SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
JONATHAN
VIGLIOTTI
Jonathan Vigliotti di Maddaloni (sette giugno 2001) è un giocatore di calcio, ruolo: portiere, ed è di Maddaloni.
La mia carriera calcistica e iniziata nel 2008 nella scuola calcio Dea Diana della città Cervino (CE).
Inizialmente nel 2008 giocavo come attaccante e durante una partita di torneo visto che mancava il portiere mi sono proposto io di andare a porta.
Da quale momento è nata la mia passione di giocare a porta e l’anno dopo nel 2009 ho deciso di cambiare ruolo.
Nel 2014 ho iniziato la mia esperienza nel Real Piana a Piana di Monteverna (CE) guidata dal mister Massimo Castaldo. In quel periodo ho avuto molti provini col: Napoli, Roma, Avellino, Pescara, Alessandria che all’epoca faceva la serie C.
Mi ricordo di queste, ma ce ne sono molte altre, però avevo sempre la stessa risposta, ovvero: non avevo l’altezza giusta, infatti a quell’età ero molto basso.
Nello stesso anno calcistico 2014/2015 finito il campionato mi presero in prestito l’Intercasertana una scuola calcio della provincia di Caserta per fare un torneo nello stadio Pinto, appunto di Caserta (dove gioca la casertana), e perdemmo in finale contro la Juve Stabia 2-1, in compenso a fine torneo ebbi il premio come miglior portiere.
L’anno successivo tornando al Real Piana, a dicembre del 2015, il mister Castaldo mi comunica che avrei potuto avere la convocazione nella rappresentativa Campania guidata dal mister Orlando Ceglia, convocazione su convocazione si arriva maggio, e a maggio ci furono le convocazioni finali per partire per Catanzaro, fui scelto e partimmo per Catanzaro.
Iniziammo bene vincendo 3 partite del girone e volammo ai quarti dove vincemmo contro la rappresentativa della Liguria, andammo in semifinale e perdemmo contro la rappresentativa laziale ai rigori.
Tornando da Catanzaro ebbi una chiamata dal mister Castaldo, questi mi disse che c’erano due squadre che mi volevano, ovvero: l’Avellino e la Paganese.
Scelsi la paganese per stare più vicino alla mia famiglia.
Quell’anno fino alla paganese andammo a fare il campionato nazionale arrivando sesti.
L’anno dopo iniziai la preparazione atletica con la Frattese che faceva la Serie D, però ebbi una discussione col Mister, adesso non ricordo il nome, e me ne andai. Successivamente ebbi una chiamata dal Gladiator sempre negli allievi.
In campionato non partimmo bene, perdemmo 7 partite consecutive, ma dopo la settima iniziammo ad avere serie di vittorie, alla fine arrivammo al primo posto.
Voglio ricordare questo episodio: ad un certo punto arrivò la partita contro la Frattese, la mia ex squadra, il mister mi assegnò la fascia di capitano.
La partita partì bene, eravamo in parità, all’89’ su un calcio di punizione il nostro compagno di squadra decise di buttarla in mezzo, fortuna volle che ci fu l’autorete del difensore della Frattese, eravamo a +6 da loro!
Dopo di quella partita ebbi una convocazione nella primavera della Gladiator, giocai titolare perché avevano due portieri infortunati, la partita andò bene, perché riuscimmo a vincere. Dopo di quella partita i due portieri recuperarono e dovetti tornare nella squadra allievi.
Dopo la Frattese subimmo 2 sconfitte e riuscimmo a pareggiare, eravamo arrivati a pari punti con la seconda, si trattava dell’ultima partita di campionato e dovevamo vincerla, perché quella a pari punti con noi aveva una partita, facile di sicuro sarebbero andati ai play off.
Noi avevamo il Casagiove, purtroppo sullo 0-0 subimmo 1 rigore, avevamo perso in casa e uscimmo fuori dalla corsa play off con l’amaro in bocca.
Dopo quell’anno mi chiamò il mister Antonio Liguori e andai nella Maddalonese, noi portieri eravamo guidati dal mister Vincent Credentino.
Giocavo negli allievi regionali facendo tutto il campionato e arrivando in primi in classifica conquistando i play off. Ebbi però una grande delusione perché arrivò il primo portiere della prima squadra, così mi parcheggiarono in panchina perdendo la semifinale, ci tengo a precisare che non vidi il campo nemmeno per un solo minuto.
L’ anno dopo mi chiamarono al Gladiator, subito precisarono che sarei partito dalla panchina, visto che il portiere titolare l’avevano già. Un’altra delusione e da quel momento pensai di dover abbandonare il calcio e che mi sarei dedicato ad altro.
Ad oggi spero in un mio ritorno calcistico: mi sento di nuovo pronto!
La prima domanda che le voglio fare è la seguente cosa ci sai dire a riguardo della prossima stagione calcistica, so che ti hanno cercato diversi club, hai già deciso, oppure stai valutando?
Sì, è vero, mi hanno cercato diversi club, ma al momento sto valutando quale sia l’ambiente giusto per me.
Indipendentemente dalla squadra dove andrai a militare, sei emozionato nel rimetterti di nuovo in gioco?
Sì, sono emozionato a scendere di nuovo in campo dopo diversi anni, è un’emozione unica rivivere ciò che ho vissuto negli anni scorsi.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Nella mia famiglia hanno sempre praticato questo sport, i miei nonni e tutti i miei zii compreso mio padre, quindi la passione mi è stata trasmessa successivamente anche a me dall’infanzia. Da piccolo giocavo in mezzo al parchetto con i miei amici, per farla breve mi sono innamorato subito di questo fantastico sport.
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”
I miei genitori mi hanno sempre lasciato scegliere ciò che mi piaceva fare, evidentemente a prescindere dallo sport che praticavo, avrei dovuto pensare anche allo studio.
Lei gioca nel ruolo del portiere; ho intervistato diversi portieri e tutti mi hanno detto che oltre ad essere un ruolo difficile, si gioca da soli; ritiene che sia giusta questa affermazione?
È vero, si gioca soli, ma sempre avendo il sostegno della squadra. il portiere è un ruolo difficile, vedi tutto da dietro e diciamo che sei il visore della squadra, in conclusione in campo comandi tu.
Generalmente com’è la preparazione di un portiere?
Ti posso dire che la preparazione nel periodo estivo è molto dura, faticosa aggiungerei, oltre al caldo siamo gli unici della squadra a toccare col corpo il campo, un caldo che brucia, anche perché siamo coperti tutto il corpo con 40 gradi.
Si ricorda la sua parata più bella?
Senza dubbio nel 2016, allievi nazionali, Roma-Paganese, stava 1-0, calcio d’angolo per la Roma colpiscono di testa sul secondo palo, volo blocco la palla, ripartenza per noi, rinvio lungo e il pallone scavalca il difensore avversario e l’attaccante segna il gol dell 1-1.
Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?
Sono una persona a cui l’arroganza non piace molto, però ci sono stati momenti dove ho avuto una reazione anche io contro la decisione del mister.
Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?
So ascoltare consigli, ma anche darli.
Da come abbiamo letto, lei ha avuto diverse delusioni, eppure la sua bravura era evidente, tanto da voler abbandonare il calcio, in quei momenti un po’ cupi chi le è stato vicino?
Mio padre, perché e stato lui ad accompagnarmi in diversi raduni calcistici e addirittura a venire a vedere trasferte quando ho fatto gli allievi nazionali con la Paganese
Ora lei è pronto per ritornare in campo, questo sta a significare che ha avuto la forza per lasciare alle spalle il passato, è così?
Sì, sono pronto e sono cresciuto mentalmente anche.
Ultima domanda: un giocatore che lei ammira tantissimo?
Mi ispiravo molto a Iker Casillas, era un campione assoluto una saracinesca.
Grazie
31 07 2025
(Tutti i diritti riservati)
Nessun commento:
Posta un commento