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venerdì 17 marzo 2023

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

SALVATORE

ESPOSITO

 

 


 

 

 

 

Salvatore Esposito è nato il 13 agosto del 2000 e gioca a calcio. Ha iniziato all’età di 6 anni a dare i primi calci al pallone, fa il settore giovanile con la Juve Stabia (ci rimane 4 anni), poi è andato al Savoia in eccellenza, prima squadra e ci rimane sino a dicembre. Successivamente milita al Sorrento, sempre in eccellenza dove la squadra vince il campionato e così passano alla serie D. Rimane un altro anno con il Sorrento poi si trasferisce al Campobasso. Da due mesi milita in promozione al San Sebastiano.

 

 

 


 

Il Covid, sembra passato, ricordiamoci che ha stravolto le nostre vite, lei come ha vissuto questo lungo periodo di pausa? Riusciva ad allenarsi quotidianamente?

 

Il covid è stata un po’ la mia condanna in un certo senso, però prima di prenderlo personalmente mi allenavo tutti i giorni a casa, facendo quello che si poteva.

 

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Sin da piccolo sono sempre stato innamorato del pallone e a tutt’ oggi lo vivo con la stessa passione di allora.

 

 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

I miei genitori sono sempre stati alle mie spalle, hanno creduto  molto su di me , hanno sempre cercato di farmi fare entrambe le cose, poi passando con le prime squadre non ho più avuto il tempo per studiare,  e tutta la  mia concentrazione  è andata solo ed esclusivamente sul calcio.

 

 

Al Sorrento lei ha vissuto una bella esperienza, che ci può dire a riguardo?

 

Al Sorrento ho vissuto 2 anni fantastici con persone stupende. Mi sono tolto tante soddisfazioni, anche se non è finita come volevo, purtroppo perché io non sarei mai voluto andare via.

 

 

Poi passa al Campobasso 1919, lì come si è trovato? 

 

A Campobasso si sta bene è una bella piazza  e la società anche è al  top, ma io venivo da Sorrento dove appunto non sarei voluto andare via, avevo deciso quasi di smettere perché  non ero propenso a lasciare la mia città.




 


 



Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 



Oltre al calcio seguo molto il pugilato e il basket


Perché secondo lei tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

 

Ti parlo personalmente io ho sempre desiderato essere un calciatore per la fama. I soldi non sono mai stati importanti anche se nel calcio attuale sono la prima cosa.




Lei gioca nel ruolo di? 

 

 Sono un trequartista/ seconda punta, ma nasco come esterno sinistro.

 

 

Si ricorda il suo goal più bello?

 

Direi che non c’è un gol più bello, perché ne ricordo diversi.

 

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Un mio pregio che so essere molto altruista ed è anche allo stesso tempo un difetto, a volte.

 

 







Lei è nato a Napoli che cosa rappresenta questo luogo per lei?

 

Napoli è la città più bella del mondo e anche in altre 10 vite vorrei nascere a Napoli.

 

 

Famiglia e amici quanto sono importanti per lei? 

 

Per me la famiglia viene prima di tutto, per quanto riguarda gli amici basta averne pochi ma buoni, io dico sempre che i miei veri amici li conto sulle dita di una mano. Sono pochi quelli che restano sempre gli altri sono un po’ come le donne vanno e vengono… (ride).

 

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Il mio sogno è quello di poter tornare ad alti livelli perché penso di poter dire ancora la mia, comunque ho solo 22 anni. Ho ancora tempo per togliermi qualche sassolino dalle scarpe.

 

 

 

 

 

Grazie 

 

 

17  03 2023

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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