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lunedì 24 luglio 2023

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

VINCENZO 

CASO NATURALE

 



 


 Vincenzo Caso Naturale giocatore   di calcio, attaccante esterno, è nato a Napoli il 24 maggio del 1990.

 

"Ho iniziato all’età di 6 anni al centro Ester a Barra CI sono stato fino a 10 anni di età per poi andare al Napoli, 4 anni poi il Napoli è fallito, purtroppo.

 

Sono stato due anni con la scuola calcio Mazzeo la squadra - classe 90- è stata quella dei record di imbattibilità: 131 partite senza mai perdere, poi ho militato negli gli allievi nazionali con il Potenza.  Dopodiché ero già nel mondo dei grandi con il Savoia in interregionale facendo 10 partite sotto età, purtroppo mi sono fatto male al ginocchio subendo due operazioni, di cui una quella che ha permesso la ricostruzione della cartilagine, questa mi ha tenuto fuori dai campi per tre anni.Terminata la regola degli under ho iniziato il mio percorso che quasi tutti conoscono". 

 


 

 

Questi i club dove ha militato: Savoia 1908 (D); Atletico Vesuvio due stagioni (Ecc); tre stagioni presso l’Herculaneum (la prima in Pro, poi le altre due in Ecc.); FC Casalnuovo (Ecc), Savoia (Ecc); Giuliano tre stagioni (la prima stagione in Ecc, le altre due in D); Afragolese (D); Savoia 1908 (D); Afragolese (due stagioni in Serie D); Nocerina (D). 

 

 

 





La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2022-2023 nella ASD Nocerina Calcio 1910? Si si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni oppure poteva fare di più? 

 

Sì, posso dire di  essere  soddisfatto perché è stato anche raggiunto l’obbiettivo prefissato. 

 

 

La prossima stagione giocherà alla F.C. Pompei dove il mister è Diego Armando Maradona Jr. Emozionato di questa nuova avventura?

 

Ti posso dire che mi ha fatto venire tanta voglia il presidente insieme a tutto l’ entourage societarie e tecnica. 

 






Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Fin già da piccolo ho sempre amato il calcio: è la mia vita! 

 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

I miei genitori hanno sempre pensato ad entrambe le situazioni, ma del calcio ero troppo innamorato per abbandonarlo, nonostante tutti gli infortuni che mi hanno tenuto lontano tanto tempo. 

 

Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

Le piazze che sono rimasto più legato sono: Ercolano che mi ha fatto rinascere come calciatore, Giugliano e Torre Annunziata e infine anche la Nocerina anche se è stato per poco, comunque mi sono legato a loro.



 




Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

Mi piace ascoltare i pensiero di tutti e poi esprimo anche il mio, però dialogo molto con loro e mi piace scherzare tanto.

 

 Secondo lei si nasce grandi campioni oppure lo si può diventare impegnandosi tante ore al giorno, tutti giorni e conducendo una vita sana?

 

Per diventare campioni secondo me bisogna fare il professionista a 360 gradi, però sono del parere che ci vuole tanta fortuna e trovare le persone giuste sulla tua strada.



 




Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

 Non direi discussioni, ma confronti anche a volte moto forti, ti posso dire che mi sono sempre trovato bene, anche  perché a me piace parlare chiaro con tutti.

 

Si ricorda il suo goal più bello?

 

Ce ne sono due o tre belli che ricordo con maggiore piacere, ma secondo me fra i più belli  bello è quello che ho realizzato nella partita  Sessana -Savoia, in rovesciata.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Un mio pregio e che riesco ad approcciarmi con tante persone e capirle, un mio difetto è che non mi piace perdere.

 

Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

 

Dipende da tanti fattori: c’è chi gioca per la i soldi e chi come il dio del calcio Diego Armando Maradona che giocava per amore del calcio e non per un alto stipendio.

 






Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora? 

 

Sono soddisfatto perché la cosa importante nella vita in generale è non mollare mai e quando hai questo carattere già hai vinto, questo secondo la mia opinione. 


Lei è nato a Napoli, quartiere Barra, che cosa rappresenta questo luogo per lei?

 

Questo luogo riguarda la mia infanzia e resterà sempre nel mio cuore.

 

Famiglia e amici quanto sono importanti per lei? 

 

Famiglia e amici sempre al primo posto sono.



 




A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Questa intervista la dedico alla mia famiglia e alla mia compagna che fa tanti sacrifici insieme a me e mi sopporta e supporta sempre.

 

Grazie 

 

 

24  Luglio   2023

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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