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domenica 12 maggio 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

   

GIUSEPPE

PICCOLO






 

 

 



Giuseppe Piccolo, nato a Barletta il 5 di febbraio del 1998 nel settore del calcio ha il ruolo di preparatore atletico. Ha una Laurea Triennale in Scienze Motorie e una Laurea Magistrale in Management dello Sport e delle Attività Motorie.

 

Nella stagione calcistica 2019- 2020 è collaboratore del Preparatore atletico 1°squadra,  G.S. “Audace Barletta” – campionato eccellenza Pugliese;  stagione calcistica 2020-2021 è collaboratore del Preparatore atletico 1°squadra,”Fidelis Andria” serie D – girone H; stagione calcistica  2021-2022 collaboratore del Preparatore atletico 1°squadra A.S. “Bisceglie Calcio 1913” serie D, girone H e Preparatore atletico prima squadra, Casabordino, eccellenza abruzzese;  stagione calcistica 2022-2023 Preparatore Atletico 1^ squadra, “Città di Trani 2019” campionato di promozione pugliese girone A  sino al 26/10/2022; “Canosa Calcio 1948, campionato di eccellenza pugliese  dal 29/10/2022.

 

Stagione calcistica 2023-2024 Preparatore Atletico 1^ squadra A.S. Bisceglie calcio 1913” campionato di eccellenza pugliese girone A dal 31/07/2023 sino al 10/09/2023; “A.S.D. SARNESE 1926” – Campionato di Eccellenza Campana – girone B (dal 11/01/2024 27/04/2024) – Vittoria Coppa Italia Dilettanti e del Campionato di Eccellenza Campana – girone B.

 

 

 





Nella stagione appena conclusa alla A.S.D. Sarnese, vincete la Coppa regionale e il campionato di Eccellenza Campana, girone B, complimenti, come siete riusciti a raggiungere un obiettivo così importante?

 

Siamo riusciti a raggiungere un obiettivo così importante grazie a tutti gli addetti ai lavori.


Con quali rapporti lei è rimasto col la società A.S.D. Sarnese? 


Con il presidente Aniello Pappacena e il suo entourage sono rimasto in buoni rapporti e sarò sempre grato della loro professionalità e disponibilità nei miei confronti dal primo giorno che ho iniziato a collaborare con loro.


 


 

Quando è nata e com’è nata la passione per questo sport?

 

La passione per questo lavoro è iniziata prima che raggiungessi il traguardo dei 18 anni.

Ne ho fatto e vorrei continuare a fare di questa mia passione un lavoro.

 

I suoi genitori l’hanno sostenuta in questa sua decisione di dedicare il suo tempo a questo sport?

 

Certo, dopo me stesso sono le uniche persone che non mi tradiranno mai.




 




Lei ha una laurea magistrale e questo titolo di studio è inerente al mondo dello sport, soddisfatto di quello che ha raggiunto?

 

Sono grato di tutto e sono fiero di quello che sono e di quello che voglio diventare.

Sono in attesa di nuovi progetti di nuove sfide e di nuove avventure, voglio puntare sempre più in alto con umiltà, lealtà, rispetto, professionalità, determinazione, sacrificio, fame, studio e passione.



 




Ha militato in diverse quadre, a quale è rimasto più legato?

 

Sicuramente la Sarnese perché ho conosciuto il profumo di vittoria.

Vittoria della coppa dilettanti e promozione in serie D.

 

Ci può spiegare meglio com’è nata l’idea di diventare preparatore atletico per i calciatori?

 

La mia idea di diventare preparatore atletico per i calciatori è nata perché il calcio per me è vita.

 








Come si svolge la sua attività lavorativa?

 

La mia attività lavorativa si svolge sia sul rettangolo verde e sia fuori il rettangolo verde, tutto ciò avviene in sinergia con lo staff tecnico.

 

Qual è la principale qualità che deve avere un preparatore? 

 

Per quanto riguarda la mia filosofia di vita un preparatore deve avere la qualità della professionalità, purtroppo una rarità in questa realtà quotidiana.




 


 


Che cosa le sta dando il calcio e che cosa le sta togliendo? 

 

Il calcio non mi sta togliendo nulla anzi mi sta regalando tante emozioni e soprattutto mi sta facendo crescere umanamente e professionalmente, perché il calcio è una metafora della vita. 

 

Qual è il suo motto inerente al suo percorso calcistico?

 

Più che motto, c’è una frase, in un celebre romanzo di Luigi Pirandello, che suona così: “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti” Ecco in questo concetto io mi ci ritrovo.



 


 



Lei è molto giovane e so che si parla molto bene, è contento di ciò?

 

Mi fa piacere ricevere delle recensioni positive sul mio conto, continuerò a fare quello che ho sempre fatto, quindi a studiare e ad aggiornarmi perché questo lavoro per altri può essere uno svago, invece per me è un “ossessione”.

 

Un sogno per il futuro?

 

Si suol dire che i sogni sono desideri, e per una mia scaramanzia professionale preferisco non dirlo.  Sono convinto che quando si desidera una qualsiasi cosa nella vita a prescindere da tutto e da tutti non bisogna mai mollare. 

 


 



 



A chi dedicherebbe questa intervista?

 

Ti ringrazio di cuore avermi intervistato, la dedico a me stesso l’unico che non ha mai smesso di mollare nonostante le difficoltà enormi che questo mondo calcistico presenta. 

 

Vorrei aggiungere dei ringraziamenti speciali al preparatore atletico Claudio Capacchione l’unico che mi ha supportato e sopportato, gli sarò sempre grato di quello che ha fatto e continua a fare per me.

 

 

 

Grazie 

 

13   05    2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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