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venerdì 3 luglio 2020


DI PAOLO RADI 









CONVERSANDO CON...
     


     

CIRO  
MARCO SIMONETTI Jr











Ciro Marco Simonetti è nato a Napoli il 15 12 92 e all’età di 8 anni inizia a giocare a calcio con una scuola calcio di Ponticelli che è il quartiere di appartenenza; dopo sei mesi gli arriva la chiamata del Napoli.


 Per 8 anni rimane con il Napoli. Dopo Napoli passa nelle seguenti squadre:

 Avellino, Real Suessola   promozione fa 24 gol e arriva secondo in classifica dove perde la finale play off; l’anno si traferisce all’ Acerra (25 gol) vincendo il campionato di promozione; l’anno dopo sono rimane all’ Acerra in eccellenza (9 gol) poi mi si ferma fermato anno per la perdita di suo fratello.

Gli arriva una chiamato dal Casoria in prima categoria vincono   il campionato e passano in promozione, suoi sono 43 gol in due stagioni.


 L'anno successivo vince il campionato di promozione con 19 gol. L'anno dopo milita nel   Casal Di Principe, successivamente con l’Albanova Promozione Campana riesce a vincere il campionato: 40 gol!


L'anno successivo rimane 4 mesi Albanova e poi passa alla Frattese, arrivano primi, ma il Giugliano perdono lo scontro finale (16 go).

Quest’anno gioca 3 mesi con la Frattese e poi al   Gaeta (6 gol). Ci siamo fermati a causa del l Covid







Come prima domanda le voglio fare questa, il mondo dello sport è stato stravolto, come ogni settore della vita, secondo lei, tutto tornerà come prima, oppure anche il calcio subirà dei cambiamenti per la prossima stagione? 

Io credo che piano piano si debba ritornare alla vita di prima, non ci dovrebbero essere problemi, da come vedo il campionato slitterà di un mese, l’importante è che   ci facciano iniziare che è ciò che piace a noi.





Secondo lei c’erano le condizioni per far ripartire il campionato di serie A, mi riferisco al fatto di giocare a porte chiuse?

Secondo me è stata forzata la riapertura dei massimi campionati, questo perché “girano molti soldi”. E pur di farlo hanno deciso di non avere le rispettive tifoserie. 











Le categorie minori sono state penalizzate, lo trova giusto? Possibile che non esisteva una soluzione per farle giocare, con le dovute precauzioni? 

Io credo che le condizioni del calcio dilettantistico non c’erano, anche perché nessuna società si sarebbe presa la responsabilità di far scendere in campo i propri calciatori: dopo una pandemia del genere!





Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

È sempre stata la mia più grande passione, da piccolo ho sempre giocato per strada sin da quando avevo 4 anni.





I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

Genitori ...ne ho avuto uno, perché sono cresciuto solo con mia mamma ho perso mio padre a 7 anni e mia mamma “non mi ha mai messo bastoni tra le ruote” e mi faceva fare quello che più desideravo. Però ti dico il mio più grande rammarico e di non aver continuato   la scuola a causa della mia passione per il calcio.





Lei è nato a Napoli che cosa se la sente di dire? 

Napoli e una città difficile e bisogna fare attenzione alle amicizie, fortunatamente non ho mai preso la strada sbagliata essendo di Ponticelli ribadisco che vivere a Napoli è difficile, però non sempre si fanno scelte sbagliate.










Lei ha giocato in tantissime squadre, a quale è rimasto più  legato? 

La squadra alla quale sono più legato è sicuramente l ‘Albanova, si tratta di una società che ti fanno sembrare di essere in una famiglia, ti “fanno stare alla grande” e così dovrebbe essere in tutte quelle dei professionisti, che altro aggiungere, ... ho vinto il campionato ed è stata la mia migliore stagione: 43 gol in campionato in 28 partite. Mi sono rimasti nel cuore sia la famiglia Zippo sia tutta Casal di Principe, auguro a tutti le miglior fortune.





Quali sono i motivi del suo successo agonistico?

La fortuna è che mi faccio trovare sempre pronto, faccio questo per mestiere e per fare bene bisogna sempre lavorare al massimo e mai montarsi la testa: ma, restare sempre con i piedi per terra!









Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

Diventare calciatori è il sogno di tutti i bambini poi ad un certo punto devi essere coerente con te stesso, o vai a lavorare oppure rimani nei dilettanti per poi passare di categoria e guadagnare.









Lei gioca nel ruolo di? 

Gioco nel. Ruolo di Neymar ma il, il mio preferito è Ronaldo; il fenomeno!





Il suo  goal più bello?

Il mio gol più bello? Ne ho fatti più di uno, ma ti dico quello con l’Albanova :  1 a 0   contro l’Afragolese in coppa Italia.










Quanto è importante la famiglia per lei?
  
Per me la famiglia viene prima di tutto, ho una moglie che è come una sorella, è un’amica, per farla breve è tutto per me, poi c’è mio figlio  e da quanto è nato mi ha totalmente cambiato la vita, ed è ovvio che siano sono le persone più importanti della mia vita.











Lei ci ha parlato della morte di suo fratello. Se la sente di scrivere qualcosa suo fratello, veda lei.

Mio fratello era la persona a cui tenevo di più nell mia vita, mentre ti scrivo piango per farti capire, appunto, il valore che aveva nella mia vita.; come ho già spiegato in una delle precedenti risposte, ho perso mio padre a 7 anni il e mi ha cresciuto lui fino 23 anni; da quanto non c’è più ho un vuoto che non si copre più: mi manca da morire!









Che cosa si aspetta dal futuro? 

Cosa mi aspetto del futuro?  In primis di stare bene io e tutta la restante parte del mondo, anche perché dopo questa pandemia sono morte migliaia di persone e spero che tutto tornerà nella normalità, e che possano vivere una vita migliore.




Grazie   

a cura di Paolo Radi   





03 07      2020 

(Tutti i diritti riservati)  





















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