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venerdì 4 luglio 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

VALERIO 

GALLUZZI

 



 




Valerio Galluzzi è un giocatore di calcio  e così ci si presenta: “ 

 

Mi chiamo Valerio Galluzzi e sono nato a Roma il 23/06/1996, sono un calciatore dilettante che milita nella S.S. Promarcellina.

 

Ho iniziato a 10 anni nelle giovanili della Tivoli calcio, categoria esordienti, poi sono andato dalla categoria dei giovanissimi fino a giocare in eccellenza con il Guidonia Montecelio, questo fino a 21anni.  Negli anni che ho trascorso qui ho vinto un campionato juniores e una finale di Coppa Italia di promozione, giuoco nel ruolo di attaccante; sicuramente il meglio l’ho dato andando a giocare nel 2017 con la maglia del Marcellina squadra del mio paese dove ho vinto subito un campionato nel 2018, e poi nel 2019 c’è stata una salvezza memorabile in prima categoria.

 

Nel 2020 per problemi di lavoro sono andato a Bergamo dove ho trovato una squadra e dei cari amici, vincendo una coppa di Lombardia. Purtroppo non ho giocato tutto l’anno perché mi sono fermato a gennaio per un bruttissimo infortunio al legamento collaterale che mi ha portato a tre operazioni differenti al ginocchio, tutto ciò mi ha portato a stare 24 mesi lontano dai campi da calcio, per me è stato un periodo lunghissimo e di grande riabilitazione.

 

Quando sono tornato a Marcellina, due anni, fa avevo una missione: quella di riportare il Marcellina nei campi della promozione; semplicemente con il duro lavoro ho cercato di trasmettere quella rabbia che mi ha tenuto lontano dal campo e dai miei compagni.  Ho cercato di fargli capire che ogni partita potrebbe essere l 'ultima e ogni occasione di dimostrare il valore va presa.

 

 

In quel periodo ho realizzato in 18 mesi 40 gol e siamo riusciti a salire in seconda categoria con l'auspicio di arrivare in terza categoria il prima possibile. Il tempo corre e dobbiamo dare tutto altrimenti tra qualche anno ci potremmo pentire del nostro passato.

 

 

 




La prima domanda che le voglio fare è la seguente: la stagione 2024-2025 è terminata con un grande successo, siete passati dalla terza, alla seconda categoria, si ritiene completamente soddisfatto delle sue prestazioni oppure poteva fare di più? 

 

Sono pienamente orgoglioso della stagione trascorsa, abbiamo dato tutto il nostro 110%. Le prestazioni sono state tutte positive, solo tre o quattro partite sono andate male, ma questo fa  parte del gioco.

 

La prossima stagione giocherà in seconda categoria con la S.S. Promarcellina, emozionato?

 

Sono sempre orgoglioso di indossare la maglia del mio paese.



 




Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

 Sin da piccolo ho scoperto che il calcio sarebbe diventato una delle mie grandi passioni, oggi però viene prima la famiglia.

 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

Mia madre ancora adesso mi  dice che devo smettere, prima era “ancora peggio”, l’essere testardo  è stata la forza che mi ha permesso di andare avanti.

 

Un’esperienza importante lei l’ha avuta con il Guidonia Montecelio, che ci può dire?

 

A Guidonia ho giocato una stagione di eccellenza e quattro  di promozione,  ma ancora ero molto giovane e poco uomo e sicuramente non ho dato tutto me stesso per quello che meritava la maglia, comunque ho un buon ricordo.

 

Per motivi lavorativi lei si trasferisce a Bergamo, da come ho capito si ambientò bene, che ricordi serba con sé?

 

Bergamo e stata un’esperienza sportiva breve, ma stupenda, ai ragazzi della squadra gli voglio molto bene, inoltre mi chiamano sempre.

 

Poi però lei subisce un grave infortunio, 24 mesi gli passa fuori dai campi di gioco, com’è riuscito a superare quei mesi di lontananza, e chi le è stato vicino?

 

Ho superato quei mesi con il pensiero di non aver dato tutto, avevo la paura che se avrei smesso non avrei potuto lasciare il segno, per spiegarmi meglio, non avrei dimostrato chi sono, questi pensieri che mi frullavano in testa sono stati il mio pane quotidiano.

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 

 

Mi piace la boxe e le Arti Marziali Miste, anche se non sono  un grande esperto.








Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

 

Ho iniziato a giocare a calcio solo perché quando ero ragazzo era quello che facevamo tutto il giorno sotto casa. Il pensiero della fama e della ricchezza non mi interessavano, per quel che concere gli altri non saprei rispondere.

 

Si ricorda il suo goal più bello?

 

Il gol più bello quello  l’ho realizzato ad Amatrice in Coppa Lazio di esterno a giro da fuori area, gli avversari hanno avuto 40 occasioni  da gol,  io con solo  tiro ho fatto gol.

 

Grandi discussioni con i mister le ha avute, le ha,  oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Non ci sono, noi a Marcellina siamo una famiglia, e loro sono come fratelli maggiori, se il mister ci riprende è solo per il nostro bene.

 

Da come ho capito lei è il leader di questa squadra, che cosa comporta essere un leader? 

 

Più che leader sono un giocatore che ne ha passate  tante, sia dentro che  fuori dal campo,   cerco sempre  di trasmettere fiducia anche nei momenti peggiori per la squadra.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)? 

 

Pregio: non mollo mai. Difetto: a volte sono pigro per paura di subire un nuovo infortunio e questo  mi limita.



 


 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Non c’è un giocatore che io ammiro, io apprezzo i fratelli che sudano sangue con me, non mi piace giudicare il singolo giocatore.

 

Lei con il S.S. Promarcellina sente di avere una missione, come mai, mi spiego perché è così legato a questo club?

 

Hai detto bene  abbiamo una missione, voglio portare un progetto vincente basato sulla fratellanza e sul lavoro in campo che porti Marcellina in piazze ben più ampie,  il duro lavoro paga sempre.

 

Questa domanda la faccio spesso, lei domani riceve una chiamata abbastanza allentante per andare a giocare fuori dall’Italia, accetterebbe questa nuova avventura?

 

No, mai per nulla al mondo lascerei il comunale di Marcellina.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Vorrei già avere il campo nuovo così di finire la stagione al comunale, ma siccome la vedo “dura” ho paura che durante l’ anno dovremmo allenarci in  un altro campo per i lavori di ristrutturazione.

 

 

 

Grazie 

 

05   07     2025

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

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