SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
DARIO
BALZANO
Dario Balzano - nato a Napoli il due gennaio del 1992 e un giocatore di calcio, ruolo difensore, e questa come lui stesso ci presenta è la sua carriera:
“I primi passi da calciatore li ho fatti a 6 anni nella Scuola Calcio Azzurri di Torre Annunziata, poi sono passato al Vico Equense in eccellenza per poi passare al Sorrento in C1, ho firmato un contratto di 5 anni, in questo club ho fatto il mio esordio tra i professionisti segnando anche una rete.
Successivamente poi sono andato in prestito all’ Avellino in C2 dove ho collezionato 15 presenze e vincendo i play off. L’ anno dopo vado in prestito con alla Paganese vincendo un altro campionato di C2 e collezionando 43 presenze per poi ritornare al Sorrento in C1, 25 presenze, successivamente ho fatto altri 2 anni in C con l’Aversa Normanna in C, 27 sono state le presenze.
Lasciata l’Aversa Normanna passo in serie D con la Novese e la Lupa Roma, poi vado a militare in eccellenza con la Lagonegro, Frattese, Pianura, Puteolana, Ercolanese e il Savoia; pochi giorni fa ho chiuso l’accordo con l FC Pompei.”
Come prima domanda le voglio fare questa: Il Covid ha stravolto le nostre vite, come ha vissuto quel lungo periodo di pausa? Riusciva ad allenarsi quotidianamente?
Nel periodo del covid è stata dura un po’ per tutti, fortunatamente io ho continuato ad allenarmi perché avevo un po’ di spazio per farlo.
Da pochi giorni lei ha chiuso l’accordo con la squadra F.C. Pompei, che cosa ci può dire a riguardo e che cosa si sente di promettere ai tifosi?
Sì, ho chiuso da poco con l ‘ F.C Pompei, sono onorato di fare parte di questo meraviglioso progetto, qui a Pompei ci sono tutti presupposti per fare bene e divertirci, ai tifosi prometto tanto impegno come il mio solito fare e di “sudare” la maglia ogni partita.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Ho scoperto che il calcio sarebbe stata la mia passione fin da subito.
Questa è una domanda che ho fatto a tutti i giocatori che ho intervistato: i suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”
Ogni genitore vorrebbe che il figlio pensasse prima allo studio e poi al resto, infatti non mi hanno mai assecondato, soprattutto mia madre che voleva che andassi sempre a scuola.
Lei è un giocatore che ha collezionato tanti successi, ha giocato in serie C, serie D e in altre categorie, qual è il segreto di saper giocare così bene?
Secondo me non c’è un segreto per giocare bene, ci vuole tanta passione per questo sport e tanta costanza soprattutto nella fase dell’allenamento perché è lì che si migliora giorno dopo giorno, infine ritengo che bisogna essere sempre concentrato su ogni minima cosa.
Fra i tanti club in cui lei è stato è rimasto legato a qualcuno in particolare oppure ha un buon ricordo per ognuno di essi?
Sinceramente nessuno.
Secondo lei grandi giocatori si nasce, oppure lo si può diventare con un duro allenamento e una dieta rigorosa?
Secondo me entrambe, si può nascere bravi, ma con il duro lavoro puoi diventare un talento, ovviamente se hai gia le basi sin dalla nascita parti avvantaggiato.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)
Un pregio è tanta corsa, un difetto è che sono un sono un ragazzo dotato di tecnica.
Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora?
Se dovessi tornare indietro cambierei solo una cosa: giocavo a Sorrento e mi chiamò la Roma per uno stage, mi presero come allenatore della primavera, in quel momento c’ era Stramaccioni che a fine stage mi disse: “Dario per me sei il benvenuto, ora si devono mettere d’ accordo le due società”. Poi non so cosa successe, e non andai più. Ecco forse cambierei questo, quella firma la volevo tanto mettere.
Quale consiglio si sente di dare a un ragazzino che volesse intraprendere la sua carriera?
Prima cosa gli direi se gli piace davvero il calcio ,e poi come ho detto già prima, bisogna essere sempre concentrati su ogni cosa che si, fa, ovviamente ci si deve divertire, perché il calcio è anche divertimento.
Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?
Per me sono fondamentali entrambe le cose, non possono mai mancare.
Grazie per l'intervista
9 Luglio 2023
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