconda categoria del Giardinetti, vinciamo il campionato e andiamo in prima categoria.

 

Vinciamo la Coppa Lazio e il campionato e andiamo così in promozione.

 

 Vengo chiamato dal Torrenova e faccio un anno, poi sono in eccellenza, alla Pro Calcio Tor Sapienza, il campionato viene bloccato causa covid, però poi vengo esonerato dalla Pro Calcio, preciso che eravamo quarti in classifica!

 Dopo tre anni vengo chiamato  dal club  Certosa, mi qualifico al quinto posto, al secondo anni faccio i play off e ora o stiamo lottando al vertice per essere tra i primi.

 

 

 




Si ricorda quando è nata la sua passione per il calcio?

 

La mia passione per il calcio è nata quando avevo 6/7 anni guardando la Roma, la prima squadra dove ho dato “i primi calci” si chiamava Rinascita 79.

 

Lei ha anche un suo passato da calciatore?

 

Io ho giocato per tanti anni nelle giovanili del Savio Tor Tre Teste, Vigor fino ad arrivare in promozione e avevo il ruolo di difensore centrale, decisi di terminare la mia attività agonistica a 40 anni per problemi al ginocchio.



 





Perché ha deciso a un certo punto della sua vita di diventare allenatore? 

 

Ho deciso di intraprendere la carriera di allenatore perché non riuscivo a stare lontano dai campi di calcio.

 

Nel club Giardinetti lei è rimasto per molto tempo, un’esperienza importante immagino, è così?

 

Ho iniziato al Giardinetti come allenatore della scuola calcio, poi sono stato all’ Atletico Torrenova dove ho conosciuto il direttore Paolo Michesi e da quel momento in poi ho iniziato la mia esperienza in eccellenza: un anno allo Pro Calcio Tor Sapienza e poi al Certosa.

 

  Lei è da tre anni al Certosa, e da come so si tratta di una bella realtà calcistica, che cosa mi può dire a riguardo?

 

Il Certosa è una bellissima realtà cresciuta negli ultimi 3 anni.



 




Qual è la principale qualità che deve avere un allenatore? 

 

Umiltà, credere nelle proprie idee ed avere sempre un confronto con giocatori e lo staff.

 

     Qual è il suo stato d’animo prima di una partita? 

 

    Nelle prime esperienza in eccellenza ero sempre molto teso, ora sono più rilassato ma concentratissimo.

 








Un suo pregio e suo difetto (a livello calcistico è ovvio)?

 

Pregio: umile, difetto: molto critico con me stesso.



 




Che cosa le sta dando il calcio e che cosa le sta togliendo?

 

Mi sta togliendo del tempo alla mia famiglia e alla mia passione che riguarda l’andare per mare. 

 


                     Nella foto Marco Russo con il figlio Francesco Russo, qui con la maglia

                     n.10



Un sogno per il futuro?

 

Portare il Certosa in serie D.



 




A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Dedico questa intervista a Paolo Michesi, a Emanuela, a Marco Santolamazza e a tutto il mio staff.

 

 

 

Grazie 

 

26  03 2024

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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