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martedì 24 giugno 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

  

RAFFALE

RIVETTI 

 





     

Raffaele Rivetti di Napoli è un giocatore di calcio e così ci si presenta:

 

 

Mi chiamo Raffaele Rivetti, sono di Acerra (Napoli) e sono nato il nove novembre del 1983. 

 

Gioco nel ruolo di difensore centrale. Ho  iniziato nelle  ex Giovanili del  Napoli, successivamente  ho partecipato a 2 tornei di Viareggio con il Napoli primavera. Successivamente ho giocato in C2 a Melfi, di seguito tanta serie D: Nardò,  Ostiamare,  Pomigliano,  Sorianese,  eccellenza con:  l’ Acerrana - squadra dell mia città-   Ercolanese, Puteolana, Terracina,  Real Forio,  Procida,  Potenza;  in promozione con il Casalnuovo,  Cercola,  Barano, per concludere  in prima categoria con il   Cardito e il San Nicola La Strada (Caserta). Infine ci tengo a sottolineare che ho militato nella Virtus Entella di Chiavari (Ge), squadra che nella prossima stagione giocherà in serie B.

 

Nonostante l’età, il calcio per me è passione ed è stato anche un lavoro. Per è un amore incredibile, incondizionato

 




La prima domanda è la seguente, com’è terminata la stagione al San Nicola La Strada, soddisfatto delle sue prestazioni, oppure avrebbe potuto fare di più? 

 

Sono stato benissimo e mi sono divertito tanto, penso di aver disputato un buon campionato, magari si può fare sempre di più, ma nel complesso non mi posso lamentare.

 

La prossima stagione sa dove andrà a giocare? Le è arrivata qualche proposta?

 

Non so ancora se continuerò a giocare,  è ancora presto, non è facile  fare conciliare il lavoro con il calcio,  arrivi ad un certo punto che sei veramente stanco e che devi fare per forza fare una scelta insindacabile.

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Il calcio e stato sempre la mia passione da quando sono nato, non esiste attività più emozionante.



 




I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

Mi hanno sempre assecondato, ma allo stesso mi hanno fatto capire l’importanza della scuola, dopo le medie ho continuato a studiare e alla fine mi sono diplomato. Com’ è giusto che sia; la scuola e importantissima.

 

Lei ha partecipato a due tornei a Viareggio con il Napoli primavera, lei era giovane, come ha vissuto quei momenti?

 

Giocare il torneo di Viareggio con la maglia del Napoli è stato un qualcosa di straordinario, questa esperienza ti rimarrà per sempre. Essermi confrontato con i più grandi calciatori di club del mondo è per me motivo di orgoglio.

 

Lei arriva in C2 con il Melfi, un bel traguardo, che tipo di esperienza è stata con questo club?

 

Giocare il primo campionato tra i grandi calciatori di diverso livello agonistico a Melfi è stato fondamentale, in quanto ti fa crescere sotto tutti i punti di vista.

 

Il suo curriculum è ampio, ha giocato in tantissimi club, qual è la squadra dove lei ha lasciato il cuore?

 

Ho giocato in tante squadre, ma l’emozione che  ti trasmette il giocare per l squadra della tua città: Acerrana ed essere il capitano e qualcosa di entusiasmante, che non si riesce a spiegare.

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 

 

Sinceramente oltre allo sport da me praticato ti posso dire che non esiste nessuno altro sport che  sa regalarti  emozioni come il calcio.

 

Si ricorda il suo goal più bello?

 

Da difensore in tanti anni di carriera ho fatto pochissimi gol, ma forse sono legato solo ad uno in particolare, è successo che vestivo la maglia dell’Acerrana, si disputava Mondragonese – Acerrana, risultano fu il seguente: 1 a 2, il mio fu il gol della vittoria.



 





Grandi discussioni con i mister le ha avute, le ha tutt’ora oppure ha sempre accettato e accetta le decisioni con serenità?

 

Ho sempre rispettato qualsiasi decisione del mio mister con serenità, come giusto che sia.

 

Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure, vista la sua grande esperienza tende a imporre la sua volontà?

 

Al di là delle esperienze maturate, ritengo che un vero leader debba sempre confrontarsi con il resto dello spogliatoio e valutare insieme qualsiasi decisione da prendere.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)

 

Un pregio che mi ma sempre contraddistinto e che non devo mai mollare in ogni partita che disputo, questo a prescindere dal risultato, di difetti ne ho tanti, uno in particolare è che quando perdo una partita preferisco non sentire e non vedere nessuno.

 

Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora? 

 

Se tornassi indietro rifarei tutto ciò che ho fatto, dunque: nessuno rimpianto.



 





Domani lei riceve un’offerta per andare a giocare fuori Italia, se la sentirebbe di lasciare ogni cosa per una nuova avventura?

 

Ormai vista l’ età sarebbe impossibile ricevere un offerta,  ma se fossi stato più giovane avrei accettato sicuramente, sarebbe  stato  un modo per  conoscere nuove realtà.

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Nn ho un giocatore in particolare che  ammiro, però essendo un grande tifoso del Napoli in questo ultimo anno sono rimasto incantato da MC Tominay.

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

L'intervista la dedica a me stesso perché il calcio per me è vita e passione.

 

 

 

Grazie 

 

24  06   2025

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

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