SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
ENZO
CACACE
Mi chiamo Vincenzo Cacace e nasco a Napoli, nel 1984 mi trasferisco a Castel Volturno sin da piccolo ed è qui che inizio a calcare i primi campi di calcio riuscendo ad esordire in eccellenza negli anni 90 proprio col Castel Volturno. Il calcio è stato sempre la mia vera passione ma lasciai per vari fastidi fisici, dedicandomi da subito alla crescita del mio lavoro. Attualmente sono un imprenditore nel mondo Pet, ho vari punti vendita (MR FROG) tra cui uno vicino Aversa a Lusciano che aprirò a giorni. In oltre gestisco un mio Brand (SAFETY PET) del settore che commercializzo a livello internazionale già da tempo.
Mi riaffaccio attivamente nel mondo del calcio l’anno scorso con il Castelvolturno con il ruolo di co-presidente, la mia passione e la tanta voglia di fare - spesso mi sono preso la responsabilità di prendere spesso decisioni importanti - alla fine sono risultate decisive alla permanenza tranquilla nel girone.
I primi segnali di profonda stima tra me e la Rea Normanna nascono l’anno scorso in entrambe le partite di campionato, ma tutto si è consolidato nel trasferimento di Cristian Orefice dal Castel Volturno proprio alla Normanna trasferimento avallato fortemente da me.
Nella finale di ritorno col Modica ero presente ad Aversa e ho assistito a uno spettacolo unico, dopo qualche giorno mi sono visto con la presidenza per congratularmi personalmente e da qui che nasce l’idea di un mio inserimento nella società Granata.
Per prima cosa mi congratulo con lei per essere vicepresidente della Real Normanna, come sta vivendo questo bel momento?
L’impatto è stato dei migliori, con gli organi dirigenziali c’è stata intesa immediata e sin da subito mi sono sentito a casa, sentire la fiducia di tutto lo staff per me è stato di fondamentale importanza e mi ha facilitato tantissimo ad entrare subito nelle nuove dinamiche dirigenziali.
Si sta lavorando tutti uniti per qualcosa di buono, noi tutti speriamo di ottenere i successi che merita tutto l’ambiente Granata.
Di lei ho letto grandi parole di stima, tutti apprezzano la sua voglia di fare e la sua determinazione nel far sì che una squadra dia sempre il meglio, come si arriva ad essere così stimati, ma anche ben voluti nell’ambiente?
Sono quasi un cinquantenne e sono cresciuto con la voglia di fare bene, ma sempre con la massima correttezza e la massima determinazione. Sono in una società sana ed ambiziosa basata sulla lealtà sportiva ed è anche per questo che sono felice di essere qui.
Questa è la classica domanda che faccio sempre: quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Ho praticato calcio sin dall’età di 5 anni e la mia passione per il calcio la manifestai sin da subito. Sono contento di aver trasmesso a 2 dei miei 3 figli questa grande passione, sicuramente saranno i primi tifosi della Normanna.
I suoi genitori, generalmente dicono sempre classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?” Anche a lei è successo?
Ringrazio i miei genitori che mi hanno sempre lasciato libero di divertirmi giocando a calcio e di studiare con la frequenza giusta, tutto ciò senza darmi quell’apprensione allo studio limitandomi nello sport.
Lei esordisce con il Castel Volturno, poi però a causa di un infortunio, lascia il mondo del calcio, se non ci fosse stato quell’infortunio, la sua carriera calcistica sarebbe stata diversa?
Non ero un cattivo calciatore e nelle giovanili mi facevo rispettare da libero col vizio del goal. Ho giocato nelle giovanili del Castelvolturno, arrivando fino in promozione ed eccellenza, poi ho militato nei seguenti club: Cancello Arnone nel Sacro Cuore e a Piana di Monte Verna, vincendo un campionato di prima categoria, poi a causa, come dicevo prima, di continui fastidi fisici e di impegni lavorativi ho deciso presto di appendere gli scarpini al chiodo.
Lei si riaffaccia al mondo del calcio come co-presidente del Castel Volturno calcio, per prima cosa le voglio chiedere come si è chiusa la stagione 2024-2025?
La stagione al Castelvolturno è stata positiva, ottenendo una salvezza già a febbraio, ma la cosa più importante è l’ aver visto tanti giovani che hanno avuto un’evoluzione calcistica importante, oggi mi contattano tanti calciatori della scorsa stagione e questo significa tanto per me.
Per quale motivo lei ha voluto che il giocatore Cristian Orefice andasse a militare nella Real Normanna?
Dissi al ragazzo queste parole: “Inizia ad andare tu che poi ti raggiungo tra qualche mese”, scherzo chiaramente.
Cristian era destinato ad un’altra società, ma il loro continuo tentennamento ci stava spazientendo, così ci fu una chiamata amichevole tra me e il presidente Diana e finimmo per parlare di Orefice.
Io capii subito che l’interessamento era sincero da parte della Real Normanna e che poteva essere una scelta determinante ai fini del campionato del club e del ragazzo stesso. In seguito il direttore Lentini non impiegò tanto a convincere il ragazzo a cambiare destinazione, Orefice si entusiasmò subito di questa possibilità e alla fine accettó di buon grado.
Ho letto che l’essere vice-presidente della Real Normanna è “è stata una scelta di cuore”, in che senso, lo desiderava da tempo; oppure che altro?
Innanzitutto devo dire che essere vice-presidente alla Real Normanna è molto gratificante, ma nello stesso tempo mi riempie di responsabilità e impegno, certamente dovrò lavorare tanto e con attenzione per portare avanti questo incarico sempre in maniera onerosa, seria ed onesta.
Nell’ambiente calcistico campano tutti parlano in maniera positiva della Real Normanna, che cos’ha questo club di così attraente, mi perdoni se uso questo termine, oppure di speciale, per chi è appassionato di calcio?
La Real Normanna è una società modello, seria e funzionale strutturata che ha come interesse comune quello della vittoria, la forza di questa società è nella società stessa, composta da persone ambiziose e vincenti, questo lo hanno già dimostrato nell’anno calcistico appena trascorso.
Cosa si aspetta lei da questa squadra?
I ragazzi sono tutti super concentrati nelle dure sedute che quotidianamente si susseguono, attualmente manca ancora qualche calciatore in rosa e lo stiamo cercando, sono sicuro che alla fine, e grazie al gran lavoro dei Direttori, completeremo la rosa, in modo da poter dire la “nostra” anche in serie D. A proposito della serie D mi sento di ringraziare tutti i protagonisti che ci hanno permesso oggi di essere in questa categoria: in primis mister Sancez e tutti gli altri protagonisti (purtroppo non sono qui con noi per vari motivi), auguro a tutti ancora tante vittorie e grosse soddisfazioni.
Cosa vuol dire ai tifosi?
Ai tifosi dico di starci vicino sempre, come solitamente fanno, anche in alcuni passi falsi in cui potremmo incappare, una cosa è certa: sicuramente vedranno i nostri ragazzi “buttare” nel rettangolo di gioco l’ultima goccia di sudore a disposizione combattendo col coltello tra i denti; sempre in qualsiasi situazione e in qualsiasi campo.
Ultima domanda: un sogno per il futuro?
In questo momento il mio sogno riguarda, innanzitutto, vedere per molto tempo un calcio importante ad Aversa, ma il sogno più desiderato sarebbe quello di arrivare ad un traguardo importante, e quest’obiettivo lo si raggiunge solo con tanto lavoro, sacrificio e dedizione; ed è quello della militanza nei professionisti in breve tempo.
Forza Real Normanna
Uniti si vince
Grazie e buon lavoro.
05 08 2025
(Tutti i diritti riservati)
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