SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
VINCENZO
MANCO
Vincenzo Manco è un giocatore di calcio e abita a Scampia – Napoli e così ci si presenta:
“Salve, sono Vincenzo Manco e sono nato a vapoli il venti agosto del 2003 abito in un quartiere molto bello che si chiama Scampia.
Fin da piccolo ho sempre sognato di giocare a calcio tra i professionisti e ci sto mettendo tutto me stesso per riuscirci.
Ho iniziato in queste scuole calcio: Mariano Keller, Gioventù Partenope, Don Guanella, ero un ottimo attaccante prima punta fino a quando non sono passato a giocare come difensore centrale o terzino destro.
Poi sono passato a 16 anni in promozione con il Don Guanella, squadra del mio quartiere, dove ho collezionato 4 presenze prima del Covid. Sono stato un po’ fermo, come tutti del resto, nel frattempo mi allenavo sempre, poco tempo dopo andai a fare un provino a Sorrento, prima di firmare, andai in ritiro con la squadra. Ci sono rimasto un anno collezionando 34 presenze; quest’anno ho iniziato con l’Afragolese, rimanendoci i primi 6 mesi e collezionando 7 presenze; i mesi successivi ho militato con la Palmese (Palmi) Afragola) dove sono stato protagonista di 19 partite”
La prima domanda è la seguente il Covid ha stravolto le nostre vite, come ha vissuto questo lungo periodo di pausa? Quali erano i suoi pensieri in merito alla sua carriera calcistica?
Il Covid ha “distrutto” un po’ tutti quanti, nel lungo periodo di pausa non sono mai stato fermo mi sono sempre allenato, però ho sempre pensato che la mia carriera di calcio sarebbe finita.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Ho scoperto di amare il calcio già da piccolo vedendo papà giocare, e ad ogni partita che vedevo mi innamoravo sempre di più.
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio (comunque lei si sta diplomando presso l’Istituto Alberghiero, in qualche modo li sta facendo contenti)?
Mi hanno sempre assecondato su tutto quello che facevo, il diploma è un titolo che potrebbe servirmi in futuro, in conclusione ti posso dire che se ho deciso terminare gli studi è anche per loro.
Perché da attaccante è passato ad essere difensore centrale?
Fin quando giocavo a campo a 8 ero attaccante, appena sono passato a giocare a 11 ho capito che il mio ruolo era il difensore centrale.
Un’esperienza importante è stata al Sorrento calcio, ci può dire qualcosa a riguardo?
Il Sorrento è una città bellissima, una piazza calda ed eccezionale e se devo dire la verità è che mi sono trovato benissimo, e il fatto che disputeranno il prossimo campionato in serie C è meritato tantissimo.
Come sono i suoi rapporti con gli allenatori, cerca sempre di seguire le loro direttive, oppure a volte esprime la sua idea?
Ti posso dire che rapporti con gli allenatori sono buoni ho legato molto e ho imparato molto, ma normalmente c’è anche bisogno di esporre la propria idea.
Prima di giocare una partita è teso, emozionato, oppure è tranquillo perché sa che durante la settimana durante gli allenamenti ha dato il meglio di sé?
Prima di ogni partita ho molto adrenalina ho voglia di dimostrare ogni domenica quello che valgo, ho tanta fame di vincere.
Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse?
Ti dico che mi piacciono quasi tutti gli sport
Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi?
Non saprei cosa risponderti, non conoscono i motivi che spingono molti giovani a fare determinate scelte, a me piace fare il calciatore.
Lei vive a Scampia che cosa rappresenta questo luogo per lei?
Scampia e un quartiere molto vivo e bello, sembra strano dirlo ma vengono tanti turisti.
Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?
La mia famiglia viene prima di tutto ma anche i miei amici hanno un posto nella mia vita.
Lei è giovanissimo, un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?
Giocare tra i professionisti di serie A o B
25 giugno 2023
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