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giovedì 6 novembre 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

MARIO

MARINO

 



 

 


 Mario Marino, di Napoli, è un giocatore   di calcio   e così si presenta: “ 

 

"Sono nato il 22 febbraio del 1992.  

 

Settore giovanile dai 9 ai 13 anni presso la Città di Casalnuovo, dai 14 a 16 anni allo Sporting Volla Libertas; dai 16 ai 17 anni a Montichiari Primavera (Serie D Lombardia); dai 18 ai 20 Eccellenza Virtus Volla (Campania); dai 21 ai 22 anni Promozione con lo Scauri (Lazio); dai 22 ai 24 anni CTI Campania (Eccellenza Campana).

 

Successivamente dai 24 ai 28 mi sono fermato per la rottura legamento crociato del ginocchio sinistro e poi ho iniziato a lavorare.

 

Successivamente dai 28 ai 31 anni presso il K. Team Casalnuovo, tra Terza, Seconda e Prima categoria; a 31 milito nella F.C. Casalnuovo tra Prima e Seconda categoria Campania Atlantis, a 32 anni gioco nella Prima Categoria Campania. 

 

 

Di nuovo sono alla F.C. Casalnuovo - Seconda Categoria Campania-; quest’anno gioco nel Vindice Calcio, Seconda Categoria Campania."


La prima domanda che le voglio fare è la seguente, come sta andando la stagione alla A.S.D. Giancarlo Vindice Calcio

 

La stagione è iniziata un po’ in salita, abbiamo una squadra giovanissima, e abbiamo raccolto un punto in tre partite (contro la prima in classifica) che è molto poco rispetto al gioco creato.

 


 




Come si trova in questo club, mi pare di capire che sia la prima volta milita al Vindice Calcio, come mai questa scelta?

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Mi trovo benissimo in questo club, sono venuto alla Vindice grazie a miei ex compagni delle  squadre precedenti  che ho ritrovato lì, tra l’ altro conosco bene anche il presidente è una  persona squisita.

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Ho scoperto il calcio giocando giù al mio parco all’età di 5 anni e da allora è stato amore a prima vista.

 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

Mio padre è sempre stato un appassionato di calcio e mi ha trasmesso questa passione fin da subito, fortunatamente a scuola me la sono sempre cavata… il giusto, però.

 

Lei a 16 anni si trasferisce in Lombardia e precisamente al Montichiari Primavera, era molto giovane come si è trovato in quella nuova realtà?

 

Mi sono trovato benissimo nella realtà Montichiari, serietà e soprattutto disciplina, un ambiente puro e sano; molto, molto serio.

 






So che molti sentivano la mancanza degli affetti famigliari, degli amici, anche a lei è successo? 

 

Non so il perché, ma anche quando spesso sto fuori e anche già nella tenera età sono riuscito a gestire le mie emozioni e nonostante la distanza dagli affetti non ne soffrivo molto a livello emotivo s’intende.

 

Per motivi personali torna nella sua città, poi però va a giocare nel Lazio, precisamente nel club Scauri Marina, di quest’esperienza cosa ci sa dire?

 

Mi sono trovato a giocare nello Scauri perché da 30 anni la mia famiglia va lì in vacanza e sui  campetti di calcetto ho conosciuto il preparatore atletico di quella squadra, cosi questi   mi ha voluto nel club, e avendo casa a Scauri,  ma  soprattutto stando solo a 50 minuti  da casa mia, ho accettato subito la proposta.

 

Che differenza ha trovato  tra il giocare in un club lombardo   e in un club laziale, ( mi riferisco alla modalità di come si imposta un allenamento e all’ambiente in generale) ?

 

Tra il calcio lombardo e quello laziale ti posso dire che la sostanziale differenza è che quello laziale è molto più maschio rispetto al calcio del nord, questo  però è molto più rivolto alla tattica e al gioco visto in modo intrinseco. 


Lei gioca nel ruolo di? 

 

Gioco nel ruolo di terzino destro, ma nel corso della mia umile carriera ho fatto anche la mezz’ ala, da piccolo l’esterno d’attacco e pure la  seconda punta

 

Lei ha giocato in diverse squadre, e ha raggiunto dei bei traguardi, qual è il suo segreto?

 

Il mio segreto è non perdere mai la voglia, ma soprattutto di non dimenticare il bambino che è in me, quello che rende bello questo gioco è nel contempo  l’ allenamento e la cura del corpo in maniera costante.

 

Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Di discussioni con mister in tutti questi anni ne ho avute, ma ho sempre cercato il dialogo e poi di conseguenza ho fatto  le mie scelte.

 






Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

Generalmente nel gruppo sono quello che mette di buon umore e nel contempo dà consigli non solo a livello tattico, ma soprattutto comportamentali.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Un mio pregio calcisticamente parlando è: tanta  tenacia e la resistenza; un difetto: a volte sono troppo veemente anche nelle reazioni verso il direttore di gara.

 

Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora? 

 

Per il percorso soprattutto di vita che ho avuto, sono felice di ciò che ho realizzato nel mondo del calcio.

 

Secondo lei, grandi calciatori si nasce oppure ci si diventa? 

 

Secondo me grandi calciatori si diventa, perché il talento senza l’ ossessione svanisce con il tempo.

 

Una domanda che faccio spesso: lei domani riceve una chiamata da un club estero (lontano dall’Italia) , deve decidere in poco tempo, cosa fa, accetta la proposta di fare questa nuova avventura oppure rifiuta?

 

Dipende dal club estero.

 

Famiglia e amici quanto sono importanti per lei? 

 

Famiglia e amici sono importantissimi per me, perché fanno parte del mio equilibro fuori dal campo.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?

 

Un sogno che vorrei che si realizzasse nell’ immediato è vedere il Napoli vincere la Champions League.


 



A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Vorrei dedicare quest’intervista a mio padre, perché è grazie a lui che amo questo gioco.

 

 

 

Grazie 

 

06  11     2025

 

(Tutti i diritti riservati) 



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