SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
GIOVANNI
TROIANIELLO
Giovanni Troianiello è un giovane giocatore di calcio di Napoli, questa è la sua carriera.
“Ho iniziato calcio quando avevo 6 anni alla “Scuola Calcio Somma vesuviana” poi ho continuato fino all’età di 13 anni alla “Stella Vesuviana “dove ho fatto il salto nel professionismo.
Ruolo attaccante punta centrale, Paganese 2014-2015, Giovanissimo nazionali 22 presenze 13 goal; Paganese 2015-2016 allievi nazionali /allievi regionali 24 presenze 21 goal; Avellino 2016-2017 allievi nazionali A e B 4 presenze 1 goal; in quella stagione sono stato in prova al Napoli per 1 mese e mezzo per poi scegliere di smettere con il calcio giovanile e fare l’esperienza in una prima squadra nella stagione dove ho anche esordito sotto età 2016-2017 con la Mariglianese 1 squadra 4 presenze, Mariglianese juniores 10 partite 9 goal.
L’anno dopo,2017-2018 anno dell’”under” approdo alla Palmese dove gioco sia con la prima squadra che con là juniores Palmese 2017-2018 prima squadra: 10 presenze 1 goal, Palmese juniores: 19 presenze 18 goal.
Nel 2018-2019 Approdo alla Viribus Somma 100 per poi passare l’anno dopo allo Scisciano 2021, ad oggi è la squadra in cui milito”.
La prima domanda che le voglio fare è la seguente come sta andando questa stagione? Si si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni oppure ritiene che possa fare di più?
Beh questa stagione a livello di squadra sta andando bene siamo in piena zona playoff nonostante un inizio non facile. Possiamo dire la nostra fino a fine campionato. Riguardo le mie prestazioni non tutto sta andando come previsto ho iniziato il campionato con un infortunio che mi ha tenuto fuori 2 mesi e mezzo.
Adesso le cose sembrano andare meglio l’obiettivo è aiutare la squadra il Il meglio possibile e tornare a fare goal.
La prossima stagione pensa di giocare nello stesso club?
Non penso al fine stagione cerco di vivermi il Momento sempre. Sono da quasi 4 anni in questa bellissima realtà (Scisciano) mi trovo molto bene la società non ci fa mancare niente. Il calcio è strano, le strade sono tante non si sa mai quello che può succedere, quindi aspettiamo il fine stagione e si valuta la stagione e si tireranno le somme, anche se la mia volontà è rimanere ancora tanti anni.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Ho scoperto l’amore per il calcio tramite mio nonno che mi raccontava tutte le sue trasferte fatte con il Napoli (epoca Maradona) lui era un vecchio ultrà e mi raccontava tutte le partite viste forse è da lì che è nato tutto, poi lui mi ha sempre indirizzato verso quella strada e non smetterò mai di ringraziarlo.
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”
Sì, i miei genitori non hanno mai cercato di farmi cambiare idea sul fatto di giocare a calcio e dedicare giornate e anni appresso al pallone.
Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più legato?
Beh difficile rispondere a questa domanda perché in ogni squadra c’è stato un percorso di crescita. Con la Paganese ho fatto i nazionali ed è un ricordo e un’esperienza che rimarrà per sempre. Poi la Palmese dove ho trovato grandi giocatori di livello altissimo, questi mi hanno insegnato tanto sia dal punto di vista umano e calcistico E dove ho fatto i miei due primi campionati di eccellenza E per ultima ma non per importanza lo Scisciano, squadra dove mi sono ritrovato come giocatore che mi ha accolto in un periodo dove non avevo più voglia di giocare a calcio, grazie a loro ho ritrovato quello spirito, abbiamo vinto un campionato è stato un primo anno bellissimo, spero che ne arrivino altri così.
Lei ha iniziato la scuola calcio da bambino, che cosa consiglierebbe a chi le chiedesse qualche informazione su come diventare un bravo giocatore?
Quello che dico ai bambini che iniziano a giocare a calcio è questo:
devono divertirsi e crederci sempre, con il duro lavoro e la giusta disciplina si può arrivare molto lontano, ma il tutto va sempre fatto con divertimento e con voglia.
Da quello che so lei è molto apprezzato come giocatore, come si arriva ad essere stimati e apprezzati dalla gente?
Dando sempre il meglio di se stessi in campo, poi il resto vien da sé.
Lei gioca nel ruolo di?
Attaccante Punta centrale
Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?
Beh c’è ne sono state ma ho sempre accettato le decisioni.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)
Veloce, irruento.
Un giocatore che lei ammira tantissimo?
Zlatan Ibrahimovic.
Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?
Tantissimo la mia ragazza la famiglia e gli amici ci sono sempre stati nei momenti di difficoltà e li ringrazierò sempre per questo.
A chi vorrebbe dedicare questa intervista?
La dedico a tutte le persone che credono in me.
Grazie
22 02 2024
(Tutti i diritti riservati)
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