SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
RAFFAELE
PAPA
Raffale Papa è un giovane calciatore che abita in provincia di Caserta, così ci si presenta:
“Mi chiamo Raffaele Papa e sono nato il 9 marzo 2002, ho iniziato a giocare a calcio nella Scuola Calcio Gennaro Ruotolo dal 2008 fino al 2014.
Nella stagione 2015/2016 ho firmato per il Benevento giocando nell'U.15 nazionale sotto età fino a dicembre della stagione 2016/2017 per poi passare all'F.C. Fiuggi.
Successivamente mi sono trasferito al Castrovillari per la stagione 2018/2019 in cui ho esordito a 16 anni nel campionato di serie D ed ho rappresentato la regione Calabria nel torneo delle regioni categoria under 18 ed il girone I nella rappresentativa dei gironi "juniores cup" sotto età nella categoria under 19.
Nella stagione 19/20 fino a dicembre sono stato alla Polisportiva Santa Maria in eccellenza campana per poi passare al Cervinara nel medesimo girone collezionando 20 presenze totali fino allo stop forzato per il covid. Durante questa stagione ho avuto la convocazione da parte di Giannichedda per la rappresentativa nazionale lega nazionale dilettanti. Nella stagione 20/21 ho giocato nel Real Agro Aversa nel campionato di serie D girone H collezionando 31 presenze.
E nella stagione in corso sto militando nel Cassino Calcio, serie D girone 1
Il Covid ha stravolto le nostre vite, come ha vissuto questo lungo periodo di pausa? Riusciva ad allenarsi quotidianamente?
Ciao Paolo innanzitutto ti ringrazio per avermi contattato e saluto tutti i lettori del tuo blog.
Il covid nel mondo del calcio, così come un po’ dappertutto, ha creato soprattutto all'inizio non pochi problemi, infatti numerosi campionati si sono bloccati e addirittura cancellati nel marzo del 2020.
Durante questo blocco ho seguito un programma che potevo svolgere dentro casa e nella zona circostante, con l'aiuto anche di mio padre che mi aiutava con gli esercizi con il pallone.
Fortunatamente già dalla stagione scorsa abbiamo avuto nuovamente la possibilità di scendere in campo, ma purtroppo con gli stadi ancora a porte chiuse per quasi tutto il campionato.
Quest'anno ritrovare i tifosi è stato un vero piacere, perché sono l'anima di questo sport.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Fin da subito e non ho mai avuto dubbi nemmeno sul ruolo, dall'età di 6 anni ho subito indossato i guantoni e da allora non li ho più tolti e spero di poterli indossare ancora a lungo.
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?” Lei allo studio ci ha pensato visto che ha la maturità commerciale. Soddisfatto del percorso scolastico o le piacerebbe laurearsi?
I miei genitori sono stati bravi a darmi la giusta educazione e a farmi raggiungere la maturità di capire fin da subito che il calcio è una passione che va coltivata, ma che lo studio sia come cultura personale che come prospettiva di futuro è altrettanto importante. Al momento sono soddisfatto del mio percorso di studi essendomi diplomato in ragioneria e mi sto dedicando al calcio perché vorrei stabilirmi in questo mondo facendolo diventare il mio lavoro definitivo. Resto con i piedi per terra e sono consapevole che è un mondo complicato quindi ovviamente ho anche altre alternative.
Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più legato?
Tutte le società in cui sono stato hanno arricchito il mio bagaglio calcistico, se proprio devo citarne qualcuna dico Real Aversa e Cervinara, faccio tutt'ora il tifo per loro.
Si dice che il calcio dia molto, ma allo stesso tempo il successo e la fama possono rovinare sotto tutti gli aspetti quello che ti ha dato inizialmente, lei è d’accordo?
Su questo non posso risponderti da diretto interessato perché sono distante anni luce dalla fama, ma sono d'accordo con quest'affermazione, la mente umana in questi casi può giocare brutti scherzi e mandarti in crisi, i beni materiali non sono tutto e non fanno la felicità.
Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi?
Non tutti ci provano, gran parte desidererebbe diventare calciatore, ma pochi ci provano veramente dando il massimo.
Sono convinto che con la dedizione e perseveranza si possono raggiungere traguardi inimmaginabili.
Per quanto riguarda me, niente di tutto ciò. Io ho fame di far diventare la mia passione il mio lavoro, gli aspiranti calciatori con le motivazioni che hai citato prima, dubito che raggiungeranno il loro obiettivo.
Lei gioca nel ruolo di?
Portiere, è il ruolo di famiglia, tantissimi miei cugini lo sono stati e lo sono ancora.
È un ruolo pieno di responsabilità, porti il peso di tutta la squadra sulle spalle e proprio per questo mi piace.
Grandi giocatori si nasce, oppure ci si può diventare con molti sacrifici?
Non si nasce calciatori, il talento senza allenamento è nulla.
Qualsiasi cosa nella vita si raggiunge facendo sacrifici, non credo alle strade facili senza ostacoli.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)
Come pregio la forza esplosiva e la reattività.
Difetto invece la gestione podalica, il calcio si è evoluto e anche noi portieri dobbiamo adattarci, ma ci sto lavorando e sto avendo buoni risultati.
Un giocatore che lei ammira tantissimo?
Cristiano Ronaldo, ha una mentalità e dedizione al sacrificio disumani.
Può non piacere come giocatore, ma come atleta non gli si può reclamare nulla, è unico nel suo equilibrio e continuità, gli atleti come lui sono un dono della natura
Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?
Tantissimo, la mia famiglia mi ha trasmesso dei valori importanti di cui vado fiero, si sono sempre fatti in mille pezzi per me e non finirò mai di ringraziarli.
Non posso non citare la mia fidanzata che da 5 anni condivide con me piaceri e dispiaceri e la mia cerchia molto ristretta di amici con cui ho un legame speciale.
Lei è giovanissimo, che cosa si aspetta per il futuro?
Come ti dicevo prima sto dando tutto me stesso per cercare di stabilirmi nel mondo del calcio, ma ovviamente non è un percorso facile ne tantomeno sicuro.
In caso ho altre alternative.
Grazie del tempo che mi hai dedicato Paolo, alla prossima! E un saluto a tutti i lettori.
16 marzo 2022
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