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lunedì 11 marzo 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

MICHELE 

SCHETTINO

 



 

 

Michele Schettino, di Castellamare di Stabia è un giocatore di calcio, così ci si presenta.

 

 Ho iniziato all’età di 10 anni con la Scuola Calcio Madonna Delle Grazie poi successivamente dopo un paio di anni sono andato con la scuola calcio Sant’ Aniello Gragnano mentre il settore giovanile l’ho trascorso con la Juve Stabia facendo allievi nazionali, Beretti nazionale.

 

 

In serie D ho militato nei seguenti club: Angri, Mazara Del Vallo, Vigevano piccola parentesi.

 

Eccellenza: Libertas Stabia, Angri, Massalubrense.

                         

Promozione: Scafatese, Atletico Pagani, Massalubrense, Agerola, Santa Maria la Carità.

 

1 categoria: Terzigno Sporting Pagani, Living Sarno, Gragnano, ora sono al Sant’Aniello Gragnano, prima categoria girone F”.

 

 

 

 





La prima domanda è questa: come sta andando la stagione al Sant’Aniello Gragnano? Soddisfatto delle sue prestazioni o potrebbe fare qualcosa in più?

 

Sono arrivato a dicembre al Sant Aniello Gragnano e fin da subito mi sono trovato bene sia con i compagni sia con il mister, siamo secondi in classifica a sei punti dalla prima.

 

Sia nel calcio sia nella vita si può fare sempre di più ma sono contento di come si sta svolgendo il mio percorso, anche perché vengo da un infortunio di quasi due mesi.

 

Questa domanda è un classico: quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

È stato amore a prima vista senza alcun dubbio, fin da subito mi sono innamorato di quel pallone.



 




I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

No mai i miei genitori mi hanno sempre sostenuto xke vedevano che io stavo bene nel praticare questo sport ma detto ciò mi hanno sempre detto che non dovevo lasciare gli studi..

 

Un’esperienza importante lei l’avuta in serie D a Mazzara Del Vallo, e sappiamo pure che si è trovato molto bene, che cosa ci può dire a riguardo della sua permanenza in questo club siciliano?

 

Sì, a Mazara del Vallo è stata un’esperienza bellissima e molto importante sia a livello calcistico sia a livello umano perché mi ha fatto capire tante situazioni, ma soprattutto mi ha fatto crescere moltissimo.

Ho conosciuto tante persone che porterò per sempre nel mio cuore; di quell’ annata ho solo ricordi importanti.









Nella carriera di tanti sportivi ci sono anche esperienze poco positive, a lei com’è andata?

 

Sia nella vita sia nel calcio non sempre ci sono solo esperienze positive, ma anche quelle negative, però da queste bisogna migliorarsi. Nel mio piccolo percorso calcistico qualche esperienza negativa l’ho avuta, ma mi è servita molto per crescere.

 

Alla Libertas Stabia lei ha militato per ben 4 anni consecutivi e immagino che si sia trovato molto bene, che cosa rappresenta per lei questo club?

 

La Libertas Stabia è stata una famiglia ho trascorso anni indimenticabili, i rapporti sono stati ottimi con tutti: i miei compagni di gioco, il mister, il direttore sportivo, il massaggiatore. 

Nella Juve Stabia ho giocato nelle giovanili e di conseguenza  sono legato a queste due squadre che rappresentano la ma città.

 






Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse?

 

Il tennis mi piace molto, forse se non fossi stato innamorato del calcio avrei provato a cimentarmi con questo sport.


Lei ha giocato in diversi club per diversi anni, in che modo si riesce ad arrivare a determinati risultati?

 

Ho avuto la fortuna di divertirmi e giocare per tanti anni, ma soprattutto ho avuto la fortuna di condividere spogliatoi con grandi giocatori, ma soprattutto con grandi uomini. Mi sono sempre divertito e ho sempre cercato di fare del mio meglio.

 

Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

All’ interno del gruppo sono un ragazzo che si mette sempre a disposizione con tutti e cerca di aiutare i compagni.

 






Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Il mio pregio è quello di cercare sempre di aiutare i compagni in campo e sono molto altruista. 

Mentre il mio difetto… ne ho tanti, ma mi piace ricordare un inedito: non dimentico mai le parole di un giocatore che stato importante x il calcio dilettantistico che mi diceva sempre “Sei troppo bello da vedere “all’ epoca non capivo, ero ragazzo, ma poi con il passare degli anni quella frase mi è rimasta in mente e l’ho capita pian piano.

 

Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora? 

 

Se avessi la possibilità di tornare indietro cambierei alcune cose, soprattutto il carattere, mi è mancato in certe situazioni, e poi alcune scelte sbagliate.

Sono soddisfatto di dove sono arrivato perché mi sono sempre divertito con dedizione e amore; sicuramente potevo fare di più, ma mi sono mancati delle componenti importanti che ho citato prima e cioè il carattere che per me un elemento fondamentale insieme alla cattiveria calcistica.

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Di giocatori che ammiro ce ne sono tanti, ma quello che mi ha sempre impressionato per il modo in cui faceva le certe azioni difficili in maniere facile è Iniesta: un giocatore unico.



 




Lei è un tifoso del Napoli, deluso dalle prestazioni di quest’anno oppure per la squadra ci potrebbero essere tante sorprese positive?

 

Non è mai facile ripetersi il Napoli dell’anno scorso era perfetto, purtroppo quest’anno non lo è.

 

Questo è successo anche per via del cambio allenatore, non è facile subentrare come ha fatto Rudi Garcia o Mazzarri, mentre adesso con l’arrivo di Calzona vedo una squadra più viva.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

La Juve Stabia e prima in classifica spero che riesca a vincere il campionato, sarebbe una soddisfazione è un sogno per tutta la città di Castellammare.

 






A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Innanzitutto ti ringrazio molto per questa intervista anche perché non me l’aspettavo, comunque la dedico a me stesso e a chi mi vuole bene.



Grazie  

 

 

 

 

11  03  2024

 

(Tutti i diritti riservati) 

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