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lunedì 25 settembre 2017

I   N   T   E   R   V   I  S   T   A  





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интервју

CONVERSAZIONE

con

 NELLO SALZA







  

L’INTERVISTA E’ CORREDATA DA UN’AMPIA GALLERIA FOTOGRAFICA


 a cura di Paolo Radi  






Nello Salza si è diplomato al Conservatorio di  Musica Santa Cecilia. E’  conosciuto maggiormente per aver collaborato con il compositore Ennio Morricone. E’ uno dei più conosciuti trombettisti Italiani. La sua carriera inizia come prima tromba del Teatro San Carlo di Napoli e poi del Teatro dell'Opera di Roma. Ha suonato in oltre 400 colonne sonore di film internazionali, 250 delle quali con Ennio Morricone. Tra le tante collaborazioni: Nicola PiovaniRiz OrtolaniArmando TrovajoliLuis Bacalov. Noi gli abbiamo rivolto qualche domanda.









Maestro Nello Salza, lei è nato a Sutri, come le è nata questa passione, aveva qualcuno che suonava in famiglia, ha ascoltato un brano di musica classica che l’ha colpita particolarmente, oppure c’è un altro motivo?

Ascoltando Nini Rosso e “Per un pugno di dollari” di Ennio Morricone.








Ad un certo punto lei decide di entrare in Conservatorio, cosa ricorda del primo giorno di lezione?

Quello che ricordo è quello che faccio ogni giorno: studiare costantemente con alta concentrazione e applicando i rigidi insegnamenti dei miei  Maestri  Nicosia e Bartiloro .






I suoi genitori che reazione hanno avuto quando lei ha comunicato loro di voler frequentare il conservatorio?? Frequentava un altro istituto scolastico durante mentre studiava la tromba?

Sono stati molto felici e le scuole a partire dalle Medie sino alle Superiori le ho frequentate tutte a Roma.





Che cosa è successo una volta che lei si è diplomato,  ha iniziato a far domanda per entrare nelle orchestre, ha partecipato a dei concorsi?

Ho subito vinto diversi  Concorsi presso gli Enti Lirici e Sinfonici Nazionali.




Ci potrebbe descrivere brevemente il tratto principale dei musicisti con cui lei ha collaborato: Ennio Morricone, Nicola Piovani, Ritz Ortolani, Armando Trovajoli, Luis Bacalov.


Tutti eccellenti compositori e musicisti.






Non trova che l’Oscar vinto dal maestro E. Morricone nel 2015 per The Hateful Eight  sia stato un riconoscimento un po’ tardivo? (Per molti il maestro avrebbe  già dovuto vincerlo per Mission, invece quell’anno andò a Herbie Hancock per Round Midnight, sono due partiture diverse, solo che Mission la conosco tutti, mentre Round Midnight se la ricordano solo i puristi di quel genere).

Secondo me l’Oscar doveva vincerlo già con il primo West, “Per un pugno di dollari”.








La domanda che sto per farla ora potrebbe sembrarle un po’ banale: lei deve partire per un lungo viaggio  e ha la possibilità di portare un sola colonna sonora del Maestro E. Morricone, quale porterebbe con sé?

Nuovo Cinema Paradiso.






Che opinione ha dei nuovi compositori di musica da film, le faccio questi nomi: Hans Zimmer, Alexandre Desplat, Steven Price, il nostro Michael Giacchino, Trent Reznor e Atticus Ross, in che cosa soni differenti dai maestri che oggi ovviamente hanno qualche anno in più?

In tutto.








Quante ore dedica al giorno al suono della Tromba?

Diverse ore di studio quotidiane.






Lei è considerato fra i miglior trombettisti italiani ed europei, il fatto che lei abbia dedicato tantissime ore al giorno per esercitarsi, che cosa le ha sottratto, penso ai rapporti con gli amici, a certi divertimenti, ad esempio.

Nulla,   perché suonare la Tromba è parte della mia natura.







Nella sua professione c’è un momento in cui si dice: “finalmente sono arrivato” , oppure, “ non si finisce mai d’imparare”? 

Non si finisce mai di imparare.





Lei ha suonato ovunque, che rapporto ha con la musica che ascoltano i giovani, inoltre c’è qualche cantautore che le piace in modo particolare?

Mi piace Max Gazzè con il quale ho spesso collaborato.







Penultima domanda, che cosa pensa dei Pink Floyd, e in particolare dell’album The dark side of the moon, ritenuto il loro capolavoro, e dai critici come l’album che “fatto la storia del rock”. Vede io l’ho ascoltato diverse volte, e sinceramente non mi ha trasmesso particolari emozioni, anche se riconosco l’enorme talento.

Non mi appartiene come genere e comunque non è un genere colto, nel senso che chiunque potrebbe farlo al posto loro.







Un’ultima domanda chi è Nello Salza? Ci può descrivere qualche lato del suo carattere?

Un musicista ,un interprete, una persona che ama il proprio lavoro, umilmente.











































































Grazie Maestro per il tempo che ci ha concesso e per le splendide foto.




25 settembre 2017

venerdì 22 settembre 2017

 22   Settembre   2017  



PAOLO RADI PRESENTA







I PENSIERI DI GIORGIO CARTA






Giorgio Carta ex-ufficiale, svolge la professione di avvocato.
Quelle che seguono sono le sue riflessioni.




Premesso che…


Premesso che ritengo ozioso e del tutto inutile assegnare le responsabilità di casi giudiziari di cui non si conoscono i fatti direttamente o tramite le carte processuali, vorrei invitare tutti quanti ad attendere gli esiti delle indagini prima di dare la patente di stupratori ai due carabinieri di Firenze ovvero quella di calunniatrici alle due ragazze americane.
Mi permetto solo di rilevare che la dinamica riportata dai giornali (quindi tutta da verificare) appare compatibile solo con un totale (e perciò tendenzialmente improbabile) spregio delle più note ed elementari regole di servizio. Mi riferisco in particolare all'asserito accompagnamento delle ragazze a casa e all'abbandono dell'autoradio sotto casa delle vittime per il periodo necessario a consumare lo stupro.
Premesso altresì che ogni caso fa storia a sé, la vicenda mi ricorda un caso di cui mi occupai diversi anni fa, nel quale un carabiniere in servizio fu parimenti accusato di aver violentato una cittadina americana.
Come finì quella storia? La ragazza, tre mesi dopo, confessò alla Giustizia americana di essersi inventata tutto, per motivi che non sto a precisare. La fine di un incubo per il carabiniere. A me era bastato guardarlo in faccia per capire che era innocente, ma, ripeto, ogni caso fa storia a sé.
Se ciononostante non vogliamo oggi rinunciare a fare il tifo per qualcuno, tifiamo per la verità, qualunque essa sia. Punto.






Giorgio Carta 22  settembre 2017

domenica 17 settembre 2017

17   Settembre   2017  



PAOLO RADI PRESENTA
  




I PENSIERI DI GIORGIO CARTA

  
Giorgio Carta ex-ufficiale, svolge la professione di avvocato.
Quelle che seguono sono le sue riflessioni.






Da un eccesso all'altro. 



Prima, tutti i carabinieri sono stati compatti nel difendere i colleghi di Firenze e nel dare delle calunniatrici alle studentesse americane. Adesso che uno dei militari ha ammesso il rapporto sessuale (ed ha fatto benissimo a riconoscerlo), tutti scaricano i due graduati e ne sollecitano l'immediata rimozione, accusandoli di aver disonorato l'intera categoria. 
Eppure, per ora, di grave ci sono solo le accuse. Anzi, la sola specifica accusa di aver stuprato le due ragazze.
È vero che potrebbero essere ravvisabili anche altri reati militari e ordinari (sostanzialmente: violata consegna, tentata truffa militare e peculato d'uso), ma attenzione: sono tutti delitti che, da soli, non determinano di regola la destituzione ed, anzi, si possono "chiudere" senza condanna (e addirittura senza processo) con una semplice messa alla prova (essendo tutti punibili, nelle fattispecie base, con una pena inferiore a 4 anni).
Resta centrale, quindi, solo la contestazione della violenza sessuale, reato orribile ed assai complicato da configurare in tutte le situazioni in cui, almeno all'inizio o anche solo nella ragionevole supposizione dei soggetti agenti, ci sia stato il consenso delle presunte vittime. Consenso che, come è noto, può essere revocato anche dopo esser stato inizialmente dato (e qui immaginate la difficoltà di ricostruire i fatti).
Non sarà certo una passeggiata il processo, questo sì, e non bisognerà praticamente sbagliare un colpo, ma davvero ora non comprendo il generale voltafaccia soprattutto del colleghi degli indagati.
Il mio invito resta lo stesso: attendiamo l'esito delle indagini senza dare per scontata alcuna tesi. Questo è un momento terribile per tutti: sia per le presunte vittime che per i presunti carnefici.
Cerchiamo quindi di non accodarci tutti alla lapidazione mediatica dei due militari.



Giorgio Carta 17 settembre 2017