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martedì 8 dicembre 2015

PAOLO RADI INTERVISTA…







8 Dicembre 2015





CONVERSAZIONE

CON ANGELO LOSITO




IL PALCOSCENICO:

LA MIA VITA







ANGELO LOSITO E’ UN AFFERMATO ATTORE MILANESE CHE HA RECITATO IN TELEVISIONE, AL CINEMA ,IN TEATRO E IN ALCUNI FAMOSI SPOTS  PUBBLICITARI,GRAZIE ALLA SUA POLIEDRICITA' HA RIVESTITO RUOLI DRAMMATICI E COMICI, LO RICORDIAMO IN TEATRO CON IL  MACBETH,IL DECAMERONE,IL REQUIEM VERDIANO, IL SEGRETO DI BLAKE E NEGLI  SPOT  PER LA NIKE E PRONTORAMA.







Signor Angelo Losito  sei un attore che ha fatto del palcoscenico la sua vita, come mai questa scelta dopo il liceo classico?


Innanzitutto prima di rispondere alle domande ,volevo ringraziarti per questa intervista ,sono lusingato dal fatto che tu mi abbia dedicato una parte del tuo tempo e sappiamo che il tempo e’ prezioso per tutti.
Ergo dicebamus, dopo il liceo classico ho deciso di dedicarmi al teatro e di fare del palcoscenico il mio assoluto maestro e ragione di vita. Due sono stati gli input che mi hanno portato a questa decisione : la vorticosa  attrazione  e la forte passione per lo stesso palcoscenico. Iniziai, ricordo, come fotomodello ed indossatore ma sentivo che la moda non era la strada da percorrere.




Quando hai capito che recitare  sarebbe stato la tua vita


Sin da fanciullo. Solitamente da bambini si gioca a pallone, a nascondino … invece io mi divertivo con il mio teatrino con tanto di palco ,sipario e scenografie. Muovevo le marionette e mi inventavo chiaramente i dialoghi. Io mi immedesimavo in ogni singola marionetta che accuratamente animavo con i fili. Ricordo poi che i miei genitori mi regalarono anche le marionette che rendevo vive con le mani.
Bellissimi ricordi…



Drammaturgo italiano preferito, mentre invece chi sceglieresti come autore  straniero?

Sicuramente William Shakespeare,  come esponente straniero, Carlo Goldoni restando a casa.






In genere come scegli un copione, ti attira la trama in generale,  il personaggio, o il cast con cui dovrai lavorare?


Nel momento in cui mi danno un copione e lo leggo, cerco di avere una visione di insieme, poi ovviamente mi dedico al personaggio che devo interpretare. Fin d’ora tutti i ruoli che mi sono stati proposti  sono stati molto interessanti, io ho messo tutta la mia professionalità e voglio ricordare che quello che sono lo devo tanto anche ai registi con i quali ho collaborato. Un grazie di cuore a Manuela Tabossi Centineo che ha fatto di me ogni suo personaggio dal comico al drammatico.




Hai conosciuto tanti registi e attori famosi, che cosa ti hanno trasmesso in particolare?

Si, ho conosciuto registi ed attori di forte calibro che mi hanno aiutato a crescere e maturare.
Particolarmente degni di nota sono Randall Paul attore e regista americano e mio teacher in actor’s studio e Celeste Paul –producer- con  i quali ho e ho avuto diverse esperienze lavorative: spot e cortometraggi.
Un grazie alla mia attuale regista Manuela Tabossi Centineo.
Mai  potrò  dimenticare G.Giannini in qualità di regista , John Woo che  mi scelse per fare lo spot della Nike. Conservo ancora ,con affetto, la sua dedica  autografata ,come una reliquia.
Dario Piana regista di grido con il suo spot “Prontorama”
…e tanti altri come Vanzina grande regista cinematografico e televisivo.
E  voglio anche ricordare con affetto  Anna Proclemer, Tino Carraro, Gabriele Lavia, Monica Guerritore, Massimo Ranieri, Franca Rame ,Dario Fo’, il Trio Lopez Marchesini Solenghi e in modo veramente speciale Walter Chiari che mi ha considerato un amico e come tale mi presentava agli altri: Tutti mi hanno trasmesso a parte le tecniche , anche una forte professionalità ’ e soprattutto sacrificio e amore per il lavoro.










La tua famiglia come vive la tua carriera di attore?

Sono chiaramente fieri di me ed io di loro. Sono stati e tutt’ora sono dei genitori presenti anche se viviamo a 500 km di distanza.




A tuo avviso che cosa manca in genere allo “spettacolo  italiano”  per ritrovare quella vena creativa che lo aveva reso famoso nel mondo negli anni cinquanta e sessanta?


Sarò  breve e conciso. Manca TUTTO  innanzitutto la  professionalità e il talento ;non dimentichiamo la spontaneità e  la naturalezza e la vecchia guardia di attori può insegnarci tanto.
La  comicità  partenopea di Totò, i fratelli De Filippo, i fratelli Giuffrè, la drammaticità di Anna Magnani, la simpatia della Lollo- Brigida  di Alberto Sordi , la serietà di Amedeo Nazzari…insomma “a buon intenditor poche parole”.



Un regista  con cui vorresti immediatamente lavorare?


Non ho nessuna preferenza







Se ti proponessero una scrittura nei palcoscenici di Broadway,  accetteresti senza pensarci due volte, oppure prima vaglieresti con cura il copione?


Accetterei subito lo script e lo leggerei durante il volo intercontinentale .





Hai mai pensato di diventare regista? E se ci hai pensato quale autore ti piacerebbe portare in scena.

Attore sono nato e attore morirò anche se ammetto che con lo studio dell’actor’s  studio ho imparato anche il lavoro registico ,ma è giusto che sia cosi.




Sei milanese e abiti a Pescara, che cosa ti manca principalmente delle tua città e cos’hai trovato di interessante in questa regione?

Amo la mia città natale, a Milano sono nato ,quindi ,resta e resterà la mia adorata città con tutti i suoi pregi e difetti.
L’Abruzzo è una regione bellissima chiaramente la qualità della vita è ben diversa dal nord ma attenzione non più di tanto …lo smog c’è anche qui  ma fortunatamente c’è il mare che mitiga.















Grazie per l’intervista.








domenica 29 novembre 2015












LE INTERVISTE DI PAOLO LORENZO  RADI




29 Novembre 2015





CONVERSAZIONE

CON SEBASTIANO (NINO)  CELESTE






Filmografia completa su:
www.imdb.com/name/nm0148018



LUCE/BUIO

Sebastiano  Celeste    è uno dei principali direttori della fotografia del cinema italiano, ha lavorato con i più importanti registi, inoltre ha illuminato lo sceneggiato televisivo La Piovra (le prime 4 serie).



Signor  Celeste sono passati 50 anni dalla morte di P.P.Pasolini, che ricordo ci può offrire di questo straordinario intellettuale?


Una persona gentilissima chiedeva sempre x piacere si puo' fare questa ripresa? se non si può fare cambiamo angolo di ripresa, aveva il massimo rispetto per  tutti e ascoltava tutti. 





Nel 1993 lei lavora con Carlo Lizzani al tv movie Il Caso Dozier, che cosa ricorda di quel lavoro?

Nella fiction Il caso Dozier ricordo che eravamo sempre seguiti da due persone in borghese (polizia?) che controllavano tutti i nostri movimenti , Lizzani forse era a conoscenza di ciò  e ci diceva:" ..ragazzi continuate a fare il vostro lavoro come sempre e non preoccupatevi",  Lizzani: un gran regista.









Come si è avvicinato all’arte della fotografia e quali sono stati i suoi maestri a cui lei è si ispirato?

Per caso , durante il servizio militare ho conosciuto un tecnico della telecolor laboratorio sviluppo e stampa dei film, e parlando ogni giorno di cinema e fotografia ho deciso che quello era il mio sogno , fare il direttore della fotografia. Le fonti di ispirazione sono infinite, naturalmente i maestri della fotografia a cui mi sono ispirato sono G 4).Albonico P.Pinori C.Di Palma  Gordon Willis e i dipinti di Vermeer e Caravaggio




Hai conosciuto tanti registi e attori famosi, che cosa ti hanno trasmesso in particolare?

Per  me tutti i registi li ricordo dal principiante all'affermato ma quelli a cui devo molto  sono C.Tuzii e G.Carnimeo che mi hanno affidato i primi lavori come dop ( direttore della fotografia) e poi un grande ringraziamento a Damiano Damiani che mi ha permesso di emergere con la fiction La Piovra e con cui in seguito ho collaborato in altri lavori e attori di prestigio ( Placido Leslie Caron Dominique Sanda  Ben Kinsley e tanti altri).










A proposito dei cosiddetti Poliziotteschi, come vengono definiti oggi dai cultori della materia, perché quel genere a cui lei ha dato un contributo importate è terminato alla fine degli anni ‘70 ?

Il polizziottesco è terminato negli anni 80  x troppi film del genere si somigliavano tutti , ma ci sono film  di quel periodo che oggi sono dei cult come Napoli violenta e la serie del Monnezza per  la regia di U.Lenzi ai quali ho collaborato come dop.





A suo  avviso che cosa manca al cinema italiano per ritrovare quella vena creativa che lo aveva reso famoso nel mondo negli anni cinquanta e sessanta?



La crisi del cinema è dovuta soprattutto alla tv e alla mancanza di storie qualitative





Un regista  con cui vorrebbe  immediatamente lavorare?

Rilavorerei volentieri con tutti i registi con cui ho collaborato perchè chi in un modo chi in un altro mi hanno arricchito e dato la possibilità di esprimermi.





Se le  proponessero un film a Hollywood accetterebbe  senza pensarci due volte, oppure prima vaglieresti con cura il copione?


Prima di accettare un film anche se proposto da una major straniera chiedo come ho sempre fatto il copione se poi mi interessa accetto altrimenti ringrazio e rinuncio . 






Hai mai pensato di diventare regista? E se ci hai pensato che tipo di film vorresti girare?

Preferisco collaborare con il regista e non fare il regista  ,ho ancora molto da apprendere sulla fotografia e sulle luci  





Un’ultima domanda, il film che le è più caro?

l film che mi è piu' caro è il mio primo film  Il vangelo secondo Simone e Matteo e La Piovra.













Grazie per l’intervista.


martedì 17 novembre 2015




17 Novembre 2015







RIFLESSIONE

  


Non mancò la fortuna, non mancò il valore, mancarono i mezzi, perché le guerre si fanno per vincere…

Non per perderLe. In genere è così, ma agli it/alieni piace credere il contrario...