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venerdì 4 maggio 2018

PAOLO RADI PRESENTA 








10 DOMANDE 

A…

KRAUS FOLNER


Kraus Folner è in libreria con l’appassionante giallo Febbraio Gelido, edito da Il seme bianco, 2018.
Kraus è nato in Europa, ha vissuto e lavorato in diversi luoghi nel mondo come imprenditore e consulente, attualmente vive a Milano. La sua passione principale sono i viaggi e la conoscenza approfondita delle culture africane e dell’estremo oriente. Abbiamo avuto l’occasione di incontrarlo e gentilmente ha risposto alle nostre dieci domande.






Signor Folner di cosa parla il suo libro Febbraio Gelido? Inoltre si aspettava questo successo? 


Buongiorno, intanto La ringrazio per l’attenzione nei miei confronti e nel mio romanzo. Febbraio Gelido è un classico thriller in cui viene scoperto un efferato assassinio in una nota località montana. L’omicidio sembra irrisolvibile fino all’ultimo. Il finale chiarirà cosa è avvenuto come sempre in un vero giallo. I personaggi che via via entrano in scena rivestono un proprio ruolo e si muovono tra città e contesti diversi, tra colpi di scena, mondanità, truffe e gruppi a delinquere. Il racconto si snoda tra invenzione e realtà, fatti in parte accaduti e in parte inventati o riadattati. Una componente che utilizzo nel racconto è la tecnologia informatica, ma inserisco anche fantasia, esperienze, amore e un po’ di sano sesso.
Forse è questa particolare ricetta che amalgama realtà e fantasia, pensieri ed emozioni, sogni e desideri che piace al lettore. Lo stesso lettore che sta riconoscendo un successo che certo speravo, ma non avrei immaginato.



Lei è un imprenditore, come è nata questa sua passione per la scrittura, mi spiego meglio l’ha avuta sin da giovane, oppure l’ha maturata successivamente?

La sua domanda mi fa riflettere, effettivamente a scuola ricordo di aver sempre affrontato con maggior piacere lo svolgimento di un tema che la soluzione di un problema di matematica. 
La matematica poi mi ha però accompagnato per tutta la vita lavorativa, quanti budget e consuntivi, quante simulazioni per affrontare e risolvere problemi ordinari o straordinari, miglioramento di vendite e costi, decisioni per acquisizioni o dismissioni. Probabilmente ciò ha soffocato per molto tempo la mia passione per la scrittura.
A un certo punto della mia vita, la voglia che definisco quasi incontenibile, di far conoscere ai lettori alcune delle mie esperienze e conoscenze raccolte durante il mio viaggiare, il mio vivere, ha fatto riemergere questa mia passione.


Ultimo libro letto?

La preda della tigre di Wilburn Smith


Ultimo film visto?

“Il tuo ultimo sguardo” 



Scrittore straniero  preferito?

Ken Follett



Scrittore Italiano  preferito?

Giorgio Faletti


Cantante o gruppo rock preferito?

George Benson come cantante solista,
U2 come gruppo


Com’è organizzata la sua giornata lavorativa?

Mi sveglio piuttosto presto ovunque mi trovi, leggo immediatamente le email di lavoro. Non rinuncio alla prima colazione e a un po’ di sport, anche solo una camminata veloce. 
E’ durante questo tempo che mentalmente comincio ad affrontare gli impegni della giornata, impegni che non amo accantonare per nessun motivo, ma cerco di completare entro sera.
Incontro persone, svolgo riunioni, visito luoghi di lavoro, non amo il telefono.
La sera la dedico alla lettura o alla scrittura, ma non disdegno un buon film o un’ottima serie televisiva.


Quale consiglio darebbe ai giovani visto la complessità della società in cui viviamo e alla difficoltà di trovare lavoro?


Impegnarsi seriamente sui propri punti di forza, studiare per apprendere le conoscenze, le lingue e il metodo, sono elementi fondamentali per ottenere ciò in cui ci si sente adatti. Non mollare mai, non scendere a compromessi se non per il tempo e come solo strumento per raggiungere il proprio obiettivo: fare ciò che da soddisfazione.
Identificare e seguire un progetto di formazione che possa fare la differenza, per fare qualche esempio attuale: imparare la lingua cinese, ottenere l’attestato di volo per droni da lavoro, acquisire le conoscenze sul trattamento dei dati personali e normativa sulla privacy.


Come descriverebbe sé stesso in poche parole? 

Schietto, onesto, generoso, permaloso e profondamente insofferente verso ogni ingiustizia e superficialità.



Grazie  

a cura di Paolo Radi   


04   05   2018 )
(Tutti i diritti riservati) 

















martedì 17 aprile 2018






PAOLO RADI PRESENTA 








10 DOMANDE 

A…

ALESSANDRO MORICCIONI





Alessandro Moriccioni di Roma, è uno scrittore, la  sue passioni sono  la  storia e i misteri. L'ultimo suo libro è stato un caso editoriale e si chiama “Behind the museum. La vita segreta dei musei”, edito da Espera 2016. (18) 




Alessandro di cosa parla il tuo libro “La vita segreta dei musei”

“Behind the museum” è un tributo a tutti i professionisti che lavorano nei musei, ma è anche un viaggio tra le mille curiosità che si celano dietro le loro esposizioni. Nel libro, che ho avuto l’opportunità di presentare anche in Rai, sono raccontate le storie di quanti si preoccupano di custodire e proteggere il nostro passato e la nostra cultura, ma anche tanti aneddoti che riguardano i musei più strani e incredibili che esistano. Scrivere questo testo è stata una vera e propria avventura che mi ha portato ad interagire con oltre settanta esperti tra cui diversi nomi noti, ma è stata anche una grande responsabilità perché non è facile portare all’attenzione del grande pubblico una realtà complessa e in costante evoluzione come quella museale che, mi sono reso conto, non conoscevo affatto… 








Come mai hai scelto la professione di scrittore? 

Ho sempre amato scrivere, anche se è una fatica tremenda. Ho iniziato a lavorare come articolista per alcune riviste nazionali quando avevo ventitré anni e non ho più smesso. I primi libri sono arrivati quasi dieci anni dopo, così come i testi dei servizi per un programma di cui curavo le esterne e quelli dei documentari.     

Ultimo libro letto?

Tra le mie ultime letture di svago c’è “Una vita da libraio” di Shaun Bythell. Se amate i libri e siete curiosi di sapere come funziona una libreria dell’usato, questo simpatico volume fa sicuramente per voi!





Ultimo film visto?

Amo molto il cinema, ma non ci vado quasi mai per mancanza di tempo. Io sono un tipo che ama gli effetti speciali stile Transformers e Pacific Rim. Difficilmente vado al cinema per sorbirmi un film impegnato. Uno degli ultimi che ho visto in una sala cinematografica, infatti, è stato Star Wars Gli ultimi Jedi. 

Scrittore italiano preferito?

Dante, anche se per capire la Divina Commedia sono dovuto ricorrere alle conferenze di Antonio Paolucci e Alessandro Barbero presso la Casa di Dante a Roma. Mi piace molto anche la poesia di Giacomo Leopardi, era un genio e il padre Monaldo era un bibliofilo come me. Un malato di mente che comprava i libri a caso senza sapere cosa acquistava, giusto per far numero in biblioteca nella sua casa di Recanati. Io ho la stessa patologia. 

Scrittore straniero preferito?

Sono un grande ammiratore di Jules Verne di cui possiedo quasi tutti gli scritti. Nel 2015 ho potuto visitare la casa di questo grande scrittore ad Amiens, in Francia e ne sono rimasto estasiato, era come vivere un sogno. 
Un brivido però l’ho sentito anche nella casa di Lev Tolstoj, nella periferia di Mosca; c’è qualcosa in questo autore russo che mi solletica l’anima anche se sono ancora poche le sue opere che ho avuto il coraggio di affrontare. 


Cantante o gruppo rock preferito?

Io sono nato negli anni ’80, quindi la musica con cui sono cresciuto è principalmente quella pop rock. Sono un grande ammiratore dei gruppi inglesi e americani tra cui gli intramontabili Beatles, i Queen, i Led Zeppelin e i Grateful Dead. Ma amo anche il Jazz e la musica etnica. 

Com’è organizzata la tua giornata lavorativa?

Dipende. Se ho un contratto in essere per la stesura di un libro, la giornata inizia al computer e finisce allo stesso modo. Se i tempi sono stretti scrivo il più possibile relegando al pomeriggio qualsiasi altro impegno. Io non sono uno scrittore “nottambulo”, scrivo principalmente di giorno, ma se la situazione lo richiede prolungo l’orario finché serve.






Un consiglio per far avvicinare i giovani alla lettura? 

Io credo che non siano i giovani a doversi avvicinare ai libri e alla cultura in generale, al contrario sono convinto che sia necessario “interessare” i ragazzi con mezzi innovativi, quelli che conoscono, dal momento che parliamo di nativi digitali che con la carta non sanno cosa farci. Ho visto iniziative eccezionali partire dai musei più impensati per coinvolgere i giovani e portarli a visitare le collezioni. In genere si pensa che un museo sia noioso, ma le interazioni tecnologiche che oggi si possono offrire al pubblico sono stupefacenti e molto lontane dall’essere tediose. Bisogna, tuttavia, comprendere che ci sono dinamiche nell’adolescenza che coinvolgono interessi più importanti dei libri: i primi amori, le amicizie, la musica e lo sport, che sono altrettanto importanti. Se vogliamo avvicinare ai giovani la cultura dobbiamo partire dall’educazione scolastica sì, ma anche da quella famigliare. Se in famiglia non legge nessuno e nessuno s’interessa di alcunché di culturale è più che ovvio che un ragazzo faccia lo stesso. Sono gli adulti che devono cambiare andazzo, non i giovani che il mondo lo devono ancora scoprire…

Come descriveresti te stesso in poche parole? 

Descrivermi è sempre un atto che detesto perché facendolo difficilmente si riesce ad essere obiettivi. Credo di essere esattamente come gli altri, forse più curioso della media e abbastanza intraprendente. Di base sono certamente un egocentrico, per questo non ho problemi a stare al centro dell’attenzione, davanti ad una platea di trecento persone come davanti ad una telecamera in diretta TV. 





Grazie  

a cura di Paolo Radi   





17  04  2018 )
(Tutti i diritti riservati) 

















venerdì 6 aprile 2018

PAOLO RADI PRESENTA 




NEL PROFONDO 




Giulio Venditti,  di Roma, esploratore speleosubacqueo ed istruttore di discipline di soccorso ed emergenze acquatiche e subacquee ci regala queste splendide emozioni. 
Perché per Giulio Venditti:
esplorare, scoprire, mi posiziona nel mio Tempo !



Giulio Venditti grazie per queste belle immagini,
grazie per portarci in una nuova dimensione,
grazie per la possibilità che ci offri per riconciliarci con la profondità del nostro io.



06   Aprile   2018 














































































































































06 04 2018 Tutti i diritti riservati 

domenica 4 marzo 2018





PAOLO RADI PRESENTA




PENSIERI/RICORDI/MASSIME




“Mentre il principe di Condè dormi profondamente sapendo che la mattina dopo aveva da combattere una battaglia, per la quale però aveva già dato disposizioni sul da farsi, l’italiano dormì una notte insonne perché sapeva che il giorno dopo sarebbe stato un giorno di battaglia anche per lui…” avrebbe dovuto scegliere il partito o la coalizione in quanto dopo 5 anni si sarebbe tornati a votare.


04   Febbraio  2018