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venerdì 29 settembre 2023

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 


 


STEFANO

COZZOLINO

 

     

 


 


 

Stefano Cozzolino è un giocatore di calcio e così si presenta: “ 

Sono nato a San Gennaro vesuviano ed attualmente vivo a Palma Campania. 

 

Muovo i primi passi calcistici nella scuola calcio della San Gennarese per passare poi ad una scuola calcio di Napoli e da lì a 16 anni arrivo al Giulianova, vincendo un titolo nazionale Berretti. 

 

L’anno successivo vado Avellino primavera. Da lì in poi inizio a giocare nei grandi. Prima la Turris in seri D, poi Internapoli, Camaldoli vincendo il campionato di eccellenza, tante squadre campane importanti come: Sibilla Bacoli, Giugliano, Mariglianese. 

 

Successivamente decido di accettare l’offerta di una squadra di Modena, il Castelvetro, (giocando per la prima volta insieme a mio fratello, ex giocatore di serie A) vincendo il campionato di eccellenza e giocando 2 campionati di serie D. 

 

Mi sposto poi a Castelfranco Emilia per un anno solamente. 

 

Faccio ritorno a casa, firmando per la squadra della mia città la Palmese, vincendo anche qui il campionato di eccellenza e disputando l’anno dopo il campionato di serie D. 

 

Da quest’anno gioco nella Sarnese 1926.”

 


La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2022-2023.Si si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni oppure poteva fare di più? 

 

È stata una buona stagione, partita con l’obiettivo di una salvezza tranquilla ed alla fine abbiamo sfiorato i playoff. Sicuramente sono soddisfatto delle mie prestazioni anche se si può dare sempre di più.

 

In quest’anno calcistico lei gioca nella Sarnese 1926, che ambiente ha trovato?

 

Lasciare la squadra del mio paese non è stato semplice, però a Sarno ho trovato un ambiente euforico sano ed ambizioso con una cultura calcistica importante e questo ha reso tutto più facile. 

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Fin dai primi passi, perché mio padre ha sempre giocato a calcio e continua a farlo tuttora, quindi può immaginare che io e mio fratello (mio fratello grande, perché il piccolo non ha mai coltivato questa passione) siamo praticamente cresciuti con il pallone tra i piedi.

 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

Sinceramente i miei genitori hanno sempre assecondato i miei sogni facendo tanti sacrifici, e nonostante ciò mi hanno sempre incentivato anche verso lo studio.

 

Abbiamo saputo che lei si sta per laureare in Scienze Motorie, complimenti, come mai ha deciso di iscriversi all’Università (la decisione è maturata non subito, così abbiamo capito?

 

Si. Sono all’ultimo anno della specialistica. Diciamo che mia moglie (Docente di scienze motorie) mi ha sempre motivato a farlo, ho cercato di recuperare quello che non ho fatto da ragazzo, però tutto è nato nel periodo Covid, dove ho realizzato che il calcio non può essere l’unica strada  per il futuro.

 

Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

Per 4 anni ho vestito la maglia e sono stato capitano della Palmese, squadra della città dove vivo ed è stata un’emozione diversa dalle altre. Però per tanti motivi sono molto legato anche agli anni trascorsi a  Modena.

 

Un’esperienza importante è stata a Modena, con il Castelvetro, che ambiente ha trovato?

 

Per me è stata un’esperienza molto importate, non solo calcistica ma soprattutto di vita. A Castelvetro ho trovato un ambiente stupendo, un modo di fare calcio totalmente diverso dal nostro campano.

 

Ha avuto l’opportunità giocare con suo fratello a Castelvetro -che ha di giocato in serie A -che tipo di esperienza è stata (non è cosa di tutti i giorni sentire che due fratelli giocano nella stessa squadra)?

 

È stata un esperienza fantastica, sotto tutti i punti di vista, in primis proprio perché ho giocato con mio fratello, poi perché abbiamo vinto il campionato e questo ha reso tutto più bello. 

 

Altra esperienza importante a Castelfranco Emilia, ha trovato anche qui un bell’ambiente?

 

Sicuramente anche a Castelfranco come Castelvetro ho trovato un bel ambiente, con persone per bene, che fanno calcio con grande passione.



Lei gioca nel ruolo di? 

 

Diciamo che sono un giocatore poliedrico, sono una mezz’ala / esterno ma ho giocato quasi in tutti i ruoli del campo. Tranne il portiere.




 





Grandi discussioni con i vari mister che ha conosciuto le ha avute oppure ha sempre accettato le loro decisioni con serenità?

 

Sicuramente ho sempre accettato le decisioni del mister che ho incontrato, anche se magari non le condividevo. Non ho mai avuto grandi discussioni più che altro confronti con visioni diverse.

 


Una caratteristica tecnica che lei non ha di suo fratello e viceversa?

 

Siamo due calciatori con caratteristiche molto diverse. Lui era forte, davvero, con qualità tecniche importanti e la sua carriera lo dimostra anche se ha fatto molto meno rispetto le sue potenzialità. 

 

Io sono un giocatore molto più fisico, di quantità e tanta corsa che però non disdegna in tecnica.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Un pregio secondo me è che non mollo mai e cerco di allenarmi e giocare sempre al massimo ed essere da esempio per i più giovani. Un difetto forse è che sono molto esigente in campo e vorrei sempre il massimo impegno da parte di tutti. 

 

Lei ha avuto e ha una bella carriera, ha giocato in diverse squadre importanti, qual è la ricetta del suo successo? 

 

Nonostante non sia arrivato ad alti livelli, fortunatamente con tanti sacrifici è sempre stato il mio lavoro, e continua ad esserlo, comunque sono riuscito a togliermi tante soddisfazioni. Un ingrediente immancabile è la passione e la dedizione per questo sport, quella non deve mancare mai.










Famiglia e amici quanto sono importanti per lei? 

 

Mia moglie, i miei genitori ed i miei fratelli sono le persone più importanti per me, vengono prima di tutto, di amici quelli veri ne ho pochi e sono persone a cui tengo davvero molto. 

 

 A chi vorrebbe dedicare quest’intervista?

 

La dedico a tutti le persone che mi stimano come persona e che avranno voglia di leggerla.



 

 29  Settembre    2023

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

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