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lunedì 22 novembre 2021

di PAOLO RADI 

 

 

 


 

 

 

 

 






CONVERSANDO DI CALCIO CON…

     

 

 

 

SOSSIO EMANUELE

CAPASSO 

 

 









 


Sossio Emanuele Capasso giocatore di calcio che abita a Frattamaggiore così ci si presenta: 


“Mi chiamo Sossio Emanuele Capasso e sono nato il 16/11/2001 a Salerno. Ho cominciato a dare i primi calci a cinque anni al centro sportivo Oasis a Frattamaggiore ora per me è come una seconda casa ho tanti amici papà lavora lì e il presidente è un grandissimo amico mio è come un fratello.


Sono stato al settore giovanile della Salernitana dov’è ho giocato solo un anno poi dopo con problemi familiari ho dovuto lasciare, era arrivato un momento della mia vita che non volevo continuare più a giocare perché mi mancava la persona molto importante: mio padre.


Così decisi di divertirmi nei  ragazzini della Frattese, feci un campionato ragionale nelle prime partite,  diversi furono i goal,  vengo poi  chiamato dalla prima squadra è così inizia l’avventura con la Frattese, è stata un esperienza bellissima ho vissuto 4 anni intensi anche perché Frattamaggiore è casa mia e non potrò mai dimenticare la traversa nel spareggio con il Giuliano.

 














Il Covid ha stravolto le nostre vite, come ha vissuto questo lungo momento di pausa? Riusciva ad allenarsi quotidianamente?

 

Durante il periodo del lockdown mi allenavo da solo, ma molto superficialmente. Infatti gli allenamenti di gruppo sono tutt’altra cosa.

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Fin da piccolo ho capito di avere una passione per il calcio, seguendo soprattutto le partite di mio padre.







 




Lei ci ha detto che il centro sportivo Oasis è in questo momento come una seconda casa, per quali motivi? 

 

Reputo il centro sportivo Oasis una seconda casa perché sono nato calcistica, inoltre alcune persone mi hanno aiutato a coltivare la mia passione.

 

Lei ha militato nel settore giovanile della Salernitana, che tipo di esperienza è stata? 

 

Con la Salernitana è stata sicuramente in esperienza positiva.

 











Con la Frattese, la squadra della sua città lei ha giocato per 4 anni, che cosa rappresenta questa squadra per lei?

 

Con la Frattese sono particolarmente legato perché, oltre a rappresentare il mio paese, mi ha dato la possibilità di fare esperienza, i giocatori con i quali mi sono confrontato mi hanno insegnato molte cose dalla loro esperienza, il capitano Claudio Costanzo è stato un punto di riferimento e ancora oggi lo è portando avanti un progetto di 3ª categoria. In questo progetto mi diverto tanto perché riesco a mettere in campo in campo la mia piccola esperienza in un gruppo giovane con delle belle prospettive. 


Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più diventare famosi oppure invece fare soldi per condurre una vita agiata?

 

Io penso che chi ha realmente questa passione, lo fa indipendente dai soldi e dal personaggio che si possa “creare”.


Lei gioca nel ruolo di? 

 

Gioco nel ruolo di esterno d’attacco.

 

 









Si ricorda il suo goal più bello?

 

Tutti i goal per me sono stati belli, ma in particolar modo ricordo la traversa colpita nello spareggio contro il Giugliano, in cui avrei potuto portare con tanta gioia la mia città in serie D. 

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 


l mio pregio è quello di mettere tutto me stesso in campo, per quanto riguarda il difetto lascio che gli altri valutino.

 










Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora? 

 

Soddisfatto no, ma è stata una mia scelta affinché mi faccia stare bene e possa continuare a divertirmi, anche se ho avuto qualche possibilità di fare un campionato superiore. 

 









Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Sono un fan di Maradona, come lo sono tutti i napoletani. 

 

Lei è abita vicino a Napoli che cosa rappresenta questo luogo per lei?

 

Io abito a Frattamaggiore, paese nativo di Lorenzo Insigne e Francesco Lodi, e ovviamente sono molto legato a questo luogo.

 


Lei ci ha menzionato all’inizio suo papà, le volevo chiedere che tipo di legame ha e perché è così importante? 

 

E’ grazie a mio padre mi sono appassionato al calcio, abbiamo un legame profondo, inoltre mi dà molti consigli positivi. 

 










Lei è molto giovane ed è un giocatore di talento, che cosa riserverà per il futuro a chi la stima come sportivo? 

 

Darò tutto me stesso calcisticamente per crescere in questo progetto Sporting Frattamaggiore.

 

 

 

 

 

 23     11     2021 

 

(Tutti i diritti riservati)  

 

 

 

 

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