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lunedì 28 dicembre 2020

di PAOLO RADI 

 

 

 

 


 

 

 

 






CONVERSANDO CON...

     

 

 

 

GENNI 

RICCIO

 

 

 

 

 

Genni Riccio -  giocatore di talento - (è una prima punta; ha una buona struttura fisica, è bravo a giocare con la squadra e ha sempre finalizzato con buoni risultati) è nato il 7 febbraio del 2021 e abita a Napoli. Ha conseguito la maturità scientifica lo scorso anno scolastico e frequenta la Facoltà di Scienze Motorie.

 


Ha iniziato a giocare alla Scuola Calcio Campanile (zona Pianura) del presidente Pirone dove hanno vinto il campionato giovanissimi e allievi uscendo però ai playoff. 


L’ultimo anno del settore   allievi è stato alla Bagnolese e da quel momento si è misurato con i giocatori più grandi andando alla Neapolis in promozione.

 L’anno dopo è ritornato al Pianura, sempre in promozione, alternando prima squadra e juniores dove hanno raggiunto la vetta del campionato. Quest’anno milita in prima categoria con l’Interpianurese dove ha giocato le prime due di campionato facendo goal nella prima partita. 


Ci diche che: “Ho fatto diversi provini per diverse squadre di serie C, ma sfortunatamente non c’è mai stato il salto in queste squadre”

 

 


 


 


 

 

 


 

Come prima domanda le voglio fare questa: l’anno scorso il Covid ha sconvolto la nostra vita quotidiana, ad un certo punto il campionato si è fermato e la scuola ha utilizzato la didattica a distanza. Quando si è reso conto che lo stop sarebbe durato mesi cos’ha provato dentro di sé? 


Tutti i sentimenti negativi hanno fatto a gara ad arrivare dentro me. È stato brutto non poter svolgere la vita di sempre. Soprattutto per una persona come me che è nata sul campo, con il pallone tra i piedi. Mi sono dovuto abituare a questa "nuova vita”. Ma, mai avrei che capitasse questo.

 

Il campionato, però, di serie A, di B, C e D e così le altre gare di Coppa, è ripartito con gli stadi quasi chiusi (una partita ha un sapore diverso rispetto a uno stadio pieno con migliaia di tifosi) che cosa ne pensa di tutto ciò? 

 

Penso che dall'inizio sia stato sbagliato far ripartire questi campionati perché il Covid può arrivare a tutti, quindi: com'è giusto che si fermi il mondo intero, sarebbe stato giusto che si fossero fermati anche i campionati. D'altra parte una partita senza tifosi è sconcertante, e per i tifosi è stato un colpo al cuore. Purtroppo non siamo noi a decidere.

 












Purtroppo per le squadre che militano dalla serie D sino all’ultima categoria le cose sono andate diversamente, lo trova giusto? Se fosse stato in suo potere che cosa avrebbe proposto? 


Purtroppo le vicende calcistiche  sono andate così, in queste categorie non ci sono le risorse che troviamo in quelle maggiori e quindi lo stop è stato obbligatorio. Se avessi avuto il potere di decidere ragionando con il cuore avrei fatto continuare a giocare,  ma usando la testa lo stop è stata una decisone giusta.

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?


Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più̀ grande passione? Da piccolo, è sempre stato il mio sogno. Ho sempre fatto combaciare i miei impegni con il calcio. E ad oggi le posso dire che comunque vada resterà per sempre il mio sogno e che continuerò a giocare ugualmente.

 







I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?” Lei però ha conseguito la maturità scientifica, si è iscritto alla facoltà di Scienze Motorie, e ha giocato sempre a calcio, i suoi genitori saranno soddisfatti?

 

I miei genitori mi sono sempre stati vicini e mi hanno supportato in ogni scelta e decisione, ovviamente a loro interessava molto il lato scolastico e quindi sono riuscito a far coincidere la mia passione, il calcio, con lo studio che è molto importante. Io spero che siano soddisfatti... ne sarei fiero! 

 








Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più  legato?

 

Ho bei ricordi per tutte le squadre in cui ho giocato, ma la squadra a cui sono più legato è sicuramente il Pianura, dove ho passato un anno fantastico e  ho conosciuto persone speciali.


Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 


Oltre al calcio - ovviamente è il mio sport preferito -  seguo un po’ tutti gli sport anche se ho un interesse particolare per il basket: NBA 

 








Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? Oppure può essere una strada per uscire da un certo ambiente dove la vita non sempre è facile? 


Molto spesso ci sono ambienti che non permettono ai ragazzi di rendere al meglio le loro qualità, di far uscire  le loro doti e fare  così la differenza, ma anzi tendono a colpirli in modo spregevole. Per me è la fama che attira molti ragazzi a diventare calciatori perché così si pongono degli obiettivi con la speranza di raggiungerli.

 

Il suo goal più bello?


Il gol più bello è forse quello che feci l’anno scorso contro l’Acerrana, l'ho dedicato  alla mia fidanzata. 

 

Lei è molto giovane e le porte sono ancora aperte per militare in altre categorie più importanti, mi sembra da come lei ci ha raccontato sopra che queste siano chiuse, ne è convinto veramente?

 

Comunque vada il calcio sarà sempre una grande passione per me e continuerò a dare tutto, sempre! 

 









Il suo più grande difetto e il suo più grande pregio (calcisticamente parlando)?


Il mio difetto penso che sia la velocità, dovrei migliorare un po’ mentre il pregio dovrebbe essere la protezione palla. 

 

Quanto ritiene che sia importate avere una buona cultura per frequentare l’ambiente del calcio? 


Avere una buona cultura è importante per la vita sia che si parli di calcio, di lavoro o altro, aiuta molto nelle scelte da fare e  da prendere.

 









La morte di Maradona è stato un avvenimento importante, tutti i giornali di tutto il mondo ne hanno parlato, e la città di Napoli si è riversata in strada per dimostrare il grande attaccamento a questo campione, le critiche non sono mancate, sia verso la vita privata del calciatore sia verso i napoletani accusati di eccessivo sentimentalismo, lei che cosa ne pensa a riguardo? 


Per quanto riguarda la morte di Maradona, sono molto dispiaciuto. Giocatori come lui non se ne vedono più. Erano altri tempi ed io non ho avuto l'opportunità di vederlo giocare, ma di certo non mi è sfuggito, grazie a mio padre ho rivissuto, in parte, brividi passati... Perché il calcio di Maradona è da brividi. Non penso niente in merito perché ho pensieri contrastanti con le critiche che ci sono state, ognuno manifesta il suo dolore a modo proprio, e non bisogna giudicare il prossimo. 

 








Come lei sa ho intervistato diversi giocatori di Napoli e molti abitano a Scampia, Secondigliano, altri nel Rione Sanità, quello che mi ha colpito sono stati i racconti di questi ragazzi, ora le chiedo: perché questo pregiudizio negativo, per chi abita in certi quartieri?

  

Non mi piace rispondere a questa domanda, perché ognuno di noi ha il suo vissuto e non è giusto avere pregiudizi per questi ragazzi un po' più "sfortunati". Tutti noi abbiamo tanto da offrire e dare. E come le ho detto prima non bisogna giudicare senza sapere. Purtroppo le dicerie sono tante, ma si deve andare oltre!

 








Quanto è importante la famiglia per lei? 


La famiglia per me è molto importante e ringrazio tutti loro per essermi stati sempre vicino ed avermi aiutato e supportato in tutto. 

 

Gli amici che ruolo ricoprono nella sua vita quotidiana?


Di amici fortunatamente ne ho abbastanza e tutti sono molto importanti per me 

 








Come ultima domanda le voglio fare questa: ultimo libro letto? 


L’ultimo libro che ho letto è stato quello di Francesco Totti che è tra i miei giocatori preferiti.

 

 

Grazie   

 

a cura di Paolo Radi   

 

 

 

 

29 dicembre        2020 

 

(Tutti i diritti riservati)  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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