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lunedì 30 settembre 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 


MATTIA 

D’ANDREA

 

 


     


 Mattia D’Andrea è un giocatore   di calcio di Benevento, da un anno per motivi di lavoro risiede a Milano.  Queste sono le squadre dove ha militato:

 

Scuola Calcio: i primi passi nell’Epitaffio del super mister Remo Catalano, poi Cesare Ventura e Giovanili del Benevento Calcio.

Stagione 2017-2018 Vitulano Prima Categoria; 2018-2019 Cesare Ventura U17; 2019-2020 Vitulano U19 Juniores Regionali U19; 2020-2021 Città di Campobasso Juniores Nazionali U19; 2020-2021 Audax Cervinara Calcio Eccellenza; 2021-2022 Bojano Eccellenza; 2022-2023 Bojano Eccellenza; 2022-2023 Forza e Coraggio BN Eccellenza, 2023-2024 Assago Promozione; 2024-2025 calcio a 11 Brera FC; calcio a 7 Cilento calcio.

 

 







La prima domanda che le voglio fare è la seguente come sta andando la stagione con il Brera FC? 

 

Ti posso dire che la stagione con il Brera sta andando alla grande, ho trovato un gruppo spettacolare fatto di persone genuine, non ci siamo posti obiettivi finali, ma si sa nel calcio non si vuole mai perdere.




 





Lei da poco per motivi di lavoro si è trasferito a Milano, tra l’altro oltre a militare nel Brera FC gioca anche nel calcio a 7 per il club Cilento Calcio, come si è trovato a Milano, si sta ambientando bene? 

 

Sì, oltre al calcio a 11 mi diverto con un appuntamento infrasettimanale con la squadra di calcio a 7 il Cilento Calcio, anche se partecipiamo ad un torneo di calcio a 7 sembra di stare nel professionismo per l’accuratezza che hanno in ogni minimo particolare.  Per quel che concerne lo stare a Milano ti posso dire che mi sto trovando benissimo, mi sono adattato fin da subito e sono molto contento di essere qui.




 





Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

L’ho capito dal primo giorno che ho messo i guanti e le scarpette, tutto ciò lo devo a mio fratello,  è stato lui che mi ha inculcato questa passione fin da subito. 

 







I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio? (Dobbiamo anche precisare che lei gli ha accontentati visto che si è diplomato all’ITIS) 

 

Personalmente devo solo ringraziare all’infinito i miei genitori, non mi hanno mai negato la possibilità di giocare a calcio, sono stati sempre i primi a sostenermi, ma allo stesso tempo farmi capire anche l’importanza della scuola!

 

Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

La squadra alla quale mi sento più legato è certamente il Campobasso, si tratta dell’esperienza calcistica più bella vissuta fino ad ora.

 

Lei è stato per diverso tempo in Molise, come si è trovato nelle squadre dove ha giocato?

 

Sul Molise purtroppo c’è una brutta nomea, ma posso assicurare che le strutture sono tutte ottime (nessun campo in terra) e soprattutto c’è la cura in ogni minimo dettaglio, sia calcisticamente che non.

 















Lei ha un fratello, anche suo fratello gioca a calcio?

 

E’ vero,  ho un fratello più grande di me (1996) e anche lui gioca a calcio, come ho specificato, devo ringraziare lui se ho scelto di fare il portiere.


Ho intervistato diversi portieri, come mai ha scelto questo ruolo?

 

Questo è un ruolo pieno di responsabilità,  secondo la mia modesta opinione è il ruolo più importante di una squadra, e fin da piccolo mi è sempre piaciuto essere carico di responsabilità,  perché solo così riesco a caricarmi e dimostrare chi sono realmente e quanto valgo.

 

In tanti mi hanno detto che il portiere è sempre solo, e che è un ruolo di grande responsabilità, molte volte si dice che se la squadra vince è merito del gruppo e se perde è colpa di chi sta in porta, a tal riguardo lei cosa ne pensa?

 

 Allora, collegandomi alla domanda precedente, per me questa è una “stupidaggine”, però, purtroppo il calcio funziona così, se si perde la colpa è del portiere e se invece si vince il merito è dell’attaccante che ha fatto gol, la sfortuna del portiere è che se sbaglia subisce gol, invece l’attaccante se sbaglia può rifarsi l’azione successiva.



 




Anche se lei è molto giovane grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Ho sempre avuto un po’ la testa calda però fortunatamente ho sempre avuto ottimi rapporti con tutti i mister e ho sempre accettato le loro decisioni.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Il mio pregio calcistico è che nell’era moderna il portiere che sa giocare con i piedi è preferito molto di più, ed è una caratteristica che ho (calcio destro e sinistro senza distinzione), invece un mio piccolo difetto è che forse nel campo parlo un po’ troppo.



 




Lei è stato in diverse squadre volevo sapere se per lei è facile ambientarsi oppure ha qualche difficoltà nel legare con i compagni e con il mister?

 

Mi reputo fortunato perché essendo un ragazzo molto aperto e molto simpatico riesco a legare subito con tutti e quindi non ho mai avuto problemi con  il mister e con i compagni di squadra.

 

Lei è molto stimato nell’ambiente calcistico, in che modo si arriva ad essere così apprezzati? 

 

Si arriva ad essere apprezzati cosi tanto solo per  il duro lavoro, ma  soprattutto con il massimo rispetto che bisogna riservare a  tutti, partendo dal semplice custode del campo sino ad arrivare ai vertici del club.



 




Ho saputo che lei è molto legato alla sua famiglia, ci potrebbe dire il perché di questo forte legame con i suoi genitori, e ovviamente con suo fratello?

 

Sono molto legato alla mia famiglia perché solo io conosco i sacrifici che hanno fatto per rendermi la persona che sono e di questo gli sarò grato a vita;   con mio fratello siamo due anime gemelle, io vivo per lui e lui vive per me e cosi sarà fino alla morte.



 




Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Giocare nella stessa squadra con mio fratello.PS: non so chi farebbe panchina!

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Sembrerà scontato ma dedico questa intervista alla mia famiglia e tutti i mister e alle  persone che hanno creduto in me.

 

 

 

Grazie 

 

30  09     2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

giovedì 26 settembre 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

DAVIDE 

LIUCCI

 



 Davide Liucci è un giocatore   di Napoli di 23 anni e queste sono le squadre dove ha militato:

 

Atletico Giugliano 1928 (attualmente Giugliano calcio 1928 in serie c) 2 anni pulcini;  Polisportiva Maristi esordienti e giovanissimi provinciali, Napoli cfm Carpisa e Yamamay mini allievi e allievi regionali, 2 anni; Ares Vomero allievi regionali, Brothers Napoli allievi regionali; Internapoli Kennedy juniores regionale; Nuova Napoli nord eccellenza girone A e juniores regionale élite; F.C. Old Invicta (Modena) terza categoria; FC Casalnuovo (1 categoria); FC Casalnuovo (1 categoria) 2 anni; New Virtus Partenope (3° categoria) secondo anno, squadra attuale.

 

 

 

 


La prima domanda che le voglio fare è seguente, il campionato è iniziato da poco, come sta andando?

 

Il campionato di terza dovrebbe iniziare per fine ottobre o inizio novembre massimo.



 


Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Ho scoperto questa mia passione grazie a mio nonno, con lui guardavo tutte le partite, devo ringraziare anche mio papà e  mio zio che ha sempre giocato a volte anche in serie A.



 




I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?” Anche se lei con il diploma del Liceo Scientifico li ha certamente accontentati.

 

I miei hanno sempre voluto che io continuassi a studiare, però poi con l'Università dovetti fermarmi perché continuavo ad allenarmi tutti i giorni, il mio obiettivo era andare  in serie D quando giocavo in eccellenza.

 






Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

Sono legato con tutte le squadre con cui ho giocato, in particolare con la mia attuale squadra, ricordo con piacere  la  Nuova Napoli Nord ( sono migliorato molto ) e anche la Brothers Napoli.

 

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 


Non ho particolari interessi per gli sport al difuori del calcio.


Secondo lei perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

 

Credo attiri più la fama, l'idea di poter essere qualcuno di importante, ma che al tempo stesso questo sport può darti tutto, come levarti tutto.










Lei gioca nel ruolo di? 

 

Io gioco nel ruolo di terzino destro, o nei tre di difesa, ma attualmente gioco maggiormente come esterno destro alto.



 


 



Si ricorda il suo goal più bello?

 

Sicuramente tra i miei gol più belli quello con la Napoli cfm Carpisa e Yamamay al volo dalla trequarti.

 

Non sempre è facile andare d’accordo con il mister, lei ha mai avuto delle discussioni oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Non ho mai avuto particolari discussioni, accetto naturalmente in generale che giochi chi sia più in forma.

 

Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

Ascolto i consigli dei miei compagni e ne parlo a loro con ragionevolezza per poterci migliorare tutti noi come gruppo, cercando di raggiungere i nostri obiettivi stagionali.

 






Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Ottimo senso della posizione, ma al contempo uso poco il sinistro.



 




Lei per un anno ha giocato a Modena, nel club: F.C. Old Invicta (Modena) terza categoria, che tipo di esperienza è stata?

 

Per me è stata una grande esperienza formativa a Modena, ho avuto modo di vedere anche una nuova visione e il modo di fare calcio, ovviamente ci sono alcune differenze con la mentalità del calcio partenopeo.



 


 



Lei è nato Napoli a che cosa rappresenta questo luogo? 

 

Per me rappresenta un grande senso di appartenenza e un popolo che è sempre alla ricerca di riscatti

 

Se domani lei dovesse ricevere una chiamata per andare a giocare all’estero, accetterebbe immediatamente, oppure ci rifletterebbe con calma?

 

Per giocare all'estero rifletterei con molta calma, attualmente non è nei miei progetti.

 






Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Il mio sogno credo che attualmente sia solo uno, ma non mi sento di dirlo per pura scaramanzia



 




A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Vorrei dedicare questa intervista a tutti i miei compagni di squadra, al mister attuale, mister che ho avuto in precedenza, i miei gruppi di amici tra cui un mio gruppetto denominato: “Tarantellari" , ai miei colleghi di lavoro e al coordinamento territoriale Scampia.

 

Grazie 

 







26  09    2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

martedì 17 settembre 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

ENZO

MARIGLIANO


II INTERVISTA

 




Enzo Marigliano è di Salerno,  ed è allenatore di calcio. Cosi ci si presenta:

 

 

“Dopo aver frequentato diversi anni nelle scuole calcio locali e qualche sparuto presenza in categorie dilettantistiche, ho intrapreso dieci anni fa la strada di collaboratore facendo il secondo in promozione con l'Olympic Salerno, poi sempre da secondo in prima categoria con le squadre di Vignale, Audax e Valentino Mazzola.

 

Ho conseguito prima il patentino per istruttore di scuola calcio nel 2013 e poi nel 2015 ho conseguito il patentino UEFA B.

 

Ho iniziato a rivestire il ruolo di primo allenatore nell' anno 2019 con la Valentino Mazzola squadra di prima categoria campana restando sulla stessa per due anni.

 

Poi ci sono stati degli anni molto travagliati interrotti dal Covid.

 


 

Abbiamo saputo che lei la scorsa stagione ha dato il suo supporto al club Valentino Mazzola, che era già retrocesso, per riconoscenza da come abbiamo capito, immagino che lei sia molto legato a questa società, è così?

 

Ho un rapporto bellissimo con tutta la società e da lì che ho cominciato a fare esperienza, anche se sapevo benissimo che non navigavano in acque tranquille ma non ho potuto dire di no come ha detto lei per riconoscenza.

Parola che nel calcio viene usata pochissimo.




 





Il calcio italiano nell’ultimo europeo non ha ottenuto grandi risultati, quali sono i motivi secondo lei? (Alcuni dicono che tutto dipende dal fatto che i nostri giocatori sono viziati, altri hanno detto che non vedevano “l’ora “per andare in vacanza, altri, addirittura hanno dato la colpa ai tatuaggi.

 

Il problema del calcio italiano, non posso di certo dirlo io,  è sotto gli occhi di tutti, ci vorrebbero giorni per parlare di ciò,  ma una cosa è certa dopo: il 2006 non è stato fatto nulla per migliorare la situazione.

 

In questo momento lei sta cercando un ingaggio, in che squadra le piacerebbe andare?

 

Sì, mi farebbe piacere molto piacere tornare a mettermi in discussione ma con qualche squadra che ha intenzioni di programmare a lungo termine.

Sono consapevole che in queste categorie(dilettanti)è difficile trovare tutto ciò ma ci sono anche tante brave persone e preparate che con la categoria non c’entrano nulla.

 








Spesso e volentieri, se uno squadra non ottiene i risultati si cerca sempre un responsabile e il responsabile guarda caso è l’allenatore, ma in campo ci sono i giocatori, non chi allena, lei cosa ne pensa a tal riguardo?

 

Io sono abituato a non dare mai le colpe ai calciatori, ma a prendermi sempre tutte le responsabilità quando la partita  non ha soddisfatto le mie aspettative.

Quando le cose vanno male o viceversa è perché tutti hanno fatto bene o male il proprio compito dal presidente al magazziniere.

I calciatori hanno le loro colpe per carità, ma non decidono loro di andare a giocare in una squadra o di andare in campo.

 

Secondo lei qual è la principale qualità che deve avere un allenatore?

 

Dipende paolo, dipende da categoria a categoria. Nei dilettanti conta molto fare gruppo, far sì che i ragazzi stiano bene ed esprimano al meglio le loro potenzialità. Il calcio alla fine è uguale dalla serie A alla terza categoria, secondo me cambia il linguaggio.

 

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Quale comportamento invece non deve tenere un allenatore?

 

Non dev’essere né autoritario, e neppure presuntuoso; ma che faccia dell’umiltà il suo punto di forza

 

Spesso e volentieri ci sono dei contrasti con i giocatori, in  che modo si possono gestire comportamenti arroganti o indisponenti? A lei è mai capitato di avere degli scontri accesi con qualche giocatore?

 

Ci sono tante cose che capitano a chi vive lo spogliatoio, a chi non è capitato un episodio del genere, ma si deve essere bravi a riportare subito la situazione alla normalità per il bene del gruppo.

 

La sua giornata tipo di allenatore com’è? 

 

È proprio questo che mi manca, preparare gli allenamenti, il gruppo e tante altre emozioni che solo questo sport sa farti vivere.




 





Indipendentemente dal risultato della partita, con i giocatori discutete sul risultato, esaminate cosa non è andato bene, oppure voltate pagina?

 

Ne parlo sempre al primo all’allenamento successivo alla partita disputata e insieme ai collaboratori e ai ragazzi con umiltà cerchiamo di lavorare sugli aspetti che non  ci sono piaciuti durante il match.

 

Se domani ricevesse una chiamata da un club partirebbe immediatamente oppure ci rifletterebbe con calma, o non partirebbe proprio?

 

Con il tempo cresci e capisci diverse cose e oggi prima di accettare valuterei diverse cose, soprattutto la serietà della società, ma la voglia di tornare è tanta, e come ho specificato  prima ci devono essere i giusti presupposti, altrimenti continuo ad aggiornarmi e seguire le partite da spettatore.

 

Un sogno per il futuro?

 

I sogni sono fatti per essere realizzati e ne ho diverse sperando di realizzarne più possibile.



 






A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

A mia moglie che conosce il mio desiderio e la mia grande volontà di tornare in panchina.

 

 

Grazie 

 

 

17 Settembre 2024

 

(Tutti i diritti riservati)