SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
GIUSEPPE
DE FILIPPO
Giuseppe De Filippo di Napoli è stato un giocatore di calcio ora collabora come allenatore con Il Don Guanella Scampia.
Da bambino inizia a giocare in una scuola calcio, successivamente a causa di un brutto infortunio stava per lasciare il calcio, poi grazie alla sua forza di volontà nella stagione 2003/2004 milita con la squadra del suo quartiere: Secondigliano in prima categoria. Ora gioca nei tornei amatoriali ed è diventato allenatore (collaboratore) dell’Oratorio DON Guanella Scampia calcio, di Scampia (Napoli).
Come ci dice lui stesso “faccio parte del Movimento disoccupati Scampia per il diritto abitativo e diritto lavorativo”.
La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2022-2023.Si si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni della squadra?
Le soddisfazioni sono state tantissime da questo gruppo 2008; si tratta di ragazzi eccezionali.
La stagione è appena iniziata, come sta andando?
E’ stata un ottima partenza, è ovvio che sarà comunque una lunga annata.
Questa è la solita domanda che faccio sempre; Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Direi da subito, da bambino
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”
No, perché la mia famiglia ha sempre amato il calcio, naturalmente tutti i genitori sono contenti se il figlio portasse dei buoni voti a casa.
Ad un certo punto lei subisce un brutto infortunio tanto da volere lasciare il calcio, cos’era successo?
Succede che mi infortunio al menisco/ crosciato e che venga operato.
Poi lei ha ripreso a giocare militando con la squadra del suo quartiere, si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni di allora?
Assolutamente, sono felice di giocare per il mio quartiere.
Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più legato?
Da bambino al Mugnano calcio, da grande mi sento legato al Secondigliano calcio.
Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse?
Nessuno in particolare
Secondo lei perché tutti provano a diventare calciatori? E tutti cercano di arrivare in serie A, da che cosa vengono attirati dalla vita nel lusso che possono fare o dal diventare famosi e conosciuti?
Penso che a coloro che vivono in condizioni disagiate è normale che tutti vogliano diventare calciatori. Naturalmente il lusso e i soldi è scontato facciano gola a tutti.
Si ricorda il suo goal più bello?
Era una domenica mattina al campo San Rocco, derby di quartiere Naturalmente parliamo di scuola calcio.
In questo momento lei collabora, come allenatore con l’Oratorio DON Guanella Scampia calcio, di Scampia (Napoli). Ho letto molto su questa squadra, che cosa mi sa dire di questa esperienza?
È una grande famiglia ODG, poi c’è lui, don Aniello Manganiello.
E’ un prete eccezionale che fa il bene del quartiere.
Al telefono abbiamo parlato sia del quartiere di Scampia, sia di Secongliano, ma soprattutto delle Vele, conosciute in tutto il mondo, per chi non sa nulla, oppure è abituato solo a conoscere le notizie dalla televisione, com’è vivere nelle Vele?
Dico solo: venite a vedere la realtà con i vostri occhi senza giudicare da quello che siete soliti osservare dai vari media (la televisione ha una grossa importanza nel mostrare quei luoghi secondo una certa visione).
Che cosa rappresenta per lei Napoli?
Napoli è la città dove sono nato e cresciuto la difenderò sempre nel mondo
Sappiamo che lei fa parte del “Movimento disoccupati Scampia per il diritto abitativo e diritto lavorativo”. Siete anche molto conosciuti, il movimento quali obiettivi ha?
Obbiettivo: cambiare Scampia, abbassare il tasso disoccupazione e offrire il lavoro al più alto numero di persone.
Nella sua vita quant’è importante la famiglia e quanto lo sono gli amici?
La famiglia e gli amici sono uguali, naturalmente la famiglia è fondamentale.
A chi vuol dedicare quest'intervista?
Alla mia famiglia e ai miei amici.
Grazie.
15 10 2023
(Tutti i diritti riservati)
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