A CURA DI PAOLO RADI
UNA CONVERSAZIONE
CON
MATTEO
PERCONTI
Matteo Perconti è nato a Roma il 2 maggio del 1988, al momento gioca a futsal in serie C1, come hobby si allena a Crossfit e fa pesi.
La sua vera passione è lo sci, pur praticandolo a livello amatoriale è un ottimo sciatore, l’anno scorso si è qualificato al Mondiale dilettanti di sci (audiquattroskicup), e ci dice lui “per un romano non è poco” ha vinto la tappa italiana di Madonna di Campiglio, e si è piazzato al settimo posto al mondiale di Kitzbuehl (categoria dilettanti).
Prima del futsal ha giocato a calcio nella societa di suo padre, la Vigor Perconti, una delle più importanti e vincenti a livello dilettantistico giovanile d’Italia.
La società dal 2005 è situata presso il Vigor Sporting Center dove sino a pochi anni fa era il responsabile marketing commerciale, sono presenti piscine, palestre crossfit. Successivamente ha svolto e aperto assieme al fratello varie attività: centro di fisioterapia, fisioaniene, è stato anche titolare di un famoso ristorante di Sushi (kuro club) ora chiuso per motivi organizzativi, inoltre è socio della Concessionaria Perconti auto e tramite una società Rmt Spa vende sia online che all’ingrosso prodotti di elettronica
Noi gli abbiamo rivolto alcune domande.
La prima domanda è la seguente: quando ha scoperto che lo sci sarebbe stata la sua più grande passione?
Da subito è stato subito amore. Credo di aver messo gli sci appena compiuti i 2 anni e ovviamente a malapena mi reggevo in piedi. Purtroppo essendo nato e cresciuto a Roma non ne ho potuto fare una professione ma solo un hobby.
Non che sia nulla di strano, ma mi sarei aspettato un’altra risposta: calcio, basket, pallavolo, tennis, dico bene?
Mio padre è presidente della Vigor Perconti (Calcio), una delle società dilettantistiche più importanti d’Italia, quindi sì... ovviamente per il calcio e calcio a 5 ho una grande passione, ma le emozioni che provo quando sono sugli sci non hanno eguali.
L’anno scorso lei si è qualificato al campionato mondiale di sci dilettantistico, un ottimo risultato, e non ha pensato: forse da ragazzo se avessi intrapreso questo sport a livello professionistico sarei potuto arrivare in alto?
Certo, ogni anno della mia vita ci penso ed è forse il mio più grande rimpianto a livello sportivo. Ormai è tardi, almeno per puntare a qualcosa di professionistico.
Lei si è piazzato al settimo posto al mondiale di Kitzbuehl (categoria dilettanti). Dove ha disputato questo mondiale e in poche parole quali sono le regole di questo sport?
Come già anticipato da lei a Kitzbuhel in Austria, le regole sono semplici, c’è un tracciato e vince chi riesce a farlo senza saltare le porte nel minor tempo possibile, in questo caso era a doppia manche. Per qualificarmi ho dovuto vincere la tappa italiana di Madonna di Campiglio
Lei all’inizio ha giocato nella società di suo padre la Vigor Perconti, non si è mai sentito un privilegiato rispetto agli altri suoi compagni?
Piuttosto era il contrario, anche perché la gente è cattiva, mio padre non mi ha mai privilegiato, né ordinato a nessun mister di farmi giocare, però quando, come spesso capita, il mister mi faceva giocare durante l’anno e sbagliavo partita , subito sentivo la classica battuta “gioca solo perché è il figlio del presidente”, tanto che alla fine dei 16 anni ho preferito smettere e darmi al calcio a 5 dove mi sono tolto belle soddisfazioni.
Al momento lei gioca a futsal in serie C1, come hai lasciato la società di suo padre per questo nuovo sport?
Non l’ho lasciata, ho creato il settore di calcio a 5 sempre della Vigor Perconti, poi a causa di un lungo infortunio per 3 anni non ho giocato e l’anno scorso ho ricominciato, ma sono ripartito da una C2, una squadra di amici per riprendere il ritmo partita. Quest’anno sarò di nuovo un tesserato Vigor.
Possiamo dire che lo sport sia la sua vita, anche perché abbiamo saputo che come hobby si allena a Crossfit e fa pesi, le pongo questa domanda, un attimo di tempo libero lo trova (ovviamente è una banale osservazione)?
Il mio tempo libero lo investo nello sport e nel migliorare me stesso, poi ovviamente, ogni tanto mi concedo qualche cena o un’uscita tra amici o con la mia ragazza. Così posso staccare un attimo anche dalla dieta che seguo abbastanza rigidamente
Lo sport è salute, che cosa consiglia a tutte quelle persone, un po’ in sovrappeso che vorrebbero provare a.… ma che dopo 10 giorni rinunciano a, non solo non andare in palestra, ma anche a camminare?
Consiglio a chiunque un po’ di sport, oltre che per un benessere fisico fa bene anche sotto l’aspetto mentale. Non deve per forza diventare una malattia o uno scopo di vita, ma penso sia essenziale per chiunque un minimo di sport.
Quello che penso io è: lo sport è fatica e solo fatica, un pensiero sbagliato immagino, giusto?
Lo Sport è anche fatica, come però può essere faticoso lavorare studiare o qualsiasi altra cosa, non per questo significa che sia una cosa da evitare. E comunque è una fatica che spesso ti porta a grandi soddisfazioni e ti aiuta a mettere alla prova te stesso. Penso sia fondamentale nella vita aver fatto sport di competizione, vincere, perdere impegnarsi per raggiungere un obiettivo è la nostra quotidianità e metterlo in pratica anche nello sport ti aiuta a crescere; chi non ha mai provato uno sport di competizione sicuramente si è perso qualcosa di davvero importante. Sono fondamentali le gioie che può darti, ma soprattutto le delusioni, saper perdere e saper reagire
Con suo fratello lei ha aperto un centro di fisioterapia, possiamo sapere com’è organizzato questo centro, in poche parole che cosa offrite e di che cosa soffrono i vostri clienti?
Serviamo servizi appunto fisioterapici dalla tecar, alle onde d’urto, massaggi e quant’altro, il tutto seguito da personale professionale ed esperto nel settore.
Una giornata senza fare nessuna attività sportiva è una giornata persa, oppure non bisogna farne un dramma se ci sono alcuni giorni dove non si ha voglia di fare nulla?
No, non è una giornata persa, spesso il fisico ha bisogno di riposo, è fondamentale anche quello.
Un suo pregio?
Sono molto bravo con i numeri, ho una mente matematica e logica da far invidia a chiunque. E poi sono testardo, se mi metto in testa una cosa la faccio, per me essere determinati è un pregio.
Un suo difetto?
A volte sono troppo buono e spesso le persone scambiano la bontà per l’essere sempre fessi, così cercano di approfittarsene, poi ho sicuramente altri 1000 difetti, ma non sta a me dire quali siano.
Sogno nel cassetto?
A livello sportivo come ho già detto il treno è passato. Per il resto spero di realizzarmi nella vita lavorativa e vivere una vita felice, vicino alle persone che amo, se possibile godendo di ottima salute.
Ultima domanda, le possiamo chiedere per quale squadra tifa?
Per la Roma anche se negli ultimi anni la mia passione per questa squadra è scesa al rispetto al passato. Ora non rinuncio più a passare una bella giornata per ogni singola partita di campionato, se ho qualcosa di meglio da fare posso fare a meno di vedere Roma-Lecce, tanto per essere chiari.
a cura di Paolo Radi
31 08 2019
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