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venerdì 19 novembre 2021

di PAOLO RADI 

 

 

 


 

 

 

 

 





CONVERSANDO DI CALCIO CON…

     

 

 

 

PASQUALE 

CONTIERI

 

 

 

 




 



Il giocatore di calcio Pasquale Contieri, così ci si presenta: 


“Mi chiamo Pasquale Contieri classe 1998 abito a Torre Annunziata  e gioco nel ruolo di attaccante; ho giocato tutta la trafila delle giovanili, nella Juve Stabia facendo giovanissimi Nazionali, Allievi Nazionali, Berretti. Poi mi sono trasferito alla Turris in Serie D dove mi alternavo tra prima squadra e Juniores. 


L'anno dopo la Turris per 3 giorni sono stato un calciatore dell'Savoia squadra che ancora tutta ora amo e ho sempre tifato, però purtroppo aimè c'è stato qualcuno che mi ha remato contro e mi ha stroncato il sogno appena iniziato.



 Sono stato anche con la Battipagliese e il Sant’Agnello in Campania facendo due campionati di eccellenza campana. Successivamente mi sono trasferito a Tito in provincia di Potenza provando una nuova esperienza al di fuori della Campania.


Ora ho messo in primo piano il lavoro e il calcio lo prendo come un divertimento è un dopo lavoro perché la vita va avanti e capisci che la cosa primaria nella vita è lavorare.”









Il Covid ha stravolto le nostre vite, come ha vissuto questo lungo momento di pausa? Riusciva ad allenarsi quotidianamente?

 

Il covid Ha stravolto la vita di ognuno di noi, durante il periodo covid riuscivo ad allenarmi ma giusto quel poco che logicamente non era come il nostro allenamento normale.

 










 A che età ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Ho Scoperto che il calcio sarebbe diventata la mia più grande passione all’età di 6 anni quando preferivo una partita di calcio ad un’ uscita con i genitori.


 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

Mia madre premeva molto sullo studio papà diceva: “Fallo allenare”. Alla fine fortunatamente a scuola mi sono diplomato quindi una soddisfazione l'ho data anche a mia mamma.

 










Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

Io ho giocato con tante squadre la squadra in cui ho legato di più è stata la Battipagliese storica società campana ma fare un anno lì a Battipaglia equivale a giocare tre anni in una squadra con pochi tifosi. Battipaglia è una piazza storica dove i tifosi ti fanno sentire il loro calore sempre; colgo l'occasione per salutare tutti i tifosi della Battipagliese.





 







Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 


Seguo molto il tennis. Sono molto tifoso di Rublev e di Jack Sinner ottimo tennista italiano che sta emergendo.




Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi e fare una vita agiata? 

 

Molte persone guardano i calciatori per la vita agiata che fanno, ma credetemi prima di fare questa vita agiata ne hanno fatto di strada e di sacrifici... quindi un consiglio che posso dare ai giovani con la poca esperienza che ho è questo: pensate poco ai soldi, ma molto ad allenarvi ed arrivare perché come ben sapete 1 su 1000 arriva in A.













Lei giocava all’inizio nel ruolo del portiere poi ha cambiato per diventare attaccante, come mai?  

 

Beh io sono nato come portiere perché rispetto agli altri amici della mia età ero già alto poi col tempo mi annoiavo, nella porta non esultavo mai come un attaccante quando fa gol e decisi di fare l'attaccante

 










Si ricorda il suo goal più bello?

 

Il mio goal più bello avrei difficolta a sceglierne fra 2... Juve stabia fiorentina 1-1 punizione a 90, oppure Battipagliese Valdiano 5-1 feci due controlli di tacco e palla all'incrocio.

 


Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)

 

Un mio difetto era sicuramente l'irruenza, se venivo punzecchiato in campo subito mi facevo ammonire o espellere. Un mio pregio è stato il fatto di saper aiutare il prossimo e saper accettare sempre le scelte dell'allenatore.

 









Abbiamo saputo che lei ha avuto una grossa delusione con la squadra della sua città, tutti dicono che le delusioni aiutano a crescere a maturarsi, secondo lei è vero, oppure alla fine resta solo l” amaro in bocca”?

 

Questa domanda qui è un po’ la domanda che avrei preferito rispondere in un altro modo magari con la felicità di aver indossato la maglia della propria città e per aver difeso i colori della propria città, purtroppo non è andata cosi. È stata una delusione che ha segnato la mia vita calcistica, mi sono trovato dall'essere un calciatore del Savoia il venerdì sera ad essere scaricato senza una valida motivazione il Lunedi e per di più via messaggio senza un confronto a tu per tu. Quindi Una delusione  aiuta a crescere e maturare e  farti vedere le cose con occhi diversi, ma allo stesso tempo tanto amaro in bocca per il chissà di come sarebbe andato il campionato.

 


Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Guarda Paolo come calciatore che io ammiro tanto non posso non parlarti di un mio concittadino, nonché bomber della nazionale italiana e della Lazio: Ciro Immobile. Ho avuto la fortuna di incontrarlo di stare un po’ insieme a lui e  di scambiare quattro chiacchiere e ti dico: Oltre ad essere un grande calciatore che io ammiro tantissimo e anche un grande uomo con sani principi e valori.

 


Lei è nato vicino a Napoli, che cosa rappresenta questo luogo per lei?

 

Napoli per me rappresenta la forza e la voglia di andare avanti, il suo popolo, nonostante tutto, non si scoraggia e vive credendo in un futuro migliore.

 


Quanto sono importanti per gli affetti (famiglia, fidanzata, amici)?

 

Per me sono le tre cose fondamentali della vita: fidanzata, famiglia e amici. Io sono stato fortunato ad avere la mia ragazza sempre dalla mia parte in qualsiasi cosa io faccia, infatti lei è sempre con me e sempre pronta ad aiutarmi e a darmi qualche consiglio. La mia famiglia è sempre presente per qualsiasi decisione io prenda ed e una cosa fondamentale; per quanto riguarda gli amici pochi, ma buoni come si dice qui a Napoli.

 









Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Il sogno che vorrei che si realizzasse nell’immediato è l’ avere un lavoro stabile perché come ben sai qui al sud con il lavoro siamo un po’ anni indietro rispetto al nord, inoltre desidererei    che questo maledetto virus presto scomparisse per farci   tornare a vivere nella normalità a tutti noi.

 

 

 

 

 

 20      10     2021 

 

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