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venerdì 20 dicembre 2019



A CURA DI PAOLO RADI  







 CONVERSAZIONE CON 




SANTINO    
SPINELLI

Santino, in arte Alexian, è l'ultimo di sei figli, di cui cinque sorelle. Nasce a Pietrasanta in provincia di Lucca, il 21 luglio 1964, figlio di Gennaro e Giulia Spinelli, ma è a Lanciano  in provincia di Chieti, che compirà i suoi primi studi. Frequenta l'Istituto di Stato per il Commercio "P. De Giorgio", dove si diploma con il massimo dei voti, 60/60. 

Ha conseguito due lauree presso l'Università degli Studi di Bologna  la prima in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su George Borrow  (1998) e la seconda, nel 2006, in Musicologia 
È sposato con Daniela De Rentiis, dalla quale ha avuto tre figli: Gennaro, Giulia ed Evedise, tutti musicisti professionali con cui tiene numerosi concerti in Italia e all'estero.

Santino è figlio di Gennaro (1937), bambino superstite fra le migliaia di rom rinchiusi nei campi mussoliniani di internamento e deportazione che infestavano la Penisola: dal Friuli alle Isole Tremiti passando per l’Emilia) e concentrandosi particolarmente in Abruzzo e Molise. 

È fondatore e presidente dell'associazione culturale Thèm Romanò (mondo romanò). Nel 2001 viene eletto, quale unico rappresentante per l'Italia, al parlamento dell'Unione Internazionale Romanì (IRU), organizzazione non governativa con sede a Riga, attiva nel campo dei diritti della popolazione romanì, alla quale è stato garantito lo status consultivo presso le Nazioni Unite. 

Del 2002 Spinelli è stato docente di Lingua e Cultura Romanì (romanalogia ) presso l' Università degli Studi di Trieste, presso il Politecnico di Torino, Docente di Lingua e Cultura Romanì - Lingue e processi interculturali - presso l'Università degli Studi di Chieti, dal 2008, ha anche tenuto un corso seminariale all'Università degli studi di Teramo, nell'anno accademico 2013/2014. 

Nel 2003 viene nominato vicepresidente del parlamento dell'IRU e ambasciatore dell'arte e della cultura romani nel mondo per l'IRU e nel 2007 vicepresidente dell'IRU. 

È presidente nazionale della federazione FederArteRom.
Nel 2010 ha pubblicato per la Ut Orpheus editore di Bologna i volumi "Carovana Romanì" per Fisarmonica, Ensemble e Orchestra. Le raccolte contengono partiture composte da Alexian Santino Spinelli che sono state eseguite al Palazzo del Consiglio d'Europa  a Strasburgo il 7 ottobre 2010 ed al Consiglio Europeo a Bruxelles il 17 gennaio 2013 dall'Orchestra Europea per la Pace con cui tiene numerosi concerti in tutta Europa. Alexian Santino Spinelli è compositore ed esecutore delle sue musiche.
Il 2 giugno 2012 Spinelli ha cantato il Murdevele (Padre Nostro lingua romanì per Papa Benedetto XVI  a Bresso in occasione della Giornata Mondiale della Famiglia davanti a 800 mila persone e in mondovisione.

 Il 10 maggio 2014 ha eseguito tre sue composizioni per Papa Francesco sul sagrato di San Pietro davanti a 300 mila persone e in diretta su Rai1.
La sua poesia "Auschwitz" orna a Berlino , nei pressi del Bundestag, il monumento dedicato alla memoria del genocidio di Sinti e Rom  durante il nazismo, inaugurato il 24 ottobre 2012 alla presenza del capo di Stato tedesco e di Angela Merkel.
Il 26 ottobre 2015, insieme all'Alexian Group  ha eseguito diverse sue composizioni per Papa Francesco , tra cui il Murdevele. I brani sono stati suonati in Vaticano presso la Sala Nervi, in occasione dell'Udienza per i Rom e Sinti celebrativa del 50º anniversario dell'Udienza che Papa Paolo VI  tenne per la Popolazione Romanì. L'evento è stato trasmesso in diretta mondiale.
Lunedì 18 Aprile 2016 nella sala della “Cavallerizza” presso il Palazzo Marchesale il Sindaco di Laterza (Taranto) Gianfranco Lopane ha conferito la Cittadinanza Onoraria ad Alexian Santino Spinelli con la seguente motivazione:

 “Al Prof. Santino Spinelli – pietra miliare e portavoce nel mondo del Popolo Rom  perché rappresenta la capacità di rivalsa di quanti sono stati e sono ancora discriminati a causa delle proprie origini; perché ha restituito, col suo esempio di vita e di esponente della cultura romanì, dignità spessore alla comunità Rom che si Onora di rappresentare; perché la nostra comunità Rom, da anni integrata nel tessuto sociale di questo Comune, con l'azione propositiva divulgativa del prof. Spinelli possa sempre più recuperare quel corpo di valori essenziale alla sopravvivenza di tutti i popoli”

Maggio 2018 gli viene conferita la Medaglia d'Argento e il Diploma del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio in occasione del tricentenario della Bolla Ecclesiastica di Papa Clemente.









        Quanti anni avevi quando hai capito che la musica era la tua passione?

Ho iniziato a suonare da quando avevo 4 anni, da subito mi sono innamorato del mio strumento e della musica.


    Chi ha influito sulla tua professione?

All’inizio mio padre mi ha spronato ed aiutato enormemente, lui è il primogenito di una famiglia numerosa e fin da giovanissimo ha dovuto contribuire a mandare avanti la famiglia, ha proiettato su di me il suo desiderio di suonare ed io ancora oggi lo ringrazio per avermi permesso di iniziare e di andare avanti.



 Come hai influito sui tuoi figli ad amare la musica e alla conoscenza della cultura romanì?

La mia casa è stata definita l’albergo dell’intellettualità romanì, ho avuto l’onore ed il piacere di ospitare tutti i maggiori intellettuali Rom a livello mondiale ed anche tutti i migliori musicisti, i miei figli sono cresciuti in un ambiente immerso nell’arte e nella cultura.


 Come hai conosciuto Adele  Bevacqua?

La signora Bevacqua si è iscritta al Concorso Amico Rom e abbiamo avuto modi di incontrarla di persona alle Cerimonie di Premiazione.



 Chi è stato ad influire sulla tua passione del Premio romanì?

Tra la fine degli ani ottanta e l’inizio degli ani novanta ho iniziato a partecipare al concorso di poesia, devo dire senza falsa modestia che ne ho vinti moltissimi. Nel 1993 ho avuto l’idea di organizzare il Primo Concorso Internazionale dedicato all’Arte Rom, per dare la possibilità ad altri scrittori ed artisti Rom e non di esprimersi.



 Chi sono i personaggi più importanti della cultura romanì?

Ce ne sono moltissimi, tra quelli più noti posso citare la poetessa polacca Bronislava Waiss detta “Papusa” alla quale sono stati dedicati anche dei romanzi da parte di autori non rom, moltissimi sono i musicisti a livello internazionale, gli attori come Rita Haiwort, Yul Brinner, non molti sanno che anche Elvis Presley ha origini Rom.



 Hai perduto parenti al genocidio dei rom durante la seconda guerra mondiale?

Nel corso della seconda Guerra Mondiale sono morti oltre 500mila rom e sinti, è stato solo un caso se la mia famiglia non è stata sterminata, sono stati, infatti, rastrellati e deportati in un campo di raccolta destinati al trasporto al nord. 
Proprio in quel periodo gli americani iniziarono a liberare l’Italia partendo dal Sud e i miei parenti riuscirono a fuggire.




 Qual è il movente importante che ti ha appassionato a lottare contro la discriminazione razziale del tuo popolo?

La Popolazione Romanì fin dal suo arrivo in Europa ha dato un enorme apporto al patrimonio culturale, trovo enormemente ingiusto che sia ancora così discriminata. La cultura Romaní è “forzatamente" confusa con gli aspetti sociali e l’errore del singolo porta alla condanna di un popolo intero. L'opinione pubblica così non solo resta ignara e nella più completa disinformazione, ma si priva del diritto alla conoscenza di una civiltà; faccio un esempio: cosa si conosce realmente della lingua, della letteratura, della pittura e della scultura, della musica della Popolazione Romanì?  La risposta purtroppo è facile: poco per non dire nulla. E ancora: come vivono le comunità romanès gli eventi della vita quali la nascita, la morte, il matrimonio? Quanti e quali articoli o programmi radiofonici o televisivi sono stati prodotti per promuovere realmente l’enorme ricchezza culturale e artistica del mondo romanò che è patrimonio dell’umanità tutta? Perché generalizzare continuamente? Queste sono riflessioni di chi ha realmente intenzione di migliorare la situazione in meglio per tutti. 





Grazie

20 12 2019
(Tutti i diritti riservati) 


domenica 15 dicembre 2019

 A CURA DI PAOLO RADI 








 INTERVISTA 




     
 LA VERITA’ NASCOSTA DI UN TALENTO CAMPANO



Daniele Cimmino è nato a Napoli il 10/11/1998. Cresce nel settore giovanile del Napoli militando in un campionato di serie D e due volte nell’eccellenza vincendone uno.
Il suo ruolo è quello di essere un terzino destro di una forza fisica importante, capace di fare la fase difensiva e offensiva senza problemi mettendo in difficoltà gli avversario.


 Il futuro per lui era pieno di speranze e promesse.   Tutto andava secondo le sue previsioni.

Ad un certo punto si infortuna, e dopo esseri ripreso nell’ anno 2017/2018 vince un campionato dilettantistico, con la speranza di salire di categoria.


Ma aveva il presentimento che qualcosa di brutto sarebbe successo. 
Nell’estate 2018 rimane vincolato fino a 5 anni nella squadra in cui militava, con il ricatto di pagare il suo svincolo.

Ci dice di aver superato diversi ostacoli ma questo purtroppo l’ha bloccato per due anni, ha pagato lo svincolo e ora è pronto per giocare in una nuova squadra. 








   

    La prima domanda è un classico: quando ha scoperto che il gioco del calcio sarebbe stata la sua più grande passione?

E’ stata la mia passione sin da piccolo, sono cresciuto nei vicoli del mio paese vivevo solo di pane e calcio.






Se non avesse scelto il calcio, quale altro sport le sarebbe piaciuto praticare? 


Non ho mai pensato a un altro sport in particolare, a volte ho praticato la kick boxing e devo ammettere che anche è uno bella attività agonistica. 







Lei inizia a militare nel Napoli, settore giovanile, com’è riuscito a farsi ammettere, non so, ha sostenuto diversi provini, oppure un procuratore che conosceva il suo talento l’ha proposto al diretto sportivo? 

Ho sostenuto tanti provini per la società del Napoli quando ero nella scuola calcio del Real Arzano, e dopo tanti provini fui selezionato per un torneo Internazionale con il Napoli a Montecatini Terme, dove riuscimmo a qualificarci al settimo posto su 50 squadre. Alla fine dell'anno firmai il cartellino al centro di Castel Volturno Holliday Inn per questa società di Napoli.








Come si è trovato in quest’ambiente così prestigioso? 

In quest'ambiente all'inizio è stata dura, perché' comunque su una squadra di tutti ragazzi selezionati bisogna sempre mettersi in evidenza, ciò significa dare il massimo ogni allenamento e non sbagliare mai, perché' si hanno i riflettori sempre puntati addosso, e poi comunque bisogna saper rimanere con i piedi fissi a terra nonostante sia un club internazionale.










Che cosa ricorda di particolare quando ha vinto un campionato nell’eccellenza?  

In particolare nulla, ma di certo in quell'anno sono cresciuto tantissimo sia sull'aspetto psicologico sia come calciatore, perché comunque essendo ragazzino e giocare non proprio sottocasa non è facile.

Da come sappiamo lei cambia squadra (dopo essersi ripreso da un infortunio) vince un campionato nella stagione 2017-2018, ma poi nell’estate del 2018 scopre che il suo procuratore l’ha vincolato per 5 anni, è così

Dopo tanti sacrifici e tante speranze, nel momento cruciale della carriera ho saputo di essere stato truffato, cioè il mio cartellino fu venduto e per comprarmi il mio cartellino...sarebbero occorsi occorrevano 5 mila euro, cose da pazzi!








Lei aveva firmato qualcosa non rendendosi conto del vincolo, oppure c’è altro? 

Io avevo firmato per un anno, e alla fine del campionato seppi di essere vincolato per 5 anni, questo contratto non me lo so ancora spiegare!











Non ha pensato di rivolgersi a un avvocato, a un tribunale per i diritti degli sportivi, se esiste questo tribunale, per essere tutelato? 

Essendo molto giovane non sapevo in che modo muovermi, la cosa certa è che avevo perso tutte le speranze e non sapevo darmi una risposta: ...perchè la gente si venderebbe anche i figli in nome del “DIO DENARO”!



Che consiglio si sente di dare ai tanti giovani che iniziano a entrare nel mondo “del calcio” 

Il mio consiglio di sicuro è fare sport in modo sano, perchè lo sport aiuta a crescere e aiuta alla vita sociale, ma la cosa importante è studiare e avere una formazione, lo sport è solo un divertimento










Adesso cambio domanda. I suoi genitori hanno appoggiato questa scelta oppure le hanno detto la solita frase: “Non è meglio che pensi allo studio? (Tra l’altro lei ha il diploma di Ragioneria e ora è pronto a frequentare la facoltà di “Scienze motorie”) 

Si ora frequento la facoltà di Scienze Motorie, proprio perchè voglio rimanere in questo ambito, è stata sin da piccolo la mia passione, lo sport a me ha dato tanto e io voglio ricambiare verso i ragazzi in un futuro, fargli capire i veri valori dello sport.


Com’è stata la sua prima esperienza da titolare? 

È stata una bella esperienza, mi ricordo che la notte iniziai a pensare tutte le azioni svolte in gara e dopo oltre 12 anni me le ricordo ancora.






Qual è la principale qualità che deve avere un calciatore? 

La principale qualità a mio parere è l'autostima e l’umiltà per migliorarsi sempre.


Perché molti ragazzi scelgono come sport proprio il calcio? Cercano la fama, oppure i soldi, o tutti e due? Lei ad esempio da cosa maggiormente era attratto è attratto? 


A mio parere il calcio è lo sport piu' bello del mondo, dico questo  perché ci sono nato con il pallone tra i piedi, oggi giorno tanti ragazzi vedono troppo la TV, la bella vita, la pubblicità facendo diventare questo sport solo un business, è ovvio che  tutto parte dalle categorie alte.






Il suo goal più bello?

Di goal ne ho fatti pochi essendo un difensore, ma uno dei piu' belli è stato sicuramente quello di testa al 90 eismo  quando ero con il Napoli.








Una partita che vorrebbe dimenticare? 

Nessuna, per me ogni partita mia fatto fare esperienza.







Un suo pregio? 

Un mio pregio è sicuramente l'essere determinante su ogni cosa, e cercare di prendermi qualunque soddisfazione. 





Un suo difetto?
Di difetti ne ho tanti, uno in particolare è resettare tutto subito, non mi soffermo sulle cose o sulle persone.







Come   pensa di essere descritto dagli altri? 
Penso di essere descritto male da tante persone. Purtroppo ognuno ha avuto un percorso diverso nella sua vita, allo stesso modo ognuno è nato e cresciuto in modo diverso



 La famiglia che cosa rappresenta per lei? 

La famiglia è la base della vita









    Che valore dà all’amicizia? 

Avere amici oggi giorno è molto difficile, non ci sono piu' i valori di una volta, bisogna riconoscere i veri dai falsi!









Un’ultima domanda: che cosa ha imparato da questa “brutta” esperienza? 

Come ho detto già prima ogni esperienza negativa o positiva mi ha fatto crescere, e oggi sono diventato una persona capace di affrontare qualunque tipo di problema, quindi  sono fiero di queste esperienze perchè mi hanno fatto soffrire, ma allo stesso tempo sono diventato una persona molto forte.






   Grazie   

a cura di Paolo Radi  





15        12     2019 
(Tutti i diritti riservati)