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venerdì 15 marzo 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

  

FRANCESCO

PERRONE

 





 

Francesco Perrone di Rende è nato il 27 marzo del 1995 ed è un giocatore di calcio, ha frequentato la Scuola Calcio Commenda.

 Questa la sua carriera:

 

Primavera Reggina, Reggina Serie B 4 presenze, Reggina serie C, Akragas serie D, Roccella serie D, Locri promozione, Roggiano eccellenza, Montalto Calcio, Cassano Sybaris promozione, Db rossoblù città di Luzzi promozione e Bisignano.

 

Per concludere con questi club: Akragas, Locri, e Montalto calcio ha vinto tre campionati. 


La prima domanda che le voglio fare è questa: come sta andando la stagione calcistica in corso? Soddisfatto?

 

Purtroppo non erano questi i miei progetti, ma un infortunio mi ha fatto ribaltare ciò che desideravo, nonostante tutto sono felice del percorso di quest’anno, sono grato come sempre ad ogni occasione che mi viene concessa.

 

Per quel che concerne la prossima stagione sa dove andrà a giocare? 

Ancora nulla di certo, penso a vivermi il presente e concludere al meglio questa stagione.

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Da piccolo, ciò che mi rendeva felice era correre dietro un pallone. Sin dall’inizio ero certo che il calcio sarebbe diventato la mia più grande e unica passione.



 




Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

Ho buoni ricordi in tutte le squadre di cui ho preso parte, ovviamente un particolare legame rimane con la Reggina poiché mi ha fatto crescere e fatto conoscere il mondo dei professionisti.


Lei ha giocato in serie B in serie C, le chiedo: come si riesce a raggiungere determinati obiettivi?


Sicuramente passione e grinta è ciò che mi contraddistingue. Ma anche un pizzico di fortuna aiuta a crescere in queste occasioni.









Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

 

Bellissima domanda, penso che la fama sia la prima cosa che attira, ma andando avanti dai importanza anche al fattore economico bisogna essere sinceri. 



 




Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Le discussioni aiutano a crescere, ho voluto sempre affrontare ogni problematica per capire lo sbaglio e cercare di correggermi, aiuta anche questo a crescere e prendere consapevolezza; per fortuna ho sempre avuto un buon rapporto con la maggior parte degli allenatori e grande stima reciproca. 

 

Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

Cerco sempre di fare gruppo, perché, secondo me, aiuta ad essere davvero una squadra, il parlare, il confrontarsi aiuta tanto ad essere sereni in campo. 



 




Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Un pregio che mi contraddistingue penso sia la mia tecnica. Difetti? Sicuramente l’impulsività. 

 

So che lei ha avuto delle chiamate per dei club all’estero, come mai non si è concretizzato nulla?

 

Purtroppo questa fortuna è arrivata quando ero ancora immaturo per affrontare una scelta così importante che sicuramente mi avrebbe stravolto la vita, ma dopo il fallimento della Reggina ho avuto un crollo emotivo e non ho creduto in me stesso, ad oggi però mi rimangio le mani!

 





Se ricevesse una chiamata in questo momento per andare fuori dall’Italia, partirebbe immediatamente oppure valuterebbe il da farsi?

 

Ad oggi sono più maturo e ho qualcuno al mio fianco che mi appoggerebbe in qualsiasi decisione pur di rendermi felice, quindi sarei in grado di affrontare un’esperienza del genere, non farebbe altro che arricchirmi.

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Bernardo Silva è un giocatore che io ammiro tantissimo per la sua visione di gioco e la sua tecnica individuale.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Ad oggi non saprei rispondere, auspico solo al meglio.



 




A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Vorrei dedicare questa intervista alla mia compagna Debora, il mio unico punto di riferimento, che mi supporta e sopporta in ogni scelta e decisone.

 

Grazie 

 

 

 

16  03   2024

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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