Archivio blog

venerdì 1 agosto 2025

SEZIONE SPORT

 

 

  

Paolo Radi intervista

  

ANTONIO

PALERMO






 

Mi chiamo Antonio Palermo e sono nato il sette marzo del 1967.

 

Inizio questa avventura nel mondo del calcio nel lontano 1995/96 collaboro come osservatore con diversi dirigenti di allora, ora professionisti del settore che oggi occupano caselle importanti in squadre professionistiche. Dal 2007 inizio come consulente esterno per il club: Isola Liri serie C, poi dal 2015 sono stato consulente dei presidenti.

 

Inizio come consulente di mercato con il Montalto calcio, a seguire il Corigliano calcio vincendo il campionato di promozione calabrese poi di seguito vincendo anche l’eccellenza calabrese.

 

Continuando in serie D, sempre con il Corigliano, ricordo che le due vittorie di campionato ancora oggi conservano record di punti ancora oggi imbattuti, penso che resteranno ancora per molto tempo. Il campionato di serie D con il Corigliano viene bloccato per il COVID. Successivamente, a dicembre riparto in serie D con il  Nereto,  durante la ripresa c’era il COVID; l’  unico mio cruccio non essere riuscito nel impresa di salvare la squadra, una mia sconfitta sul piano personale, ma sono arrivato troppo tardi per cercare una nuova squadre;  successivamentesono riuscito,   tra mille difficoltà di lavorare  con il Castelnuovo Vomano retrocessa dall’ interregionale. 

 

La stagione precedente al mio arrivo l’impresa era stata portata a termine tramite i play out, nonostante la società fosse sempre in difficoltà economiche. A seguire stesse situazioni, salvezza diretta con la Vastese, ero subentrato all’inizio di dicembre con tre giocatori in rosa. 

 

Riparto con la Pro Vasto avevo una squadra giovanissimi, comunque   la Pro Vasto finisce terza come minutaggio giovani con un pregio di lega. Dicembre 2024 con cambio societario decido di rimettere il mio incarico perché non amo essere manovrato, troppe situazioni che io nel calcio non condivido, dopo circa un mese decido di sposare un progetto difficilissimo con il Castrovillari. 

 

 

Altra società in serie difficoltà economica e numerica di giocatori, accetto, la salvezza arriva tramite play out, un’altra impresa. Oggi sono in attesa di un progetto valido dove non servono miracoli, ma quello che mi interessa è solo calcio normale, se dovessi definirmi nelle ultime stagioni avrei già il mio nome d’arte: il Tom Cruise dei dilettanti, delle missioni impossibili.

 

 

 

 

La prima domanda, mi sembra d’obbligo, perché ti definisci il Tom Cruise delle missioni impossibili? 

 

Non sono io che mi definisco il Tom Cruise, sono gli amici che scherzano, perché da 5 stagioni sarà la fortuna, bravura (oppure non so che aggiungere) che facciamo insieme alla squadra autentiche imprese sportive, perché lavoriamo un situazioni chiamiamole difficili, per non andare oltre.

 

Ci hai riferito che desideri avere un “calcio normale”, cosa intendi per calcio normale, ma poi esiste un calcio normale?

 

Definisco: calcio normale, dove c’è organizzazione, disciplina, senso del dovere, ma principalmente dove c'è rispetto dei ruoli ed infine la meritocrazia, e secondo io mio modestissimo parere oggi è assente nel mondo calcio attuale.

 

Per chi non conosce bene il tuo mestiere di direttore, potresti spiegare ai lettori in cosa consiste?

 

Il dirigente, almeno per me, rappresenta un padre di famiglia, forma il gruppo squadra ed interviene ove ci sono problemi da risolvere; esattamente come fa un padre di famiglia presente in ogni istante della giornata, solo che in questo caso è calcistica.  Io amo seguire tutti gli allenamenti della squadra che rappresento, cerco di dare consigli, correggere eventuali errori dei ragazzi più giovani e non,  e naturalmente non mi riferisco sull’aspetto tecnico cosa che non ho mai fatto in questi anni da dirigente.  Rispetto sempre il lavoro dello staff tecnico con cui condivido la stagione che andremo ad affrontare.

 

 

 

 

Quando vede giocare un ragazzo che cosa la colpisce di più, oppure che cosa dovrebbe colpirla maggiormente? 

 

Guardi in tanti casi ci sono dei ragazzi che usciti dal minutaggio giovani vengono accantonati e per la verità io cerco sempre di andare a pescare questi ragazzi che purtroppo sono penalizzati dal mancato scouting, lo scouting oggi in Italia esiste, ma funziona pochissimo, altri ragazzi invece da un po' di tempo sono penalizzati dal fisico.

 

In Italia si pensa solo a questo genere di giocatori, ecco diciamo che io cerco ragazzi che sono in grado di saper giocare e guardi le posso garantire che non è difficile individuare se un ragazzo possiede oppure no qualità tecnica per giocare e per diventare un qualcuno.  Le posso garantire che il calcio e molto più semplice di chi lo vuole fare apparire difficile.

 

 

Successi e delusioni si equivalgono oppure maggiori sono i successi rispetto alle delusioni? 

 

Sono soddisfattissimo, le dirò di più sono scomodo perché sono considerato un cane sciolto, non mi piace fare il burattino di nessuno ed è per questo motivo, che sono appunto: “scomodo”.

 

Un altro problema è che politica-calcio non possono coesistere mai; questo è il motivo perché non sono tanto amato, tutto ciò è successo nella mia ultima esperienza avuta con un club, 

Non faccio il nome perché fare polemiche non è nel mio stile, preferisco togliere le tende ed andare via, ma non sono il solo ci sono tanti come me che anno vissuto questo genere di esperienza, anzi tantissimi, ma io come al solito metto la faccia nelle sconfitte assumendomi le mie responsabilità, lascio la vetrina nei successi ai miei ragazzi che poi tra le altre cose sono gli attori principali come nei film, perché  sono loro a renderti vincente,  sono io che sbaglio se perdo perché vuol dire che le scelte iniziali erano sbagliate. Fortunatamente come dicevo negli ultimi anni gli errori di valutazione sbagliate sui calciatori sono pochissimi.

 

 

Un sogno per il futuro?

 

Io non vivo di sogni Paolo, ma faccio affidamento sempre su un poker essenziale sul mio modo di intendere il calcio: fatica, voglia di non arrendersi mai, uniti si vince ed infine cuore. 

 

Un mio calciatore deve possedere questo poker altrimenti con me non dura, se devo sognare sogno di poter un giorno guidare una piazza storica alla promozione una piazza da 5/6 mila spettatori e sono sicuro che ci riuscirò, almeno che sia da serie D. Se proprio devo essere sfortunato, penso ad una caduta in eccellenza  per sbaglio, solo allora penserò al ritiro, ma prima devo riuscire in questa ultima impresa da Tom Cruise dai scherziamo un po' grazie per la tua gentilezza Paolo.

 

 Grazie 

 

 01   08     2025 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento