Archivio blog

venerdì 6 ottobre 2023

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

  

FRANCO

GALLINI


 



 


  


Franco Gallini ha 23  anni è di Buenos Aires ed è un giocatore di calcio. Noi lo abbiamo intervistato.     

 

 







La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2022-2023. 

 

La verità è che è andata molto bene, penso di aver fatto una stagione positiva, dove ho fatto tanti gol e assist.  A livello personale è importante, spero di continuare in questo modo in questa nuova stagione.

 

 


Le voglio fare questa domanda anche alcuni lettori conoscono la risposta. In questo momento in quale club gioca?

 

In questo momento sto giocando al Sant'Antonio Abate 1971 (Campania). Ho avuto diverse offerte, ma quando ho ricevuto l'interesse di questo club mi è piaciuto molto il suo obiettivo e non ho avuto dubbi nel dire di sì. ho anche trovato una grande società che ti fa sentire a tuo agio e questo non è affatto scontato.

 

 


Quando ha scoperto questa sua passione?

 

Da piccolo, sono cresciuto con la palla sotto il braccio, giocava tutto il tempo con mio fratello Juan, ovviamente quando non andavamo a scuola. Con il tempo mio in genitori non hanno dubbi nel farmi frequentare una scuola calcio.

 

 







I suoi genitori erano contenti di questa sua passione? Oppure le dicevano che studiare era più importante?

 

La verità è che sono molto felici e non mi hanno mai detto cosa fare, anzi hanno precisato che mi avrebbero sostenuto in ogni mia decisione io avessi preso. Conoscono tutto il sacrificio che ho fatto e che sto facendo ora, per essere dove sono in questo momento e dove vorrei arrivare in futuro. Gli sarò sempre grato perché mi hanno educato a dei sani principi, mi sostengono e mi trasmettono sempre tutta la positività dall'altra parte del mondo.

 

 

 






In Argentina in quali club ha giocato?

 

Ho cominciato all’età di 4 anni in una squadra della mia città il Deportivo Tigre, alle età di 8 anni mi hanno fatto trasferire al settore giovanile del Tigre, squadra di seria A, ci sono rimasto sino a 17 anni, successivamente ho militato nel club Acassuso di Serie B, in  prima squadra, infine per due anni ho giocato nel Colegiales, qui abbiamo vinto il campionato apertura.

 

 


Com’è riuscito ad arrivare in Italia? È stato contatto da qualche procuratore?

 

Sì, mi hanno portato in Italia un procuratore.

 

 

Mi scusi lei ha il passaporto italiano?

 

 Ho il passaporto italiano e pure sono cittadino italiano.

 

 

Arrivato in Italia in quale squadra è andato a giocare?

 

Sono andato a giocare a Piedimulera, una squadra nel nord Italia in Piemonte. Si sono comportati molto bene con me e gli sono grato 

 

 

Lei ha lasciato la famiglia, gli amici, non le dispiace, non sente la loro mancanza?

 

La verità è che mi sono preparato a livello psicologico fin da bambino, sapevo che se mi fossi dedicato al calcio facendo grandi sacrifici ad un certo punto sarebbe arrivata la possibilità di andare lontano da casa. Fin da ragazzo un qualsiasi giocatore sogna di giocare in Europa, quindi ora sto vivendo questo momento per il quale mi ero preparato sin da ragazzo. Con la famiglia parlo tutti i giorni, e con gli amici poche volte a settimana. Ogni cosa va per il meglio e finché la famiglia sta bene, sono più che felice.

 



 




In Italia lei si è ambientato bene? 

 

Sin dal primo giorno in cui sono arrivato mi sono sentito a mio agio ed ero perciò contento. Nei vari club dove ho giocato mi sono sempre trovato bene, ho conosciuto brave persone e questo è fondamentale per me più di ogni altra, devo precisare che quando sono arrivato in Italia non parlavo la lingua, tanta era la voglia di capire quello che mi stavano dicendo le persone che incontravo che in due mesi già ero in grado di comunicare.

 

 

Con i compagni che lei ha conosciuto si è subito trovato bene?

 

Mi sono trovato molto bene nelle squadre in cui sono stato, veramente mi hanno accolto con molto affetto, inoltre ho fatto pure delle amicizie.

 


Lei gioca nel ruolo di? 

 

Attaccante

 

 

Qual è la differenza principale tra il calcio argentino e quello italiano?

 

Per me la differenza è che il calcio italiano e più tattico.




 


 



Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 


Sono un attaccante con un buon movimento e con una buona tecnica e un buon colpo. Un difetto potrebbe essere l'altezza in quanto sono 1.78, per essere un attaccante si potrebbe dire che sia un'altezza media bassa.

 

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Tanti sono i giocatori che ammiro, ma il fenomeno Ronaldo penso che mi abbia segnato fin da bambino.

 

 





D.A. Maradona che cosa rappresenta per lei?

 

Maradona rappresenta l'Argentina nel mondo e rappresenta molto per me, è il giocatore migliore della storia. Quando sono a  Napoli, e tutti sanno cosa ha rappresentato per Napoli non può che riempirmi di orgoglio.

 

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Finire questa stagione nel modo perfetto, in modo da poter salire in alto e continuare a migliorare verso quello che considero il mio obiettivo personale.

 

 

 

 

 

6 ottobre     2023

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

Nessun commento:

Posta un commento