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giovedì 16 maggio 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

ANTONIO

D’ANIELLO 

 

 








 



Antonio D’ Aniello è nato a Napoli nel 1989 e giuoca nel ruolo di centrocampista. La sua attività inizia a 8 anni nella scuola calcio, Juve Arpino.

 

Ha militato nel settore giovanile puteolana, poi a giocato nel Nola, nell’Arzanese, e sono 3 anni che fa parte della di Grumese Calcio, come ci dice: “sento questa maglia attaccata alla pelle”.

 



 




 

La prima domanda che le voglio fare questa: la stagione 2023-2024 non è terminata bene, siete retrocessi, forse da come ho capito ci sarà un ripescaggio. Come mai, quali sono i motivi? 

 

Questa annata è nata "storta” sin dal primo momento, non abbiamo giocato sul nostro campo, eravamo sempre fuori casa, ma questo non è un alibi, ci siamo trovati in un vortice che non siamo riusciti a uscire. Per quel che concerne il ripescaggio la società è già al lavoro, la Grumese se lo merita per la sua storia calcistica, in poche parole non si merita la retrocessione.


 

La prossima stagione sa già dove andrà a giocare?

 

Il telefono squilla, ma ora mi voglio rilassare un po', valuteremo,  ma la mia priorità è la Grumese.

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Il calcio è stata la mia passione fin da piccolo,  da sempre a casa mia si è sempre tifato  Napoli, di conseguenza  non potevo non diventare un giocatore.



 





Lei ha giocato in diverse squadre campane a quale è rimasta più   legato? 

 

Sì, ho girato piazze importanti come Nola e Arzanese, ma ho un legame con la Grumese molto forte.

 

Da tre anni lei è nella Grumese calcio, cosa si sente di dire a proposito di questo club?

 

La Grumese è un club storico in Campania, chi gioca con la maglia rosso verde della Grumese non può che vantarsi.

 

 

Grandi discussioni con il mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Con i mister  con i quali  ho avuto a che fare ho accettato sempre tutto, provo un grande rispetto per il loro lavoro (impegnativo e con grandi responsabilità).

 




 



Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

Nello spogliatoio sono uno dei veterani, ho un bellissimo  rapporto con i miei compagni: sono ragazzi eccezionali!

 

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Un mio pregio; non mollo mai, un mio difetto: prendo troppi “gialli”.

 

Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora? 

 

Se avessi possibilità ti tornare indietro vorrei avere “la testa di oggi,” ma sono fasi della vita e certe azioni che fai le  capisci solo quando ti fai grande.

 

 

Riceve una chiamata da un club estero, parte immediatamente oppure ci pensa su qualche giorno?

 

Qualche proposta e arrivata, ma lasciare lavoro non sarebbe certamente facile, ma come si dice spesso: mai dire mai.

 







Il calcio cosa le ha dato e cosa le ho tolto?

 

Il calcio mi ha dato solo, perché mi ha fatto conoscere tante persone e mi ha permesso di crescere tanto e migliorarmi sotto diversi aspetti.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Un mio sogno:  poter  vedere sempre la mia famiglia felice.

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Dedico questa intervista a tutte le persone che mi vogliono bene


 

 

Grazie 

 

 16  05    2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

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