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domenica 20 luglio 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

CICCIO 

PACIONI 

 

II INTERVISTA

 

     

 



 

 

 

 Ciccio Pacioni, 26 anni di Civita Castellana (VT) così ci si presenta: “La mia attività da dirigente comincia 8 anni fa’ grazie alla chiamata di mister Francesco Pancaro fratello del ex calciatore Giuseppe.


Abbiamo fatto tante piazze, il Tor di Quinto, la Sabina (Rieti), svolto questo mestiere grazie al mio amico fraterno Claudio, che mi ha catapultato in questo mondo. 


Nella stagione calcistica 2021-2022 ho fatto il dirigente sportivo a Riano e abbiamo vinto il campionato Under 16.


Dall’anno scorso sono vice-Allenatore del Riano Calcio U16 Provinciali, l’allenatore è il mister Francesco Pancaro. 



 


 

 

Questa è la seconda intervista che lei ci concede, le voglio fare questa domanda: Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Correva l’anno 2014, quando ho ricevuto una chiamata tramite un nostro caro  amico in comune di mister Francesco Pancaro.

 

Lei dallo scorso anno è vice-allenatore del Riano Calcio U 16, Provinciali, com’è andata la stagione, soddisfatto?

 

Sì, soddisfattissimo. Abbiamo disputato un campionato regionale dove siamo arrivati quinti, questo ci ha permesso di  salvarci con qualche mese di anticipo, in conclusione abbiamo raggiunto gli obbiettivi prefissati. 

I ragazzi sono cresciuti a 360 gradi. Va bene così!

 

Prima lei al Riano Calcio U 16 Provinciali era dirigente adesso è allenatore, come mai questo passaggio?

 

È stato un passaggio molto importante, visto che il Mister Pancaro ha molta fiducia in me,  abbiamo provato a fare uno step successivo.

 

Con il mister Francesco Pancaro come sono i rapporti?

 

    Ci conosciamo da 12 anni. Abbiamo fatto oltre 300 partite in tutte le categorie giovanili: Élite, Regionali, Provinciali. Abbiamo un bellissimo rapporto, posso dire che si tratta di un’amicizia    stupenda che si è solidificata negli anni.

 

Qual è la principale qualità che deve avere un allenatore? 

 

Tenacia, e senso di appartenenza e responsabilità.

 

 Che cosa le sta dando il calcio e che cosa le sta togliendo? 

 

Il calcio mi dà tante emozioni e tanta adrenalina, mi sta togliendo il tempo con gli amici con i quali sono cresciuto. Ogni tanto questo mi manca, non lo nego. Però questo sport mi ha fatto conoscere persone stupende. Quindi va bene così.

 

     Qual è il suo stato d’animo prima di una partita? Quali consigli dà ai giocatori?

 

    Ansia, e tensione, abbraccio tutti i giocatori, per dargli la carica e soprattutto fagli capire che tutti assieme facciamo la squadra.

   


     Prima di ogni partita fa qualche rito scaramantico?

 

    Sì, prima e dopo di ogni partita la domenica chiamo sempre la mia amica Fabiana. 

 

    Una volta c’eravamo sentiti prima di una partita, e visto che riuscì a vincerla abbiamo deciso di chiamarci sempre (alla domenica come ho specificato sopra). Per tutto il campionato, prima della partita la chiamo io, e facciamo gli stessi discorsi, mentre   a fine partita mi scrive come è andata. Non la ringrazierò mai abbastanza.

    

 

E alla fine di una partita, invece? Ripensa a quello che ha sbagliato a livello tattico, oppure volta pagina? 

 

Volto pagina e ci rivediamo lunedì per l’allenamento e per analizzare la partita. 

 

Un suo pregio e suo difetto, (come vice-allenatore s’intende)?

 

Pregio: mantengo la calma; difetto: sono istintivo. 

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Agli amici.

 

Un sogno per il futuro?

 

Continuare a coltivare questa passione.

 

 

 

 Grazie 

 

21 07    2025 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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