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giovedì 23 marzo 2023

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

MICHEL

CRUCIANI

 


 




 

Michel Cruciani è un giocatore di calcio nato a Roma il 4 maggio del 1986 questa è la sua carriera sino ad oggi.

 

Inizia a giocare a calcio dai pulcini alla prima squadra della Lazio (15 anni totali)

 

Successivamente passa 2 anni LANCIANO C1, Piscina Valle Del Giovenco C2 (vinta), l’anno dopo C1 sempre in quella società fino a gennaio, da gennaio va a Gela C2 vinta, poi Gela C1 fino a dicembre, a Dicembre va a militare in serie A in Bulgaria (Chernomorets Burgas), l'anno dopo Aprilia C2 (persa finale play off), Matera serie D (persa finale Teramo play off, Casertana C2 vinta Casertana C1, Benevento C1 (vinta), Viterbese, Siena ( persa finale per andare in B ).


 Quell'anno prima dei play off mi si rompe il tendine d'Achille e l'anno dopo ha ricominciato dal Badesse in Eccellenza, Lucchese serie D (vinta), Lucchese lega pro, Unipomezia D.


 Quest'anno ho militato nello Scandicci e a dicembre sono andato al Mazzola Valdarbia in eccellenza.


 

 

Non posso che complimentarmi per la sua bella carriera, lei è stato in tante squadre, come prima domanda le voglio fare questa, lei ad un certo punto decide di andare in Bulgaria, in serie A, che anno era e in che modo è riuscito ad avere un contratto con Chernomorets Burgas? 


Intanto ti ringrazio per i complimenti.

Ero a Gela gennaio 2011 e il presidente ci espose i suoi problemi economici dicendoci che avrebbe lasciato a breve non potendo più pagare. Avevo ancora 2 anni di contratto ma non potevo rischiare e mi chiamò il mio vecchio direttore che avevo alla Lazio che in quel momento era in Bulgaria al Chernomorets. Presi la decisione di fare questa esperienza, tutto questo avvenne in una sera.

 






Come mai dopo non ha pensato di andare a giocare in qualche altro Stato?  (molti ad esempio sono stati, in Norvegia, Inghilterra, Islanda, Germania etc)

 

A fine di quella stagione, sarei potuto rimanere lì ma non mi avrebbero più pagato le spese di vitto e alloggio e decisi di non rimanere.

Avevo diverse offerte dall'estero tra cui dalla Dinamo Tbilisi in Georgia. Inizialmente l'offerta era molto bassa, per un mese non li sentii più e accettai l'Aprilia. Due giorni dopo aver firmato mi richiamarono e feci il possibile per poter andare rompendo subito con l'Aprilia anche perché quell'anno fecero i gironi di coppa Uefa, ma ormai era troppo tardi

 






Lei ha militato nel Gela, che cosa ricorda in particolare di questa squadra?

 

Gela in quel momento era una società molto ambiziosa con un presidente fantastico, una persona difficile da ritrovare a livello umano. Quando è venuto a mancare mi è dispiaciuto tantissimo. Eravamo una squadra molto forte per la categoria.




 





Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Quasi subito. Avevo papà che per le squadre capitoline era un giocatore importante e credo di aver preso da lui.  Sin da piccolo prendevo a calci qualsiasi cosa e la palla me la portavo con me a dormire, e pure a scuola. Il pallone palla è sempre stata il  mio migliore amico.

 






I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

I miei genitori fortunatamente mi hanno lasciato sempre libero di decidere, ma vedendomi felice, era felici anche loro.

Credo e spero di avergli dato tante soddisfazioni, non solo calcistiche ovviamente.

 

Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

Spero che ovunque io sia stato di aver lasciato un bel ricordo, o almeno ce l'ho messa tutta. Non nego che sono legatissimo a due piazze in particolare che sono: la Casertana e la Lucchese.

Ho sempre sognato di tornare a Caserta e chissà se in futuro non possa accadere sotto altre vesti. Lo spero.

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 

NBA, Anche se la mia statura non me lo permette seguo sempre cosa succede nelle partite e gli highlights.

Questo perché c'era Kobe Bryant. L'espressione perfetta di un atleta.


Pare che in Italia esista solo il calcio, anni fa le trasmissioni sportive si dedicavano allo sci, al ciclismo, alla pallavolo, ora sento solo parlare di calcio, perché secondo lei?

 

In realtà posso dire che soprattutto negli ultimi anni, grazie a splendidi risultati ottenuti tra atletica, pallavolo, nuoto, ci stiamo facendo conoscere anche per altro.

Il calcio è da sempre stato lo sport più seguito e che tutti i bambini praticano.



 





Lei gioca nel ruolo di? 

 

Centrocampista 

 

Si ricorda il suo goal più bello?

 

Fortunatamente qualcuno carino ne ho fatto, tra cui, ad esempio poche settimane fa con la squadra attuale Mazzola Valdarbia.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

 A proposito dei pregi ti posso dire che ho cercato sempre di non vederli, semmai cercavo di capire i miei errori, tutto questo per migliorarmi. Vorrei essere d'esempio fino all'ultimo per i ragazzi che stanno cominciando ora. Difetti tanti…(ride). Avrei dovuto tante volte essere meno impulsivo e “mandare giù” prima di rispondere.

 

Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora? 

 

Forse qualcosina sì. Soprattutto prima di firmare il rinnovo con la Lazio. Avevo la possibilità di andare altrove, tra cui al Valencia, ma ero troppo legato a quei colori e non c'è l'ho fatta. Però sono soddisfatto di quello che ho fatto, direi moltissimo.

 

Lei è nato a Roma poi per motivi affettivi si è trasferito vicino a Firenze, le manca questa città?

 

Mi mancano i miei parenti, le mie nipotine, i miei amici. Ma ormai ero giovane quando presi la decisione di andare e ho  fatto l'abitudine.

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Iniesta, Paul Scholes, ce ne sono diversi che riuscivano a tenermi incollato al televisore, ma penso che Iniesta rappresenti per me, nel mio ruolo, il più forte

 






famiglia e amici quanto sono importanti per lei? 

 

Mia moglie e mio figlio sono tutto per me. Tornare a casa la sera e poter stare nel lettone tutti e tre insieme, cancella qualsiasi cosa negativa successa durante la giornata. 

 






A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

A loro. Che ancora mi sopportano soprattutto la domenica che potrebbero passarla in maniera diversa, invece sono sempre lì in tribuna a sostenermi. 

Spero un giorno di ridare indietro tutto questo tempo che hanno dedicato a me.

 

 

 

 

 23 03 2023

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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