VENERDI 21
FEBBRAIO 2014
CONVERSAZIONE CON
ANTONINO ARCONTE
Nato a Oristano da una famiglia
di militari di carriera, all'età di sedici anni si arruola come allievo sottufficiale
nell'Esercito
Italiano nel 1970 e frequenta il 14º Corso AS della Scuola
Allievi sottufficiali di Viterbo. Nel settembre dello stesso anno
viene selezionato insieme ad altri allievi per far parte dei nuovi quadri
del SID (il servizio segreto italiano
con struttura militare nato nel 1965
e comandato dal generale Vito Miceli).
Questi aveva ricevuto l'incarico di organizzare la struttura paramilitare
segreta italiana di tipo stay-behind, nota con il nome in codice : Organizzazione
Gladio. Arconte venne inserito nel Nucleo G.
Attualmente collabora con la Mursia Editore alla
diffusione dell'opera: "L'Ultima Missione di G-71", l’ edizione
aggiornata della vera storia di Gladio e d'Italia, dedicata sempre alle sue passate esperienze
nel Nucleo G dell'Organizzazione Gladio, pubblicato da Mursia editore, il 13
novembre 2013, nella collana "le Nuove Guerre" ISBN
978-88-425-4823-2.
http://www.lulu.com/spotlight/aarconte
Noi lo abbiamo incontrato per voi.
Signor Arconte come sta andando il libro edito
da Mursia L’ultima Missione di G71, inoltre come è stato accolto dalla critica?
Rispetto alla versione del 2006 quali modifiche ha apportato?
R: a quanto mi dicono dalla Mursia bene, non posso saperlo
ma è stato richiesto e molti hanno dovuto attendere diverse settimane per
poterlo avere. Purtroppo la crisi ha colpito soprattutto le librerie e non
acquistano più le 13° copie, per pagarne solo 12 e una gratuita, oltre al 30%
di sconto, perché hanno paura delle giacenze. Troppi libri restano invenduti. Il
mercato del libro ha perso nel 2013 addirittura 75 milioni di euro d'incassi,
rispetto al 2012 che era stato a sua volta disastroso. Questo il motivo delle
difficoltà nell'averlo in breve tempo. Solo le librerie Feltrinelli, e non
tutte, ma a Roma sicuramente, lo avevano in scaffale. Però oggi su amazon e
altre librerie online, si trova tutto e anche a prezzo scontato rispetto alle
librerie locali. I commenti dei lettori che mi hanno voluto comunicare le loro
impressioni sono stati molto favorevoli per alcuni entusiastici. Soprattutto
coloro che hanno letto The Real History of Gladio del 1996 (ancora oggi
visitabile su www.g71.altervista.org); L'Ultima Missione del 2001; Bengasi e
dintorni del 2010 e L'Ultima Missione di G-71 edito da Mursia nel Novembre 2013,
ognuno sequel in aggiornamento dei precedenti, ha potuto apprezzare
l'evoluzione dell'Ultima Missione di G-71, che continua ancora adesso, mentre
rispondo a queste domande.
La critica? No, nessuna critica è possibile in Italia per
libri che denunciano situazioni di questo genere. I media sono completamente
controllati e se si è parlato dell'Ultima Missione, il prequel, è solo perché
le inchieste che si chiudevano a mio favore lo imponevano. Ne hanno sempre
prima parlato all'estero però, poi in Italia.
Lei ha avuto una vita
che definirla “avventurosa” sembrerebbe riduttiva, perdoni la domanda banale:
quanto le è costata a livello emotivo e familiare?
R: Quanto mi è costata? Sarebbe più giusto chieder quanto
mi ha dato dal punto di vista emotivo e familiare! Certo, chi vuole vivere la
sua vita deve essere disponibile a pagarne il prezzo, ma io sono
disponibilissimo e l'ho pagato con la persecuzione che lo Stato che ha tradito
la Patria mi ha riservato. Io, però, l'ho considerato sempre un onore avere
contro tutti quei farabutti. Ciò che la vita che ho vissuto mi ha dato è una
famiglia fantastica e molto unita. Mio figlio vive a New York da ormai tre anni
ed è felice e realizzato in un grande paese, dove il merito ha ancora il suo
valore. Se fosse rimasto qui, sarebbe depresso e votato al fallimento, come
tutti i giovani italiani che non hanno padrini in paradiso! Mi ha ringraziato
già due anni fa, per la vita meravigliosa che gli abbiamo fatto vivere, io e la
madre. Sono soddisfazione che valgono una vita no? Ora tocca alla sorellina
spiccare il volo e certo saprò aiutarla a realizzare se stessa, ma come ho fatto col fratello, facendole
capire chi è e cosa vuole dalla vita, poi sostenerla finchè non sarà in grado
di procedere con le sue gambe... Sicuramente in America anche lei. Non vedo
futuro in questo paese per chi non appartiene per struttura morale e familiare
alle bande bassotti che hanno usurpato le istituzioni democratiche. Chi ha
letto i miei libri sa di che parlo, non posso certamente riassumerli in questa
intervista.
Un capitolo
interessante, a mio avviso, quello che fa da corona a tutti gli altri è la
vicenda Moro. Perché su Moro ancora non è emersa ancora un’unica verità, i
tempi non sono maturi affinché il popolo italiano conosca la verità?
R: La vicenda Moro nei miei libri la descrivo e documento
nei dettagli nel capitolo "Il Golpe italiano". Tutto quello che
vedete intorno a voi è frutto velenoso di quel tradimento, che non ha tradito
solo me e i miei commilitoni, ma tutti gli italiani, a parte quelli che vi
hanno preso parte. La verità è sempre una, sono le menzogne ad essere sempre
tante!
Lei era molto giovane
all’epoca, si ricorda cosa pensò quando le dissero di andare in Libano per
consegnare quel fatidico documento in cui si chiedeva la liberazione di Moro,
quando ancora Moro doveva essere rapito. Mi ha colpito una frase del libro
quando lei dice: “ Conseguenza dell’assassinio Moro fu la tragedia di tutte
quelle stagioni di bombe e l’inizio di un periodo davvero drammatico che portò la nostra Patria
a sprofondare nel fango!”.
R: Dico anche che non pensai niente, all'epoca non sapevo
nemmeno chi fosse Aldo Moro e niente sapevo della politica italiana. Ero quasi
sempre in missione all'estero e quando rientravo in patria tutto pensavo, meno
che a leggere giornali che già sapevo essere devianti dalla verità che
conoscevo. Riguardo alla vicenda Moro ne presi atto solo nel 1998, all'epoca in
cui mi recai in USA per la richiesta d'Asilo politico.
Perché successe
questo? Mambro e Fioravanti sono stati giudicati colpevoli della strage di
Bologna, Cossiga, prima di morire, disse che si sarebbe trattata di una bomba
palestinese che per caso transitava a Bologna, cosa ci può dire a riguardo?
R: Siete mal'informato: Cossiga nell'immediatezza della
strage disse a Bologna, dove accorse, che era una bomba fascista! Come se fosse
un ordine per la magistratura Bolognese di seguire quella pista e non quella
vera, che portava a Tripoli e alle nostre operazioni a Malta. Tutto è ben
descritto e documentato sui libri e vi rimando a quelli, non posso ripetere
tutto qui. Cossiga è vero che prima di morire, quando ormai nessuno trovava
attendibile la pista neofascista, ha tentato un ultimo depistaggio dalla
verità, indicando in un errore dei palestinesi che ha provocato l'esplosione
accidentale della valigia contenente l'esplosivo mentre era in transito verso
la Palestina …Ah ah ah. Chi sa la verità può solo ridere dei contorsionismi di
Cossiga. Voi, disinformati dai media italiani, dovreste andare a informarvi
sulla strage della stazione di Marsiglia due anni dopo Bologna. Stessa modalità
d'esecuzione, stessa valigia in sala
d'attesa, stesso esplosivo … anche quella dimenticata li da palestinesi in
transito? … anche quella esplosa per errore? Ma non fatemi ridere sulle
tragedie nazionali ed europee. Nessuno in Italia ha reso noto che anche sui
treni in Francia esplodevano bombe come sull'Italicus e a metterle non erano
certo i neofascisti italiani, ne francesi, c'era Carlos, lo Sciacallo a
minacciare il governo Francese di attentati dinamitardi, se non avessero
rilasciato Magdalena Kopf, nome di battaglia Lilli. Membro della Separat, la
rete del terrore di Carlos, filosovietica e con basi a Tripoli e in
Cecoslovacchia. In un Hotel davanti alla stazione, la notte dell'esplosione ci
ha dormito Thomas Kramm, terrorista tedesco, membro anche lui della Separat e
nessuno lo ha disturbato nemmeno di un avviso di garanzia. Dovevano correre
tutti dietro la "lepre di stracci" che gli ha dato Cossiga! Che era
culo e camicia, insieme ad Andreotti Giulio, di Muhammar Gheddafi.
Tanti sono gli
argomenti che lei affronta nel suo libro, due mi hanno colpito, Gardini sarebbe
stato un gladiatore e un altro elemento la divisione delle centurie, la prima
chiamate Aquile era formata da aviatori e da alcuni paracadutisti della
Folgore. In merito a Gardini sono rimasto sorpreso, in breve per chi non ha
ancora letto il libro perché Gardini divenne un agente Gladio? Come ultima
domanda quanti della Folgore vennero reclutati, pochi o invece il numero era
elevato? Oggi si parla spesso nei giornali di colpo di Stato, il colpo di Stato
per far fuori Berlusconi e far salire Monti, trova che si faccia un abuso di
questo termine? Un’ultima domanda come sono cambiati i servizi segreti di oggi
rispetto a quelli di 40 anni fa? La ringrazio e invito i miei lettori a leggere
il libro, un libro che farà riscrivere intere pagine della nostra storia
italiana.
R: Gardini era un finanziare, un capitano d'industria di
valore ed era un patriota. Trovandosi a fare affari con l'est europeo per
ragioni commerciali delle granaglie che trasportava con le navi della FERMAR in
giro per il mondo ha avuto bisogno di aiuto e l'ha avuto, e lo ha ricambiato
fornendo informazioni preziose su cui veniva a conoscenza, ma riguardavano le
vicende della guerra fredda in atto in quegli anni, non segreti industriali o
commerciali dei quali non ci interessava nulla. Sul libro decsrivo meglio e nei
dettagli questa situazione e l'assassinio, mascherato da suicidio, avvenuto il
23 luglio 1993, pochi mesi prima di quello di Licausi, a Mogadiscio, il 12
Novembre 1993 e pochi mesi dopo l'attentato che doveva costarmi la vita nel
febbraio 1993. Hannus Orribilis davvero quel 1993!
I servizi segreti dei tempi che ho conosciuto erano formati
da uomini e donne che erano selezionati per meriti e dimostrate capacità e
facevano corsi di addestramento durissimi, c'erano le scuole in sardegna, ormai
chiuse da un eternità. Come si diventa agenti segreti oggi? Come per tutti gloi
altri incaichi pubblici, per raccomandazioni e per cooptazione. Chi dirige i
Ministero della Difesa decide a chi affidare i servizi segreti militari, chi
dirige il Ministero degli interni decide i quadri di quelli civili. Chi dirige
i Ministeri in Italia lo sappiamo bene, dunque …
Sì, anche io consiglio la lettura dei miei libri a coloro
che vogliono conoscere la verità della nostra storia e della loro patria.
Perché ciò che stanno vivendo oggi, è la esatta conseguenza di quei fatti,
tragici e irrisolti. Chi tradì la nostra Patria in quegli anni, non ha mai
pagato e persevera negli stessi modus operandi. Per questo molte azioni vi
appaiono come dei Golpe's, anche se vi sembra incredibile. Se conosceste
davvero la vera storia di Gladio e di G-71 non vi meraviglierebbe più la verità
che è sotto gli occhi di tutti.
Buona lettura.