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venerdì 9 febbraio 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

ANDREA

BERTAZZOLI

 






 Andrea Bertazzoli è un giocatore   di calcio di 21 anni e abita a Brescia così ci si presenta:

 

Per prima cosa ho fatto tutto il settore giovanile all’Inter per poi passare alla Cremonese in prestito, poi sono tornato all’Inter dove ho militato per una sola   settimana in prima squadra, sono poi passato al Brescia in serie B, sfortuna vuole che mi rompo il ginocchio, passo l’anno dopo a giocare in serie D al Franciacorta dove le mie prestazioni sono buone!

Quest’anno fino a gennaio sono stato a Varese, e in questo momento sono andato all’ Atletico Castegnato

 

 

 


La prima domanda che le voglio fare è la seguente, come sta andando questa stagione calcistica? Soddisfatto delle sue prestazioni?

 

Questa stagione calcistica è iniziata cosi così, all’inizio a Varese ho trovato poco spazio avendo davanti giocatori che l’ anno prima militavano da capitano in serie B, da quando sono arrivato all’atletico castegnato è cambiato tutto in positivo, ora sto bene e sono molto contento di come sto giocando, spero di andare avanti così e aiutare la squadra al meglio.

 

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Fin da piccolo, mi è stata tramandata da mio zio materno che anche lui ha avuto un passato da calciatore.

mi sono innamorato di questo sport anche grazie a mio nonno che è sempre stato appassionato di calcio.

 

 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

I miei genitori mi hanno sempre supportato in qualsiasi cosa, l’importante per loro era che io fossi felice e quando giocavano lo percepivano, li devo assolutamente ringraziare per essermi sempre stati vicino.

 

 

Com’è stata la sua esperienza nel settore giovanile dell’Inter? 

 

È stato un piccolo sogno, in quanti possono dire di giocare per la squadra di cui tifano? Credo in pochi!

Ho avuto l’onore di passare anche per la prima squadra con l’Inter di Conte ed è stata veramente un emozione bellissima!

 

 






ha militato in serie B nel Brescia, purtroppo subisce un infortunio al ginocchio, si ricorda che cosa ha provato in quel momento? 

 

Quel momento è stato bruttissimo, vedi i tuoi sogni che si stanno per esaudire sgretolarsi davanti a te, per fortuna ho avuto una persona molto importante per me che mi ha aiutato standomi vicino, è anche grazie a questa lui  se poi sono ritornato a fare del calcio il mio lavoro!

 

 

Lei è giovane e ha tutte le porte aperte, e ovviamente i sacrifici che sta facendo sono tanti, com’è organizzata la sua giornata tipo?

 

Sono un ragazzo molto attento ai particolari, curo tutto, alimentazione, allenamento, e testa.

Mi sveglio faccio colazione, poi palestra, pranzo e vado al campo ad allenarmi poi torno a casa, solo qualche eccezione per stare con i miei amici più stretti!

 

 

Una domanda che faccio spesso è la seguente: grandi giocatori si nasce oppure lo si diventa grazie a un duro allenamento e a uno stile di vita adeguato?

 

Credo che sia un po’ entrambi, sicuramente ci deve essere una base di “talento” ma se poi non si ha uno stile di vita e di allenamento adeguato non si va da nessuna parte.



Lei gioca nel ruolo di? 

 

Sono una seconda punta molto duttile

 

 

Si ricorda il suo goal più bello?

 

Il mio gol più bello credo sia stato nelle giovanili, mi ricordo di un gol contro il Manchester United arrivato da un cross che ho messo a rete con una mezza rovesciata da quasi fuori area.

 



 




Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Assolutamente no.

Sono un ragazzo che rispetta molto le decisioni degli altri, io faccio il mio, poi non sta a me scegliere chi scende in campo.

 

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Come pregio Credo di essere molto rapido e tecnico, e anche se non sono molto alto credo che di testa sono abbastanza forte, mentre come difetto credo appunto che non ho questa grossa fisicità

 

 

Abbiamo saputo che aveva ricevuto una proposta di andare a giocare in Grecia, come mai poi ha deciso di rimanere in Italia?

 

L’ho rifiutata perché ho preferito restare in Italia e mettermi in mostra qui sperando di scalare le categorie!

 

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Ammiro tantissimo Lautaro Martinez, credo che sia uno che muore in campo per la squadra e in questo mi ci rivedo molto.






 



Famiglia e amici quanto sono importanti per lei? 

 

Sono fondamentali, credo che avere delle persone su cui contare sia una delle cose che mi fa stare meglio

 

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?

 

Arrivare all’ obbiettivo di squadra che abbiamo e poi l’anno prossimo chissà.

 


A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

A tutte le persone che mi sono state vicino in questi anni, se saranno tra questi, chi leggerà, lo capirà!

 

 

Grazie

 

 

09 02    2024

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

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