PAOLO RADI PRESENTA
10 DOMANDE
A
FRANCESCO BOCCHETTI
Francesco Bocchetti è nato a Napoli nel 2000, ha iniziato a giocare dall’età di 6 anni nella scuola calcio Arci Scampia.
A 14 anni ha militato nell’Arzanese (all’epoca in serie D), successivamente gioca nella Cavese, per poi trasferirsi nell’Avellino e viene selezionato nel- l’Under 17 nazionale. Ora gioca nel Savoia di proprietà della società Ercolanese Calcio.
Signor Francesco Bocchetti, la prima domanda è un classico: quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione
Ciao Paolo, ho scoperto sin da bambino che il calcio potesse essere la mia passione perché all’età di 4 anni giocavo con una pallina di spugna nel salotto di casa, tanto da rompere molti vasi a mia mamma, poi a 6 anni, i miei genitori hanno deciso di iscrivermi a scuola calcio e da lì è iniziato tutto.
Lei ha giocato in diverse squadre, ci potrebbe spiegare meglio ai nostri lettore cos’è l’Under 17 nazionale?
L’unger 17 nazionale è un campionato dove si affrontano tutte le squadre di serie A e serie B, un campionato molto affascinante dove ho avuto l’onore di confrontarmi con calciatori e con squadre di livello assolutamente superiore.
Possiamo dire che ha iniziato molto giovane, se non avesse intrapreso quest’attività che cosa le sarebbe piaciuto fare, anche se vista la sua giovane età, può svolgere qualsiasi professione?
Se non avessi avuto questa passione probabilmente a quest’ora sarei a lavorare con mio padre nella sua azienda, un lavoro che mi affascina e che potrei imparare ancora a fare, visti i miei 17 anni, però preferisco il calcio
Dai ragazzi il calcio viene visto come un’opportunità per vivere una vita negli agi, nel lusso, oppure frequentare un certo tipo “di mondo”. Perché tutti provano a diventare calciatori,
Io penso che tutti questi ragazzi che vedono il calcio come rampa di lancio per soldi e vivere in posti lussuosi sbagliano, prima di tutto il calcio devi vederlo come un divertimento, seconda cosa devi essere umile, altrimenti non arrivi molto lontano, vedo calciatori vivere nella semplicità nonostante siano già affermati e penso che sia quello "il lavoro per il successo", il lusso ed i soldi vengono per ultimi nel calcio.
Perché tutti vogliono diventare calciatore? Non ti so dire, il calcio è un sogno, io ti rispondo che vorrei diventare calciatore perché sono innamorato del calcio, ma ovviamente ognuno ha un suo modo di pensare.
In che ruolo gioca?
Gioco a centrocampo, sia come mediano che come interno, ma preferisco fare l’interno perché ricevo palla più vicino alla porta.
Perché a suo avviso molti calciatori, e alcuni sono anche giovani si lasciano tentare dal “calcio scommesse” e così rovinarsi la carriera?
Molti di loro si fanno trascinare dal calcio scommesse perché le società dove giocano alcune volte non pagano gli stipendi, allora molta gente è pronta a fiondarsi nel calcio scommesse per guadagnare quello che la società non gli dà: ovviamente è una cosa sbagliatissima.
Squadra italiana in cui le piacerebbe fare un splendida carriera?
Milan, visto che è la squadra del mio cuore sin da bambino, penso che vincere e giocare col Milan sarebbe un sogno.
Squadra estera in cui le sarebbe piaciuto giocare?
Come squadra estera impazzisco per il Real Madrid, quindi ti dico Real.
Messi, Maradona o Ronaldo?
Maradona è il calcio, è quella sfera che rotola in campo, nessuno può fare quel che ha fatto lui, però non l’ho vissuto, fra Messi e Ronaldo che seguo, ti dico Ronaldo per i record che ha infranto, un mostro sacro anche a 33 anni!
Ultima domanda: meglio 30 scudetti, oppure 1 scudetto e una coppa dei campioni?
1 Champions ed 1 Campionato, ma vincere il Mondiale con la propria nazionale credo sia il massimo.
Grazie
a cura di Paolo Radi
08 09 2018
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