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venerdì 13 dicembre 2013

SECONDA   RIFLESSIONE SETTIMANALE : L’INGANNO


Come riflessione di questa settimana ho scelto l’inizio della terza sezione del Principe. In questa parte abbiamo l’analisi dei comportamenti più utili per il principe. Machiavelli si pone una domanda: è più utile per un Principe essere leale, onesto, mantenere la parola data o essere pronto a ingannare, tradire, e  a mancare alle promesse se li circostanze lo richiedono? Naturalmente se il fine, attenzione, è la stabilità dello Stato e la sua ricchezza, il principe deve saper tradire e non mantenere la parola data, ma leggiamo quanto segue:

Quomodo fides a principibus sit servanda
In che modo e principi abbino a mantenere la fede
Come la parola data deve essere mantenuta dai principi
Quanto sia laudabile in uno principe mantenere la fede e vivere con integrità e non con astuzia, ciascuno lo intende; nondimanco, si vede per esperienza, ne’ nostri tempi, quelli principi avere fatto gran cose, che della fede hanno tenuto poco conto, e che hanno saputo con l’astuzia aggirare e’ cervelli delli uomini; e alla fine hanno superato quelli che si sono fondati in sulla lealtà.

In vista degli ultimi avvenimenti politici, mi sorge spontanea una domanda: chi ha ingannato chi?
Se oggi diversi sono i principi che in Italia  vogliono salire al potere, e se  la natura dell’uomo,  per il pensatore fiorentino ovviamene,  è malvagia, le primarie del PD non erano forse un modo per far un passo avanti e avvicinarsi  al  trono? L’occasione era buona, si è sfruttata la paura attuale dei recenti movimenti di protesta. Si sfrutta la paura e si inganna forse il popolo. Forse.


mercoledì 11 dicembre 2013

mercoledì 27 novembre 2013

PRIMA RIFLESSIONE SETTIMANALE



Come riflessione di questa settimana ho scelto il Canto I dell’Inferno che tutti conosciamo, il poeta smarrita la diritta via, si ritrova immerso in una fitta e buia selva. Tremante e sempre più angosciato intravede infine la base di un monte, così decide di salire la montagna (anche perché in cima risplende il sole del mattino); ma dopo pochi passi tre bestie gli sbarrano il passo: una lonza, un leone e una lupa. Non sapendo come affrontare l’ultimo animale (il più terribile) torna ai piedi del monte, una voce amica, venutagli in soccorso in modo provvidenziale lo conforta: è il maestro latino Virgilio.


(..) Io non so ben ridir com' i' v'intrai, tant' era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai. Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto, là dove terminava quella valle che m'avea di paura il cor compunto, guardai in alto e vidi le sue spalle vestite già de' raggi del pianeta che mena dritto altrui per ogne calle. Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, una lonza leggiera e presta molto (..) ma non sì che paura non mi desse (…) la vista d’un leon(…). Questi parea che contra me venisse con la test' alta e con rabbiosa fame, sì che parea che l'aere ne tremesse. Ed una lupa, che di tutte brame sembiava carca ne la sua magrezza, e molte genti fé già viver grame, questa mi porse tanto di gravezza con la paura ch'uscia di sua vista, ch'io perdei la speranza de l'altezza. tal mi fece la bestia sanza pace, che, venendomi 'ncontro, a poco a poco mi ripigneva là dove 'l sol tace. Quando vidi costui nel gran diserto, «Miserere di me», «A te convien tenere altro vïaggio», rispuose, poi che lagrimar mi vide, «se vuo' campar d'esto loco selvaggio; ché questa bestia, per la qual tu gride, non lascia altrui passar per la sua via, ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide; e ha natura sì malvagia e ria, che mai non empie la bramosa voglia, e dopo 'l pasto ha più fame che pria. Ond' io per lo tuo me' penso e discerno che tu mi segui, e io sarò tua guida, e trarrotti di qui per loco etterno;


In questi versi Dante ha oramai avviato il lettore verso l’intreccio di realtà e metafora, la coscienza offuscata gli ha impedito di accorgersi che stava scivolando nell’abisso dell’anima. E noi? Siamo anche noi offuscati e stiamo scivolando nell’abisso della nostra anima e del nostro destino? Saremo capaci di combattere contro le tre fiere che rappresentano la lussuria, la superbia, l’avidità? Dante sembra soccombere, ma in aiuto gli arriva il sommo maestro latino Virgilio. Ma noi, chi verrà in nostro soccorso. In un paese dove sembra dominare sempre di più l’attraente piacere della superficialità, la smania della conquista del potere e infine l’avidità, noi saremo in grado di ritrovare la via della salvezza? O forse è necessario aspettare una guida? Ma poi, per quanto?

LEZIONE DI GRAMMATICA SUL FAMOSO A ME MI


il famoso grammatico Francesco Sabatini, afferma che " il costrutto a me mi scandalizza molti come un volgare errore di grammatica, pero' a guardare bene non si tratta di una ripetizione la quale implica identità, il primo è un pronome tonico, il secondo è un pronome atono, quindi il pronome atono ha un valore diverso. la vecchia nel capitolo XVI dice a Renzo che gli pone una domanda: " A me mi par di si". In questo caso il me equivale a" per quanto ne so io e quindi contiene maggiore informazioni d del complemento di termine che lo segue mi. Dopo il me si potrebbe pero' mettere una virgola. Essendo io un purista della lingua vi ho spiegato oggi il famoso a me mi.






POLLICE VERDE

TUTTI I SEGRETI SUL TERRORISMO INTERNAZIONALE SARANNO PRESTO SVELATI IL NUOVO FILM DI PAOLO RADI E' IN ARRIVO


martedì 26 novembre 2013

CHI SONO



Qualcosa su di me






Paolo Radi nasce a Fano. Presso l’Istituto Statale d’Arte “Adolfo Apolloni consegue prima il Diploma di Maestro d’Arte poi la Maturità Artistica, settore Pittura.
Si laurea successivamente in Lettere. Titolo della tesi discussa:”  Genesi e sviluppo del Neorealismo cinematografico italiano”, una sezione è dedicata al cinema dei Telefoni Bianchi.
Negli anni successivi risulta vincitore di due Concorsi per insegnare Letteratura e Storia.
Un’esperienza importante che lo segna ancora è l’aver insegnato Italiano e Storia per tre anni nella Casa Circondariale di Fossombrone.
Dal 2007 è docente di Letteratura e Storia presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Donato Bramante” di Pesaro.
In questo istituto riesce a far emergere quelle doti che per tanti anni aveva forse dimenticato.
In breve le seguenti attività.










Le mie attività



Nell’anno scolastico 2008/2009 realizza un cortometraggio “The Temple”  premiato nell’ambito del concorso indetto dall’Associazione culturale OSA di Siena – Penne sconosciute Video sconosciti. (youtube, bisogna scrivere itcbramante, poi alla fine di alcune finestre c’è scritto the temple part 1 e the temple part 2
)
Nell’anno scolastico 2009/2010 dirige un secondo cortometraggio The Five Dragons ed affronta in chiave mistery l’origine dell’eversione. Ha avuto la piena collaborazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri,
Ha partecipato a diversi concorsi ottenendo buoni apprezzamenti.
 Ottiene un riconoscimento onorifico al Concorso Internazionale Corto Galp 2011.
Inoltre grazie a questo corto viene ricevuto il 9 maggio (giornata della memoria delle vittime del terrorismo) al Quirinale dove il Presidente della Repubblica si è congratulato di persona per il modo in cui ho saputo avvicinare i giovani alla strategia della tensione.
Il figlio del caposcorta di Aldo Moro, Giovanni Ricci, ha apprezzato il film , inviandogli una lettera in cui si congratula con l’autore per il modo in cui ha cercato di scavare a fondo su quegli anni così tragici.
Nell’anno scolastico 2010-2011, realizza un nuovo corto, The Software un giallo ambientato nel mondo della polizia e dei servizi segreti, nell’opera recitano dei veri poliziotti..
Il corto ha avuto una menzione speciale al Festival del film di Mantova- Galp festival, ed è stato presentato fuori concorso il 2 giugno al Festival Internazionale di Civitavecchia, Tolfa festival,
Nel 2012 produce, scrive e dirige :Le ali di un soldato un documentario su El Alamein dove gli alunni del docente interagiscono con diversi paracadutisti. nella docufiction c’è la testimonianza di un paracadutista classe 1921 che ha vissuto in prima persona il dramma di El. Alamein. La docufiction è dedicata a David Tobini, caporalmaggiore della Folgore morto a Luglio del 2011 in Afghanistan.. Questo lavoro ha ricevuto un encomio dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed è stato presentato all’UNUCI di Bruxelles e al 28 esimo RGT di Pavia di Pesaro.
In fase di montaggio il cortometraggio Pollice Verde, tra gli attori l’avocato Giorgio Carta nella parte di se stesso, il corto affronta le tematiche del terrorismo internazionale e dei reparti speciali. La Marina Militare ha concesso l'uso dell'acronimo COMSUBIN.
Dall’anno scolastico 2009-2013 organizza diversi convegni su varie tematiche: la Shoa, il Terrorismo, I diritti umani negati, Tecnica di un’indagine investigativa, Come funzione l’ordine pubblico.  Come relatori: Adachiara Zevi, Enrico Modigliani, Stefano Fedele, Andrea Massimo  Zeloni, Stefano Serretti, Giampaolo Baglioni, Giorgio Ajo, Roberto Riccardi, Ansoino Andreassi, Bruno Loi, Roberto Martinelli e Francesco Campo.
In fase di realizzazione un nuovo documentario dal titolo provvisorio Il passato nel presente , hanno accettato di partecipare: Giovanni Berardi Gherardo Colombo ,Attilio Rognoli, Francesco Saverio Di Lorenzo, Roberto Riccardi, Walter De Luca, Luca Cicalini, Antonella Amirante, Ippolito Paolo, Michele Rana, Alessandro Astrologo, Giovanni Ricci, Massimiliano Scaglia, Juriy Cannarsa e altri personaggi del mondo culturale.
In fase di post-produzione due documentari riguardanti la storia della Brigata Folgore.