SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
ANTONIO
PENGUE
Antonio Pengue, soprannominato AP7, 30 anni di Arzano (Napoli) è un giocatore di calcio.
Due anni fa per il giocatore la stagione con il Melito è stata strepitosa, 16 gol, 17 assist e la vittoria dei play off.
La stagione appena terminata, con l’Atlantis è stata a dir poco magnifica: 14 gol e tanti assist vittoria dei play off del girone C; però come ci dice lui stesso: “è mancata la ciliegina sulla torta per aver perso contro il club A.S.D. Claudio Oliva Passo Eclano al 90°minuto.”
La sua carriera include esperienze in Serie D con il C.TL. Campania, Eccellenza con il Neapolis, e Promozione con: Don Guanella, San Vitaliano, Virtus Afragola. In Prima Categoria ha giocato con Sanità, Plajanum Chiaiano, Grumese e, infine, Melito e Atlantis.
Per adesso è fermo a 70 goal, ma ha tanta voglia di arrivare 100 esimo goal nei prossimi anni.
La prima domanda è la seguente, anche per chi non ha seguito bene le ultime partire; nella stagione appena terminata cos’è successo contro il club; A.S.D. Claudio Oliva Passo Eclano?
Abbiamo perso all’ ultimo minuto e siamo usciti in semifinale.
La stagione con l’Atlantis è stata magnifica, come mai?
La stagione magnifica con l’Atlantis perché abbiamo raggiunto l’obbiettivo della società, inoltre stavamo facendo l’impresa di passare in promozione, in conclusione posso dire che ho avuto a che fare con un gruppo bellissimo, e l’ho porterò sempre nel mio cuore.
La prossima stagione sa dove andrà a giocare? Le è arrivata qualche proposta?
Sì, ho avuto un paio di proposte, ma ancora niente di concreto, Anche perché voglio fare la scelta giusto per la stagione che verrà e poi voglio vincere.
Lei è di Arzano ha frequentato qualche scuola calcio all’inizio?
Ho iniziato con la scuola calcio Oratorio Don Guanella all’età di 4 anni. Il calcio fa parte della mia vita anche se non lo pratico in modo professionistico, per me riveste la stessa importanza, vivo di calcio da circa 30 anni; oramai non ne posso più fare a meno.
Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più legato?
La squadra che sono rimasto più legato è il Melito, perché con quel club abbiamo scritto la storia, un ‘annata di quel livello ti capita solo una volta nella vita.
Lei gioca nel ruolo di?
Io sono un esterno sinistro, ma mi ha detto che vado bene anche come seconda punta.
Di goal ne ha fatti tanti, se ne dovesse sceglierne uno, come miglior goal, quale sarebbe?
Il gol più bello è quello di quest anno: Atlantis contro il Casamarciano, un gol che ogni volta che lo rivedo mi emoziono tantissimo.
Le discussioni con i mister ci sono, come sono stati i suoi rapporti, improntati alla serenità o a volte ci sono stati degli screzi?
Con i mister ho sempre un bellissimo rapporto io sono un ragazzo che dice sempre quello che pensa e accetta sempre le scelta anche se posso pensare che siano sbagliate, tutti sbagliamo, ma l’importante è saper rimediare, complessivamente ho fatto ricredere i miei mister e ripagato bene anche la loro fiducia.
Lei è un giocatore di esperienza, all’interno del gruppo tende a imporre la sua volontà, oppure ascolta i pareri di tutti, anche dell’ultimo arrivato?
Per quando riguarda lo spogliatoio ti posso dire - forse sarà un mio pregio - di essere un ragazzo molto socievole, faccio amicizia con tutti e porto tanta allegria e tanta esperienza. Cerco sempre di dare consigli e nello stesso momento, ascolto le opinioni dei miei compagni: nella vita c’è sempre da imparare.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)?
A me piace la frase: l’ossessione batte il talento, ecco questo è il mio pregio: l’ossessione, il mio difetto, invece è il mio piede debole.
A chi vorrebbe dedicare questa intervista?
L’intervista la dedico alla mia famiglia che vive la mia passione, inoltre è sempre al mio fianco qualsiasi decisione io decida di prendere.
Grazie
14 06 2025
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