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giovedì 15 giugno 2023

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

ANTONIO 

ROMEO

 



 

 

Antonio Rome nato nel 2001 abita a Bagoli Napoli ed è un giovannismo giocatore di calcio.

 

Così si racconta: 

 

 

“Ho iniziato a giocare a calcio all'età di 3 anni nella scuola calcio di mio zio, poi mi trasferisco nella Sporting bagnoli all'epoca squadra del mio quartiere, successivamente all’età di 11 anni vado con il Monteruscello calcio società che mi vende al Palermo Calcio. 

 

A 14 anni mi trovo a vivere da solo, a Palermo, sono stati gli anni più belli della mia vita, mi è servito in tutto, questo periodo mi ha trasformato prima in uomo e poi in calciatore. 

 

A 17 anni passo al Siracusa Calcio, e nel 2020 ritorno a giocare in Campania nella Puteolana dove faccio i miei primi 4 goal in serie D.

 

Successivamente milito l'Afragolese per 6 mesi, a dicembre vado a giocare nell’ Aurora Alto Casertano, girone F, qui trovo continuità e realizzo 6 goal. 

 

Ad agosto ritorno con l'Afragolese dove realizzo 3 gol in 2 partite, a dicembre di quest’ anno ritorno alla Puteolana e due sono le palle che metto in rete.


 

Questa è una domanda che ho fatto a molti, ancora si sentono a livello psicologico gli effetti del Covid che ha stravolto le nostre vite. Lei come ha vissuto questo lungo periodo di pausa? Riusciva ad allenarsi quotidianamente?

 

Il periodo del covid è stato un momento di riflessione per la mia vita dove ho capito che non bisogna progettare la vita, ma la bisogna vivere al momento, riuscivo ad allenarmi solo in casa con una cyclette e fare un po' di costablity.

 


 


 

La stagione calcistica che si è appena conclusa com’è andata? Soddisfatto delle sue prestazioni?

 

La stagione calcistica che si è conclusa è stata molto difficile perché retrocedere non è mai bello soprattutto quando ci tieni per una piazza importante come il Pozzuoli. Le mie prestazioni? Ti posso dire che si può fare sempre qualcosa in più.

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Ho scoperto il calcio all'età di 4 anni durante Napoli-Sambenedettese in C1. Mio zio mi portò allo  stadio e da lì è nata la mia passione.







I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

I miei genitori mi assecondano in tutto quello che faccio, certo mi possono indicare la via giusta come fa d’altronde un qualunque genitore.

 

Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

La squadra che sono rimasto più legato e il Palermo, sono stati gli anni più belli della mia vita. 

 






A 14 anni lei si trasferisce a Palermo, che tipo di esperienza è stata? Era giovanissimo, non le mancavano la famiglia, gli amici?

 

Come ho detto nella risposta precedente è stata l'esperienza più bella della mia vita, perché mi sono ritrovato da solo e con tante responsabilità, ad oggi posso dire che mi hanno reso un uomo migliore, poi, all’epoca, confrontarti con club di serie A all'epoca è stato bellissimo. La mia famigli mi è stata sempre vicina in tutto, quando giocavo fuori casa perché a Palermo era difficile che venivano erano sempre presenti, è loro posso dire che sono stata la mia forza di volontà la stessa cosa ha riguardato anche  i miei amici.

 

 

Altra esperienza fondamentale al Siracusa, che cosa ci può dire di questo club?

 

Siracusa è stata una rinascita mentale, perché andando via da Palermo non è stato facile, il club mi ha dato la possibilità di mettermi di nuovo in gioco gliene sarò   sempre grato.

 

Con gli allenatori generalmente come sono i rapporti? Qualche screzio c’è mai stato?

 

Ci sono stati allenatori che li sentivo molto vicino, altri dove non ci guardavamo nemmeno in faccia, io sono una persona molto sulle mie però se vedo che dall'altra parte c'è fiducia reciproca, e non solo interesse personale,  come si dice in gergo “ti do la vita”.

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse?

Oltre al calcio mi piace tanto il tennis lo vedo uno sport dove non ci sono raccomandati, chi va avanti è perché ha talento (essendo uno sport individuale). 







Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, diventare famosi oppure condurre una vita agiata? 

 

Io credo che chi pratica questo lavoro, perché alla fine per noi e un lavoro, lo fa soprattutto per passione, si ambisce sempre al top. Io sono ragazzo che viene da una famiglia di operai, e che di conseguenza vuole vivere la fama,  io ce la metterò tutta per raggiungere determinati obiettivi.


Lei gioca nel ruolo di? 

 

Io gioco nel ruolo di attaccante sia punta che esterno destro.



 




Si ricorda il suo goal più bello?

 

Il gol dove ricordo con più piacere è stato l'anno scorso contro il Porto d'Ascoli nello stadio Riviera Delle Palme e penso che sia stato il più bello.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)?

 

Un mio pregio: non mi risparmio mai, cerco di offrire tutto me stesso un mio difetto: forse a volte sono troppo nervoso e non alcuni obiettivi che mi prefiggo non sempre riesco a raggiungerli.

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Il giocatore che ammiro tantissimo Zlatan Ibrahimovic. 

 

Lei è nato Napoli a che cosa rappresenta questo luogo per lei?

 

Napoli per me rappresenta tutto, è anche voglia di riscatto sociale, a Napoli possiamo imparare come si vive anche con niente, questà città per me rappresenta tutto.

 

Si aspettava che il Napoli vincesse lo scudetto? 

 

Partendo dal fatto che sono un malato del Napoli ti posso dire che calcisticamente parlando e un tifoso spera sempre che la sua squadra salga sul tetto d'Italia. Non mi aspettavo che il Napoli vrebbe fatto una stagione del genere e che vincesse lo scudetto; sono stati attimi che non dimenticherò mai e che aspettavo da bambino per viverli.



 




Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?

 

La famiglia per me è importantissima, dove ti dà sempre quella forza in più per affrontare la vita, ugualmente lo posso dire dei  miei amici.

 

Se ricevesse una chiamata da un club estero partirebbe immediatamente oppure rifletterebbe sul da farsi?

 

Se ricevessi una chiamata dall'estero non esiterei due volte a pensarci, prenderei la valigia e andrei subito.

 

A chi vorrebbe dedicare quest’intervista?

 

Dedico questa intervista a mio nonno Vitale.

 

 

 15 giugno 2023

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

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