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lunedì 30 giugno 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

MANUEL

COVARELLI

 

Seconda intervista


 





 

Manuel Covarelli è giocatore di calcio. Così ci si presenta:”

 

Mi chiamo Manuel Covarelli e sono nato a Roma il 27 novembre del 2001.

 

Ho iniziato all’età di 4 anni, ho giocato fino a 9 anni al Focene calcio una società vicino casa dove l’allenatore era mio papà, poi mi ha preso la Roma e ci sono rimasto per 6 anni.

 

Dopo la Roma ho avuto la possibilità di andare alla Viterbese squadra che militava in serie C.

 

Ho vinto 2 campionati: allievi nazionali e primavera, poi è arrivata la chiamata in prima squadra dove ho fatto l’esordio in coppa Italia di seria, A era il quattro agosto del 2019 contro il Piacenza.

 

 Fino a dicembre sono stato in pianta stabile in prima squadra, poi sono in prestito alla Folgore Caratese (Carate Brianza) in serie D, ma per via del covid è finito tutto dopo nemmeno 2 mesi.

 

 

Nel 2020 ho firmato il mio primo contratto da professionista sempre con la Viterbese, ma sono andato in prestito al Flaminia in serie D dove ho fatto 30 presenze da under 19.

 

Nel 2021 sono andato a Rieti in serie D, ma nell’ultimo giorno di ritiro mi sono rotto la clavicola e mi sono trovato fuori rosa, quindi decisi di andare a giocare in eccellenza alla Pol Favl Cimini, con i quali ci rimango per due anni fino a pochi giorni fa. 

 

Nell’ultima stagione, 2024/2025 prima ha militato nel Terni e poi si è traferito a Tivoli

 

 

 

 

Questa è la seconda intervista e la ringraziamo, come prima domanda le voglio fare questa, come si è conclusa la stagione a Tivoli? Si può dire soddisfatto, oppure poteva fare di più?

 

A Tivoli non abbiamo raggiunto gli obbiettivi che ci eravamo prefissati però tutto sommato è stata una bella annata. Potevamo e dovevamo fare di più, soprattutto per i tifosi che non ci hanno mai lasciato soli.

 

Se può dircelo, come mai da Terni, lei si è traferito a Tivoli?

 

Inizialmente ho giocato a Terni per affrontare un campionato differente e provare nuovi stimoli e nuove esperienze, ma avendo un bambino piccolo sentivo la necessità e il bisogno di riavvicinarmi a lui.



 




A Tivoli lei si è trovato bene, mi riferisco alla dirigenza, ai compagni, al pubblico dei tifosi?

 

A Tivoli ho trovato un bel gruppo, uno spogliatoio condiviso con tanti giocatori di categorie superiori, a livello societario non ci è mancato nulla, e come ho detto prima i tifosi non ci hanno mai lasciati soli nemmeno quando i risultati non erano come quelli che ci aspettavamo. 

 

Su varie testate ho letto che lei ha avuto offerte da fuori regione, Umbria e Toscana, è così, oppure si tratta delle solite chiacchiere giornalistiche?

 

Ho ricevuto offerte dalla Toscana e dall’ Umbria si è vero, sto aspettando la chiamata giusta, ma  soprattutto un progetto stimolante che possa  permettermi di esprimermi al meglio.

 

 

Di lei si dice molto bene, è stimato ed apprezzato, come ci riesce a farsi “apprezzare”?

 

Sono un giocatore che vuole vincere sempre e questo mi porta sempre a dare il 100 % nelle partite, sono molto attaccato alla squadra e alla società in cui gioco. Sono semplicemente me stesso e mi faccio voler bene per quello che sono.

 

All’età di 10 anni lei viene preso alla Roma, che anni sono stati?

 

Alla Roma sono stati anni fantastici, diciamo che ho vissuto un sogno essendo romano e romanista, non mi sembrava vero indossare quella maglia.

 

 

Sino adesso qual è il club dove lei ci ha lasciato il cuore?

 

Per adesso il club in cui ho lasciato il cuore è la W3 Maccarese, ho trovato una società e un gruppo spogliatoio incredibile, ancora dopo anni ci vediamo e ci sentiamo continuamente, sono quegli spogliatoi che trovi una sola volta.

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 

 

Oltre al calcio mi dedico molto al paddle.

 

Si ricorda il suo goal più bello?

 

Il mio gol più bello è stato quest’anno quando ero a Terni, minuto 85°, sinistro al volo sotto la traversa.

 

Grandi discussioni con i mister le ha avute, oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Negli anni precedenti ragionavo impulsivamente e spesso non accettavo le decisioni degli allenatori, con il passare degli anni ho cambiato molto la mia mentalità, soprattutto da quando è nato mio figlio.



 




Lei è giovane, ma con grande esperienza, come sono i suoi rapporti con i compagni, cerca di far prevalere le sue idee, oppure discute serenamente con loro?

 

Non mi è mai capitato di litigare seriamente con i compagni, ci sono state discussioni di campo ,ma che finivano proprio “sul campo”, sono un giocatore a cui piace far prevalere le mie idee, ovviamente sempre con moderazione essendo ancora giovane.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)?

 

Un mio pregio è che in campo do l’anima fino all’ultimo perché non mi piace perdere. Il mio difetto?  Non accetto la sconfitta.

 

Un giocatore italiano che lei ammira tantissimo? 

 

Per quel che riguarda questa domanda ti posso dire che per me esiste solo Francesco Totti,  anche perché si vedono i risultati della nazionale ora che non ci sono più giocatori come lui.

 

Questa domanda la faccio spesso, lei, tutti sappiamo che lei ha famiglia, domani riceve una chiamata abbastanza allentante per andare a giocare fuori dall’Italia, accetterebbe questa nuova avventura?

 

Io non vedo l’ora di ricevere questo tipo di chiamate, sono dell’idea che una famiglia non debba  essere un “peso” a livello calcistico, ma  essere un motivo di forza per permettere alla famiglia di vivere in serenità, accetterei volentieri ovviamente se è una proposta irrinunciabile.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Il mio sogno è quello di togliermi tante soddisfazioni e di essere un esempio per mio figlio.

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Dedico questa intervista alla mia famiglia che non mi ha mai lasciato solo soprattutto nei momenti brutti.

 

 

Grazie

 

 

30   giugno   2025 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

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