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domenica 13 ottobre 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

GIACOMO

PELLICCIA

 


 

 Giacomo Pelliccia, classe 2022, è un giocatore di calcio di Napoli, Casalnuovo, ha militato nelle seguenti squadre: Napoli United, Viribus Somma Formia, e ora milita nella Real Forio, Eccellenza girone B, nell’ultima giornata dello scorso campionato ha subito una lesione al perone. 

 

Infine precisiamo che ha a avuto alcune proposte da parte di alcune squadre in serie D.

 


La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2024-2024.Si si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni oppure poteva fare di più? 

 

Sono una persona che pretende tanto da s stesso. Sicuramente le soddisfazioni ci sono, ma direi che si può migliorare partita dopo partita, bisogna cercare di andare oltre ogni limite.

 

Nell’ultima giornata dello scorso campionato  lei ha subito un infortunio, com’è riuscito a superare quel periodo non certamente facile?

 

Superare momenti difficili come quello che ho vissuto non è affatto facile, ma la voglia e la determinazione che mi spingono verso questo mondo è più forte di ogni dolore fisico. La perseveranza e il supporto non solo  della mia famiglia, ma anche  degli amici più cari mi hanno aiutato ad uscirne da questo impasse.

 








Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Questa è una delle mie preferite (come domanda). Ho sempre saputo che quel rettangolo verde sarebbe stata la mia casa. Fin da bambino, precisamente sin all'età di 5 anni condividevo tutto questo con mio nonno Giovanni. Poi dopo la sua scomparsa i miei genitori hanno fatto in modo che io continuassi a credere in quello che stavo facendo sostenendomi proprio come faceva lui.

 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

Guardi, non sono mai stato un genio a scuola. Il calcio, anzi quel pallone è sempre stato tutta la mia vita. I miei genitori hanno sempre saputo che questo mondo mi sarebbe appartenuto più di ogni altra cosa. Nonostante ciò si sono sempre prodigati a farmi capire l’importanza per una vita futura dello studio.

 

Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

In ogni squadra in cui ho giocato ho lasciato una parte di me, con i vari club in cui ho militato  sono cresciuto sotto diversi aspetti (calcistici, psicologici) e sarò sempre grato di quello che ho appreso, in conclusione mi sento dirle solo questo .

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 


Sarò sincero, nessuno sport. Calcio forever 



Lei è giovane è ho letto su di lei molti commenti positivi, come si fa ad essere così stimanti ed apprezzati, come ci riesce lei?


Non c'è una formula particolare, forse la gente vede quanta passione io metta in questo "gioco”, non so forse dovremmo rivolgerla al pubblico la domanda.


Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

 

Credo che ci sia una suddivisione di categoria. Molti per soldi , altri per la gloria .Personalmente parlando io non riuscirei a vedermi se non come un calciatore e certo un po' di "fama"  nell'essere riconosciuto non guasta mai .



Si ricorda il suo goal più bello?

 

Si ricordo perfettamente quel goal, è ancora qui impresso nella mia mente. Quello in coppa Italia contro il Rione Terra.

 

Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Secondo il mio parere i calciatori devono occuparsi della loro prestazione in campo, non che la loro opinione non possa essere importante, ma ad ognuno il proprio ruolo, quindi le decisioni del mister non si discutono: si accettano.

 

Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

No, c'è uno spalleggiarsi a vicenda. Siamo un gruppo non un unico individuo, è giusto confrontarsi e non pretendere di prevalere.



 




Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Pregio: Sicuramente il fatto di giocare considerando la squadra non solo un come un proprio tornaconto personale; difetto? Direi l'impulsività quando qualcosa in campo non mi piace.

 

Se dovesse ricevere domani una chiamata da un club estero, anche fuori dall’Europa, partirebbe immediatamente oppure ci rifletterebbe per qualche giorno, oppure non partirebbe?

 

La verità? Mi piacerebbe fare questa esperienza. Certo mi dispiacerebbe lasciare la mia famiglia e i miei amici,, però credo che sia una di quelle esperienze che almeno una volta nella vita andrebbe fatta.

 

Che cosa rappresenta per lei la città di Napoli? 

 

A presente il testo della canzone di Lucio dalla "Te voglio bene assai"? Ecco  Napoli per me rappresenta proprio quella catena che “scioglie o' sangue dint e vene”. È quel posto che ti rimarrebbe sempre nel cuore anche se andresti a vivere a chilometri di distanza. Napoli è come l'ossigeno di cui abbiano bisogno per respirare, senza siamo morti.

 

Famiglia e amici quanto sono importanti per lei? 

 

Sia la famiglia che gli amici sono le due facce della stessa moneta. Non potrei vivere senza, sono essenziali, entrambi ci aiutano a costruire quella che è la nostra identità e poter contare su entrambi è una gran fortuna.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Secondo lei? Ovviamente diventare un calciatore professionista, altro non desidero.




 


A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

La dedica è sempre la stessa. Alla mia famiglia che mi ascolta e supporta. A chi ha sempre creduto in me, ma anche a chi non ci credeva.

 

 

 

Grazie 

 

 

 

 

13  10   2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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