Archivio blog

domenica 6 ottobre 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

  

DOMENIK 

SANGIORGIO

 







Domenick Sangiorgio è un giovanissimo giocatore di calcio di Pavia, così ci si presenta:

 

Mi chiamo Domenik, e ho iniziato a giocare a calcio all’età di 5 anni al Red Evil, nel ruolo di attaccante, questo succedeva a Corsico, dove abitavo. 

 

Poi sono andato alla Pro Sesto verso i 8 anni e ho continuato a fare la punta, un anno è stata la mia permanenza. Successivamente sono mi sono trasferito all’Aldini (tre anni), come ruolo giocavo sia attaccante esterno e sia centrale, poi milito all’Alcione come punta, infine sono alla Lombardia Uno come esterno. 

 

Per motivi famigliari ci siamo trasferiti a Pavia a Tromello, presi una decisione di fretta perché stavamo ristrutturando completamente la nuova casa, cosi andai al Garlasco, grazie alla fiducia del mister (Andrea Spadaro), qui ebbi la fascia di capitano e guidai la mia squadra: 52 furono goal e risultati quale miglior marcatore della stagione 2023/2024.

 

Molte squadre erano interessate a me, ho fatto un paio di provini e anche un torneo a Padova grazie anche all’aiuto del mio procuratore (Claudio Tedesco. Ora gioco all’ A.C. Pavia.

 

 

 


 



La prima domanda che le voglio fare è la seguente come sta andando questa stagione calcistica, soddisfatto delle sue prestazioni?

 

Questa stagione sta andando bene, sono orgoglioso delle mie prestazioni anche se c’è sempre da lavorare e migliorare.

 






Lei ha iniziato da bambino a giocare, come mai questa grande passione?

 

È nata questa passione da me stesso perché i miei non erano molto tifosi del calcio e in famiglia tranne mio fratello, nessuno aveva avuto un grande cammino.

 

I suoi genitori, come fanno in tanti, le ripetono spesso la classica frase: “cerca di studiare e non pensare solo al calcio”?

 

A i miei genitori ovviamente importava la scuola e che studiassi ma agevolavano il tutto perché vedevano che ogni giorno ero attaccato al pallone

 

Lei ha militato in diversi club, a quale è rimasto più   legato? 

 

Si ho giocato in tante squadre, a dir la verità non sono mai rimasto molto legato ad una società ma quella più vicina è stato il Red Evils, la mia prima squadra.

 






Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 

 

In questo periodo sto facendo palestra ma non ho mai avuto altre passioni per altri sport.


A proposito di questo sport che cosa l’attira di più la fama o una vita agiata che potrebbe fare?

 

Nessuno di queste 2 opzioni mi attirano, a me piace il calcio e seguo questa passione


Lei gioca nel ruolo di? 

 

Attualmente il mio ruolo è l’attaccante esterno o punta centrale, ma mi trovo meglio esterno.



 




Ci potrebbe raccontare quell’esperienza che lei ha avuto a Garlasco dove con la fascia da capitano ha guidato la squadra, (si è trattato di un bel campionato tra l’altro)?

 

Grazie alla fiducia del mio mister (Andrea Spadaro) ho avuto la possibilità di guidare la mia squadra e creare un bel gruppo affiatato sia dentro e fuori campo, tutto sommato è andato bene il campionato.



 




Grandi discussioni con i mister le ha avute, le sta avendo, oppure ha sempre accetta le decisioni con serenità?

 

Sono un ragazzo che ascolta e parla con i mister ma non nascondo che sono accadute delle piccole discussioni ma che si sono chiarite parlando

Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

Faccio amicizia subito con i compagni della squadra dimostrando sempre rispetto e lealtà, dò molti consigli all’interno della squadra e sempre sono andati a buon fine, Motivando e incitando tutti i ragazzi.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)? 

 

Di solito non mi do dei pregi o dei difetti, ma mi reputo un gran giocatore che gioca molto con la squadra e che ha voglia di arrivare in alto.

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Non sono un ragazzo che ammira molto i calciatori ma il mio idolo è e sempre sarà Maradona colui che mi ha ispirato.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Io non ho sogni ma mi impongo degli obiettivi e il più grande è essere il calciatore più forte di tutti. Ho imparato a mettermi degli obbiettivi anche grazie a mio padre che ha sempre portato a fine ogni cosa che si è messo in testa e questa cosa lo presa proprio da lui.



 




A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Dedico questa intervista alla mia famiglia che mi è sempre stata accanto e al  mio caro  amico (procuratore) Claudio Tedesco ma soprattutto a mia mamma colei che ci è sempre stata nei momenti più belli e più brutti e che ringrazio per quello che ho, dimostrandogli che presto raggiungerò il mio obbiettivo, con una gran testa, voglia di puntare in alto ma avendo sempre i piedi per terra.

 

Grazie 

 

06 10    2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

Nessun commento:

Posta un commento