SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
MAURO
MATTIELLO
Mauro Mattiello è il capitano della squadra di calcio: Aversa Football Club e noi gli abbiamo rivolto qualche domanda.
La prima domanda che le voglio fare è la seguente lei è il capitano dell’Aversa Football Club, com’è iniziata questa stagione?
Sì, sono il capitano dell’Aversa F.C, al momento il campionato non è iniziato nel migliore dei modi e non ho vergogna nel dirlo, però ho notato dei cambiamenti partita dopo partita, il gruppo gioca sempre meglio, in alcune partite abbiamo dominato il gioco, però si sa a volte nel calcio contano le singole azioni, siamo stati penalizzati sotto tanti punti di vista che non sto qui a dirti, ma sono sicuro che ci toglieremo parecchie soddisfazioni.
L’Aversa Football Club è una nuova realtà calcistica, com’è nata?
La società Aversa F.C. è nata grazie al presidente Cristian Sanni Tana che ha voluto dare una seconda possibilità a tutti i ragazzi che non sono riusciti ad emergere nel mondo del calcio, se oggi siamo qui lo dobbiamo a lui e all'impegno che ci ha messo in questo progetto. Io sono stato uno dei primi a farne parte e devo dire che sin da subito mi sono sentito parte di un “qualcosa”, agli occhi delle persone poteva sembrare qualcosa di piccolo in realtà non lo era per niente.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Il calcio è sempre stata la mia passione, non lo praticavo assiduamente come ora, poiché a 29 anni magari gli stimoli iniziano a diminuire assieme alle speranze, poiché sapevo che giocando partitelle di tornei sui campi a 5 nessuno mi avrebbe notato, però poi quando è arrivata la chiamata del presidente, ho capito che era il momento giusto per dare il massimo.
Lei gioca nel ruolo di?
Io sono terzino sinistro ma posso adattarmi anche come difensore centrale, il mister Cimmino ha visto in me quella cattiveria che qualsiasi difensore dovrebbe avere e devo dire che al momento non posso lamentarmi di nulla, anzi ne vado fiero, perché a volte ricoprire diversi ruoli all'interno del campo può fare la differenza.
Grandi discussioni con i mister a volte ci sono, lei come pensa di comportarsi con il mister nel caso emergessero, imporrebbe il suo punto di vista, oppure discuterebbe serenamente?
Il mister Vincenzo Cimmino è una persona che ascolta molto, cerchiamo sempre di darci una mano tra di noi, perché ti ripeto, siamo più di una semplice squadra, per noi è famiglia, ci proteggiamo l'uno con l'altro e ci sosteniamo a vicenda, se ci sono discussioni all’interno dello spogliatoio più che discussioni sono dibattiti puramente calcistici, in conclusione io vado d'accordissimo con il mister così come tutto il gruppo.
Il mister è una bravissima persona e insieme a lui ci toglieremo tantissime soddisfazioni.
In questo momento che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, oppure tende a imporre la sua il suo punto di vista?
I ragazzi mi ascoltano tantissimo, sono un punto di riferimento per loro. Essendo il capitano ho molte più responsabilità e se devo essere sincero me le prendo con molto piacere, perché per me è un onore rappresentare questi colori e queste persone magnifiche, il calcio è bello anche per questo. Nonostante abbia un ruolo importante all'interno della società cerco di ascoltare sempre ciò che il gruppo deve dire, a volte dialogo con tutti singolarmente per capire per loro cosa andrebbe migliorato e cosa dovrebbe cambiare, proprio per cercare di far sentire importanti tutti, visto che siamo tutti, per caratteristiche sia mentali che fisiche, importantissimi per questa società.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)
Il mio pregio l'ho recuperato da poco, ovvero da quando ho recuperato del tutto la condizione fisica, sono uno che non molla, se perdo palla cerco sempre di andare a riprenderla, amo il fraseggio di palla veloce, per me è una cosa importantissima, il difetto lo lascerò decidere a te se verrai mai a vedere una nostra partita (ride).
Se lei domani ricevesse una chiamata da un club estero, se la sentirebbe di partire per questa nuova avventura?
Ho una certa età, 29 anni e non sono certo pochi per questo sport, certo sarebbe stupendo ricevere delle offerte estere o addirittura italiane, ma sono legato a questo progetto e a questo gruppo e per quanto possano sembrare banali le mie parole ti dico che non cambierei società per altre, in primis perché stiamo creando un gruppo importante ed anche perché senza questa società non sarei più lo stesso.
Ci sono troppi pezzi importanti che lascerei, quindi per quanto mi possa lusingare l'idea di ricevere un’offerta, non mi muoverei mai da questa società.
Il calcio sino ad ora che cosa le ha dato e cosa le sta togliendo?
Il calcio è passione e sacrificio, chi pratica questo sport sa perfettamente che nella vita quotidiana sei molto limitato, ma non ti pesa, perché quell'rettangolo ti da e ti trasmette cose e sensazioni che all'esterno non potresti mai avere.
Il calcio non toglie nulla, io fortunatamente non ho perso nulla, quindi questo lo dico per i ragazzi che magari stanno mollando, il successo è dietro l'angolo, non mollate mai e andate a prendervi sempre ciò che volete, se c'è impegno e ti poni degli obiettivi prima o poi raggiungerai il traguardo a cui tanto ambite.
Secondo lei grandi giocatori si nasce oppure ci diventa con un duro allenamento e nel condurre un vita sana e all’insegna del rigore?
Per me valgono entrambe le cose, in primis perché è uno sport che deve piacere, devi esserne innamorato, per quanto tu possa nascere con un passo in più in confronto ad altri, però con gli anni devi allenarti duramente per affinare le tue abilità e arrivare ad essere un giocatore completo.
Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?
Un mio sogno sarebbe portare questa società in alto, ormai è un progetto che sento anche mio, quindi sarebbe stupendo vedere questa società arrivare in alto, chissà, nella vita tutto può succedere.
A chi vorrebbe dedicare questa intervista?
Quest’ intervista la dedico alla mia ragazza, che è presente ad ogni mia partita privandosi della sua vita esterna per venire a supportarmi, ai miei compagni di squadra che sono un qualcosa di spettacolare; so che leggerete quest'intervista, quindi sappiate che vi voglio bene e che sono sicuro che arriveremo lontano, alla mia famiglia, specialmente a mio padre che anche lui viene sempre a sostenere la mia squadra, anche al presidente e al mister, che fanno tanti sacrifici per questa società e mi hanno dato l'opportunità di ritornare a sognare, lì ringrazio per avermi dato la responsabilità di essere capitano, cercherò sempre di ricambiarli in campo portando serietà e professionalità in tutto ciò che faccio
Grazie.
19 11 2025
(Tutti i diritti riservati)







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