SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
EMILIANO
LEONE
Emiliano Leone è un giocatore di Roma, nato nel 1987 e gioca nel ruolo di difensore centrale, così si presenta: “Ho frequentato le Giovanili Lodigiani, per poi passare alla Cisco Roma.
In seguito esperienze in serie D con: Lupa Frascati, Cinthia Genzano, Rieti, Monterotondo, Arzachena, Ostia Mare. In Eccellenza con: Civitavecchia, Fregene, Pomezia, Ladispoli (quest' ultima culminata con la promozione in serie D dove ho conosciuto Roberto Masiello), di nuovo nel Ladispoli in serie D, poi in Eccellenza con il Civitavecchia, una breve esperienza all' Aranova (di nuovo con Roberto Masiello), per poi finire nell’ultima stagione in corso vincendo il campionato di promozione con l'Aurelia antica Aurelio”.
Come prima domanda le voglio fare questa: quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Subito, sin da piccolino giocavo con qualsiasi cosa avesse forma di palla. Era un’ossessione, lo è tutt' ora.
In questo momento in quale club sta giocando?
Non gioco più, ho smesso l’anno scorso, adesso collaboro come secondo allenatore della W3 Maccarese, una squadra che milita in eccellenza laziale.
Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più legato?
Beh, credo senza alcun dubbio il Ladispoli, anche perché abbiamo raggiunto un traguardo storico.
Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse?
Non riesco più a seguire altri sport come prima quando ero ragazzo, mi appassionavo a tutti i tipi di sport, ora faccio fatica
Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi?
Credo tutti e due, ma il calcio in primis per tutti è un amore incondizionato.
Come mai la scelta di essere un difensore centrale?
Posso dire che la scelta fondamentalmente è stata quella di poter vedere tutto il campo e dirigere i miei compagni.
Mi esaltava vincere un duello fisico con l’avversario, poter mettere una riga immaginaria in campo come per dire "qui non si passa" mi faceva sentire onnipotente.
Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?
Ho sempre accettato le decisioni dei mister. Ho avuto sempre grande rispetto per il ruolo dell'allenatore.
Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?
Ho fatto tanti anni il capitano in parecchie squadre in cui sono stato, il confronto è sempre costruttivo secondo me. Mi sono sempre comportato, credo, come un esempio per i miei compagni, questo per fare in modo, appunto, che se c'era da mettere qualche puntino sulle "i" l’avrei potuto fare mettere senza problemi.
Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora?
È normale che a “bocce ferme” qualche scelta non l’avrei fatta. Ma credo che poi tutto torna nella vita. ognuno raccoglie quello che semina e va bene così.
Un giocatore che lei ammira tantissimo?
Sergio Ramos
Lei conosce Roberto Masiello, è stato intervistato per questo blog diverso tempo fa, che cosa mi sa dire di questa persona dalle tante attività, infatti è preparatore atletico?
Roberto un amico, un grande preparatore atletico (il migliore che avuto) è un grande sotto tutti i punti di vista.
A chi vorrebbe dedicare questa intervista?
Proprio a Roberto.
Grazie
03 02 2024
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