SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
BONAVENTURA
ESPOSITO
Bonaventura Esposito, di Napoli, è stato un giocatore di calcio, e ora ci presenta questa nuova avventura.
FC Secondigliano: un nuovo capitolo del calcio napoletano
Siamo quattro appassionati di calcio, Esposito Bonaventura, Darioni Antonio, Eboli Lucio e Gaito Giuseppe, uniti dalla passione per lo sport e dalla voglia di creare qualcosa di nuovo e innovativo nella città di Napoli. Con anni di esperienza tra Eccellenza, Promozione e altre categorie dilettantistiche, abbiamo deciso di unire le forze per dare vita al FC Secondigliano.
Un progetto ambizioso.
Con l'obiettivo di rappresentare con orgoglio il quartiere di Secondigliano e la città di Napoli, abbiamo scelto mister Falanga come nostro allenatore per guidarci in questo percorso che inizia dalla Terza Categoria. Siamo pronti a lavorare sodo, a crescere e a migliorare per raggiungere i nostri obiettivi e diventare un punto di riferimento nel calcio napoletano.
La prima domanda che le voglio fare è la seguente: quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
ll calcio ha sempre fatto parte della mia famiglia sia da tifoso che da giocatori, quindi non c ‘è un periodo preciso della nascita di questa passione.
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”
Sin da piccolo ho coltivato la passione per il calcio considerando che sia mio padre che mio nonno giocavano; mio nonno ai tempi fu assunto dal Banco di Napoli in virtù del suo talento, il lavoro è il risultato della posizione calcistica che aveva. Come già precisato, ho giocato sin da quando ero un bambino, all’età di 14 anni a causa di una leucemia riscontratami mi dovetti fermare per qualche tempo.
Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più legato?
La mia carriera è compresa tra squadre di promozione, squadre di categoria sino a squadre intersociali nell’ età adulta, ma dove sono rimasto più legato anche se si trova in bassa categoria e la Real Partenope 2017, all’epoca figuravo anche come co-fondatore. Ora la società non esiste più.
E ora veniamo a parlare di questo nuovo progetto, lei assieme a tre amici Antonio Darioni, Lucio Eboli e Giuseppe Gaito avete deciso di dare vita alla società calcistica: F.C. Secondigliano, quando avete maturato questa idea, e per quale motivo avete deciso di fare ciò?
Al termine dello scorso campionato ci siamo riuniti ed abbiamo deciso di fare qualcosa insieme, ognuno ha esposto le proprie idee, per poi unirle in un progetto comune.
A Secondigliano c’è già una società, oppure la vostra è il primo club presente in questo quartiere?
A Secondigliano ci sono varie squadre e ognuna con le proprie ambizioni
Lei con i suoi tre soci avete un legame, un’amicizia da diverso tempo?
Sì, è vero, ci conosciamo da diversi anni e siamo soprattutto amici uniti da questa grande passione.
Quello che avete deciso di fare è molto interessante e utile per il quartiere, direi che il progetto è molto bello, come mai avete scelto come mister il signor Falanga, si tratta di una vecchia conoscenza?
Abbiamo scelto il mister Falanga perché si trova in linea con le nostre idee e vista la sua esperienza lo troviamo adatto al ruolo che occupa.
In quanto ai giocatori avete già una rosa, oppure alcuni sono da contattare?
Per quanto riguarda la rosa abbiamo già la colonna portante della squadra ed essendo nati quest’anno siamo in cerca di giocatori per completare l’organico.
Il fatto che vogliate diventare un punto di riferimento per il calcio napoletano non può che farvi onore, ovviamente ci sarà da lavorare “sodo” come si dice in gergo, siete pronti dunque?
Stiamo facendo del nostro meglio per mettere su un progetto affidabile e soprattutto che faccia parlare di noi, come tra l’ altro stiamo già facendo sfruttando i social.
Un sogno che spera che si realizzi nell’immediato?
Più che di sogno parlerei di obiettivi, e il primo che abbiamo è di essere subito competitivi e puntare al gradino più altro di questa categoria.
A chi vorrebbe dedicare questa intervista?
Questa interista la dedico ad i miei soci non che amici: Darioni, Eboli e Gaito, senza di loro non sarebbe stato possibile avviare questo cammino.
Ovviamente appena partirà il campionato ci risentiremo, da parte mia auguro a lei e a suoi tre amici il meglio del meglio, perciò “imbocca la lupo” e grazie per aver accettato di essere intervistato.
Grazie
25 06 2025
(Tutti i diritti riservati)
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