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martedì 12 agosto 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

  

NUNZIO

PELLICCIO

 



Nunzio Pelliccio è un giocatore   di Napoli, ruolo terzino sinistro (qualche volta esterno alto) e questa è la sua carriera.

 

Sibilla Bacoli – serie D-; Portici – promozione – con vittoria ai play off.  Stasia Calcio – eccellenza, finale persa ai play off (dopo questo club sono stato fermo per due anni sia per problemi famigliari, sia perché non avevo più gli stimoli giusti).  Atletico Vollese – prima categoria - con vittoria play off.  

 

 Sporting Barra – 1°categoria – vittoria campionato (fase pandemia) con 5 giornate di anticipo e vincente come terza per chiusura campionato, tre gli anni di permanenza in questa squadra. 

 

Virtus Ottaviano – 1°prima categoria – con vittoria campionato.  Virtus Ottaviano – promozione -. Virtus Ottaviano – promozione – secondo anno, Sant’Irpino – 1°categoria – semifinale persa ai play off. 

 

Nella prossima stagione militerò ancora con il Sant’Irpino.

 

Su 9 anni giocati 47 sono i goal.

 

 

La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2024 -2025.Si si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni oppure poteva fare di più? 

 

A riguardo degli obiettivi generali della stagione 24/25 posso dire di averli centrati a pieno, infatti siamo arrivati a fare i Play Off. Purtroppo, però a livello personale non è andato secondo i miei piani, infatti ho collezionato solo 3 Gol e 9 assist in un anno solare. Ma per il resto mi sento più che soddisfatto, perché abbiamo centrato gli obiettivi societari.

 

La prossima stagione lei giocherà ancora con il club: Città di Sant’Irpino, immagino che ci sia un bel rapporto fra lei e la squadra, è così? 

 

Sì, sono voluto rimanere fortemente a Sant'Arpino perché ho un conto in sospeso con questa bella realtà, mi piacerebbe portare la società in promozione, non so se riusciremo a centrare il primato, ma sicuramente ci saranno i Play Off e se dovesse andare “tutto storto” faremo di tutto per vincere e portare il Sant'Arpino in promozione. 

Ci tengo a precisare che con la società ho un bel rapporto sia umano sia extra calcistico.

 






Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Purtroppo ho iniziato tardi a frequentare la scuola calcio, infatti la mia prima annata calcistica risale all’età dei 13 anni ma come si suol dire “se il talento c’è l’hai, ce l’hai”. E da quel momento che ho capito che potevo fare qualcosa di buono. Purtroppo non sono stato seguito tanto (per mia disgrazia) non avevo persone che mi sono state vicino per il mio bene, bensì per altro, e questo l’ho scoperto col tempo quando ho intuito che quelle persone erano sparite dalla mia vita. E parliamo di familiari!

 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

I miei genitori purtroppo non sono stati un bene per me, più che altro potevo essere qualcuno se non c'erano loro che mi hanno ridimensionato fin troppo bloccandomi mentalmente; avrebbero  dovuto essermi d’aiuto e sostenermi quando  faceva una prestazione opaca.

 







Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

Quella dove sono rimasto più legato è la Virtus Ottaviano che oggi a due anni sarebbe la Virtus San Gennarello. Dove ho ancora un ottimo rapporto con quei giocatori passati da lì ad altre società.  

 

Lei ha vinto campionati, ha realizzato 47 goal, la domanda è d’obbligo, in che modo si riescono a raggiungere determinati risultati, ha un segreto particolare?

 

Il modo per raggiungere quegli obiettivi e divertirsi e lasciar divertire la squadra. Perché per vincere campionati o realizzare tanti gol non si ha bisogno di prime donne o gruppi e gruppetti in uno spogliatoio. 

Io specialmente amo stare in uno spogliatoio dove c'è allegria e quando bisogna far sul serio si cambia modalità e si è uomini al 100%, ovviamente tutti insieme.

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 

 

Purtroppo non seguo altri sport. Ma ce n’è solo uno in particolare che col tempo quando smetto col calcio vorrò farlo: è il calcio a 5. Oltre al fatto che ci vogliono piedi buoni devi stare sempre sul pezzo anche mentalmente, si lascia correre la palla ed è un gioco dove chi ha più pazienza vince.

 

Si ricorda il suo goal più bello?

 

Il goal più bello e significativo per me è stato con la Virtus Ottaviano sul campo di Visciano. Li nessuno mai aveva vinto e quella partita era così importante per la certezza della vittoria campionato. Quella partita non la giocai dall'inizio, ma entrai nell'ultimo quarto perché avevo avuto un problema muscolare in allenamento.  

 

Ma il bello è che prima di entrare dissi ad un amico "Tranquillo ora entro faccio Goal e vinciamo” infatti 5 minuti dalla fine su punizione feci lo 0-1 e abbiamo vinto, la vittoria   era valsa per un’ipotetica vittoria di campionato.

 

Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

 

Purtroppo da giovane ne ho avute di discussioni, per mia colpa, dato che ero giovane e nessuno nasce senza che farà sbagli in futuro.  Po col tempo ho capito i miei errori e sono migliorato, vorrei precisare questo: come ho detto sopra i miei sbagli li ho fatti, ma di sbagli ne hanno commessi anche gli allenatori, questo dovuto al fatto che erano molto presuntuosi. La loro presunzione a cosa gli ha portati? A non allenatore più.  Chissà perché! Non aggiungo altro. 

 

Concludo dicendo che con tempo ho conosciuto davvero grandi allenatori ai quali son rimasto molto legato.

 

Lei ha un grande esperienza, di conseguenza che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

In squadra son sempre stato un simpaticone per gli amici, quando c'è modo di scherzare sono sempre in prima linea e tutti noi scherziamo. Ma quando vedono che inizio a fare sul serio perché è raro che io sia serio capiscono che non è il momento di scherzare e iniziano ad ascoltarmi ed essere uomini nel momento giusto. Ma dove son andato credo di aver lasciato un gran ricordo di me.



 




Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)? 

 

Il mio pregio calcisticamente è quel di dare sempre il massimo in partite importanti e in  quelle meno importanti. 

 

Il mio difetto è quello di non accettare una sconfitta perché chiunque vorrebbe sempre vincere.

 

Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure si ritiene soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora? 

 

Se dovrei tornare indietro nel tempo ci vorrei tornare con questa mentalità d'oggi giorno perché sicuramente con questa mentalità sarei a calcare campi più importanti e sarei in grado di allontanare quelle persone che sono state solo un male per la mia crescita.

Ma dato che non si può tornare indietro nel tempo, mi ritengo più che soddisfatto. Ho famiglia gioco a calcio (dilettanti) e lavoro.

 

Questa è una domanda che faccio spesso: se lei domani ricevesse una proposta allettante da un club estero, se la sentirebbe di partire per questa nuova avventura? Oppure direbbe di no? 

 

Purtroppo no, perché voglio  che la mia scelta non influisca sul  percorso dei miei figli, e poi  oggigiorno sono troppo legato alle mie origini.

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Sono troppo amante di Theo Hernandez che d'altronde giocava anche nel mio club del cuore. Diciamo che le sue falcate i suoi goal e i suoi assist son stato uno sprono in più per me per fermi tornare nel calcio, diciamola tutta 6/7 anni fa avevo smesso per un po’,’ non avevo più stimoli giusti. Comunque sia, a malincuore,  lui per me sarà il mio idolo a vita anche sapendo che adesso vestirà un'altra casacca a malincuore.



 




Lei è nato a Napoli, che cosa rappresenta questo luogo per lei?

 

Napoli per me è tutto, Napoli mi ha donato vita, Napoli mi ha fatto diventare uomo, Napoli mi ha regalato una famiglia ed io sarò grato alla mia città per sempre.

 

Nella sfera degli affetti, famiglia e amici quanto sono importanti per lei? 

 

Sono molto importanti, più che altro la cosa più importante nella mia vita è la famiglia.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Non ho sogni, al momento mi vivo il momento giorno per giorno. 

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

A tutte le persone che ho avuto l'onore di conoscere col tempo, m< soprattutto alla mia piccola famiglia composta da mia moglie e dai miei figli.

 

 

Grazie 

 

12 08     2025

 

(Tutti i diritti riservati) 

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