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sabato 3 maggio 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

  

LEONARDO

GARGIULO

 


 



 



Leonardo Gargiulo, di Castellamare di Stabia (NA)  è  un giocatore   di calcio  e così si presenta: “ 

 

Come tutti i ragazzini inizio a giocare a l’età di 6 anni nel settore giovanile della Juve Stabia fino ad arrivare in prima squadra in serie C2 facendo qualche apparizione nel 2000 in coppa Italia. 

 

Nel 2001 andai in ritiro con la Juve Stabia in C2, ma dopo 10 giorni di ritiro la squadra fallì. 

Presi una decisione di andare a militare nel Sorrento Calcio che allora giocava in serie D e decisi di rimanerci dal 2001 appunto sino al 2006. Con. Questo club ha vinto: un play off, il campionato di Serie D e la Coppa Italia, un campionato di serie C2 e la super coppa.

Campionati vinti con i seguenti club: Gragnano in eccellenza, Vico Equense in promozione, Santa Maria La Carità in promozione, Virtus Stabia in promozione, per un totale di 6 campionati vinti.

Tre i club dove ho giocato menziono: S.S. Cassino, 1927, Vico Equense, Calcio Pomigliano, Libertas Stabia, Gragnano, Afragolese, Puteolana, Salernum Baronissi e ACD Santa Maria Per La Carità.

mentre nelle ultime due stagioni ho giocato nella Virtus Stabia, promozione, 28 partite 2 goal, e in questa nella Stabia City, 15 partite giocate.”

 

 


La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione questa stagione? Si ritiene soddisfatto oppure ha qualche rimpianto? 

 

Personalmente non è stata la stagione che speravo. A gennaio ho deciso di fare un passo indietro, una scelta ponderata. Ma sono contento per la squadra e per i miei compagni: l’obiettivo è stato raggiunto e questo conta. Rimpianti? Nessuno. Le scelte si fanno con il cuore, e io non ho mai voltato lo sguardo indietro.

 

Lei ha 42 anni e gioca sin da quando ne aveva 6, una vita passata nel rettangolo verde, la domanda mi sembra scontata: che cosa le ha dato il calcio e che cosa le ha tolto?

 

Il calcio mi ha dato tanto, è stato ed è la mia vita. Ho iniziato da ragazzino nel settore giovanile della Juve Stabia e piano piano sono arrivato alla prima squadra. È stato un viaggio incredibile, fatto anche di momenti difficili: nel 2010, ad esempio, ho affrontato un brutto infortunio al legamento crociato e al menisco. 

 

Ma il calcio è forse cos? Ti mette alla prova e ti spinge al limite. Nonostante tutto, non sento che mi abbia tolto nulla, chiudendo questo ragionamento ti posso dire che sono orgoglioso del mio percorso.

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Credo che ogni bambino sogni di diventare un calciatore. Poi, col tempo, con l’esperienza, inizi a capire che per te non è solo un gioco. È una vocazione, un qualcosa che ti scorre dentro.



 





I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

I miei genitori mi hanno sempre sostenuto. Mi hanno accompagnato in ogni scelta, senza mai impormi nulla. Questo è un dono prezioso, e gliene sarò sempre grato.

 

Da come sappiamo un’esperienza fondamentale è stata la sua permanenza calcistica nel Sorrento Calcio, vincendo anche tanto. In poche parole come definirebbe questa sua avventura nel Sorrento Calcio?

 

Sorrento è stata la mia prima vera casa calcistica. Era il 2001 quando ho iniziato.  Sei anni intensi, in cui sono cresciuto tantissimo sia come calciatore e sia come uomo. Abbiamo vinto playoff, un campionato di Serie D, la Coppa Italia, la C2 e la Supercoppa. Ricordi bellissimi, che porterò per sempre nel cuore.

 

È rimasto ancora in contatto con il club?

 

Sì, i rapporti sono rimasti buoni, anche se nel frattempo la società e i dirigenti sono cambiati. Ma il legame affettivo resta.

 

Diversi sono i campionati che lei ha vinto, qual è la sua qualità che le ha permesso di essere fondamentale nelle partite che lei ha giocato? 

 

Forse la mia forza è sempre stata quella di non mollare mai. Dare il massimo, essere d’esempio, affrontare tutto con spirito costruttivo. Anche nei momenti duri ti posso garantire che non mi sono mai tirato indietro.

 

Non è certamente facile riuscire ad essere ancora in pista sino alla sua età, vorrebbe dirci il suo segreto per essere così costante?

 

Non credo nei segreti. Credo nella passione, nella voglia di mettersi in gioco, sempre. Ogni stagione per me è come fosse la prima. Lo stesso entusiasmo, la stessa fame

 

Lei ha conseguito il patentino Uefa B, ha già qualche proposta per la prossima stagione calcistica? 

 

Sì, l’ho preso nel 2012. Al momento però voglio ancora giocare qualche stagione. Poi, chissà, mai dire mai.

 

Il suo ruolo è quello di essere difensore, precisato questo, si ricorda il suo goal più bello?

 

Sì, è facile ricordarli anche se non sono tanti! Ma ce ne sono alcuni speciali: uno da fuori area con il Sorrento, uno importantissimo con il Vico Equense e quello con il Santa Maria la Carità, dedicato alla nascita di mia figlia: quel gol… è stato il più bello in assoluto.

 

Ultimamente vista la sua grande esperienza, grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Mai grosse discussioni. Ho sempre accettato le decisioni con serenità. È vero però che alcuni allenatori, magari, facevano fatica a confrontarsi con uno della mia età, ma il rispetto è sempre stato alla base.

 

Generalmente che ruolo aveva e ha all’interno del gruppo, ascolta i suggerimenti di tutti i giocatori, oppure tende a imporre la sua visione di gioco?

 

Mi piace confrontarmi, sono una persona semplice e rispettosa. Penso che ognuno abbia qualcosa da insegnarti. Ascoltare è fondamentale e alla fine credo che questo atteggiamento venga percepito e apprezzato.




 





Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)?

 

Il mio pregio è l’impegno. Sempre. Anche nei momenti più difficili non ho mai smesso di mettermi in discussione. Il difetto? Forse la permalosità, però ci sto lavorando.

 

Di lei si parla molto bene, come si riesce ad essere così apprezzati e benvoluti nell’ambiente calcistico (tutti noi sappiamo che non è facile essere giudicati bene, in quanto si tende sempre a criticare in negativo ogni aspetto) ?

 

Fa piacere sentire questo che hai appena detto. Per me è la vittoria più bella. I risultati passano, il calcio finisce, ma la persona resta. E se lascio un buon ricordo come uomo, allora vuol dire che qualcosa di buono l’ho fatto.

 

Terminata questa intervista squilla il telefono e le propongono di allenare una squadra fuori dall’Italia. Se la sentirebbe di accettare questa nuova sfida e trasferirsi con la famiglia all’estero? 

 

Sarebbe una sfida affascinante, certo. Ma per adesso non ci penso. In futuro, chissà.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Continuare a giocare finché il fisico me lo permetterà. E dare ancora il mio contributo, dentro e fuori dal campo.

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

A me stesso, alla mia famiglia e a tutte le persone che mi sono state vicino lungo questo bellissimo cammino.

 

 

Grazie 

 

03  05    2025

 

(Tutti i diritti riservati) 

giovedì 1 maggio 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

DAVIDE

LIUCCI

 

  


 


 

 

Davide Liucci è un giocatore   di Napoli di 24 anni e queste sono le squadre dove ha militato:

 

Atletico Giugliano 1928 (attualmente Giugliano calcio 1928 in serie c) 2 anni pulcini;  Polisportiva Maristi esordienti e giovanissimi provinciali, Napoli cfm Carpisa e Yamamay mini allievi e allievi regionali, 2 anni; Ares Vomero allievi regionali, Brothers Napoli allievi regionali; Internapoli Kennedy juniores regionale; Nuova Napoli nord eccellenza girone A e juniores regionale élite; F.C. Old Invicta (Modena) terza categoria; FC Casalnuovo (1 categoria); FC Casalnuovo (1 categoria) 2 anni; New Virtus Partenope (3° categoria) secondo anno, squadra attuale.

 



 


 

 

 

Questa è la seconda intervista che lei ci concede,  ovviamente la ringraziamo. La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2024-2025. 

 

La stagione 2024-2025 è terminata abbastanza male, visto che per un infortunio sono rientrato da poco ad allenarmi.

 

Per la prossima stagione ha già qualche idea, qualche progetto in merito a dove andare, oppure pensa che potrebbero esserci alcune sorprese?

 

Per la prossima stagione al momento non ho progetti, però se riesco continuerò con la squadra attuale, salvo impegni lavorativi.

 






Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Il calcio è diventata la mia passione sia già da piccolissimo e grazie anche a mio nonno.

 

Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

Sono rimasto più legato all'attuale, cioè la New Virtus Partenope e alla Nuova Napoli Nord.

 

Sino adesso il calcio che cosa ti ha tolto e che cosa ti ha dato?

 

Il calcio mi ha dato l'opportunità di conoscere persone fantastiche.


Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

 

Credo che siano attratti dalla fama oltre che dai soldi.

 

Il tuo rapporto con i vari mister che hai conosciuto com’è stato, sempre positivo, oppure ci sono stati anche scontri accesi?

 

È sempre stato positivo il rapporto con il mio mister, è capitato magari solo con un allenatore  di essere stato preso poco in considerazione, ma ci sta.

 

All’interno del gruppo tendi, con i dovuti modi s’intende, a imporre la tua volontà, oppure cerchi di capire le ragioni di tutti?

 

Cerco di capire le ragioni di tutti e imponendo anche il mio pensiero.

 

Finita una partita ripensi a quello che è successo, oppure volti pagina per pensare a quella successiva?

 

Dopo una partita penso subito alla prossima, anche perché per ogni partita occorre dimostrare il proprio  valore.

 






Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Giocatori che ammiro tantissimo sono:  Di  Lorenzo e Pisacane

 

Lei è nato Napoli a che cosa rappresenta questo luogo per lei?

 

Rappresenta un luogo molto importante culturalmente e anche per ottimi calciatori che la  Campania offre.

 

Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?

 

La mia famiglia e amici sono fondamentali e hanno contribuito ad essere la persona che sono attualmente.



 




Se domani ricevessi una proposta allentante per un club estero, te la sentiresti di lasciare tutto per fare questa avventura? 

 

Avendo altre visioni a livello lavorativo non me la sentirei andar via.

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Dedico questa intervista ai miei colleghi, amici e le persone che mi hanno supportato e stato vicino in momenti di difficoltà.

 

 

Grazie 

 

 

 

02 05     2025

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

martedì 29 aprile 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 


ANTONIO

TRONCO

 




     

Antonio Tronco è un giocatore di calcio di Caserta, ha la maturità scientifica e breve si laureerà in Scienze Motorie (Laurea Magistrale) e così ci si presenta: “  

 

 

“Ho iniziato a muovere i primi passi nel calcio all’età di 6 anni prima alla Juventus Academy per poi continuare fino ai 16 anni alla Caserta Academy. A 17 anni ho disputato un campionato di Juniores regionale con la A.S.D Recale. 

 

L’anno successivo, mi affaccio per la prima volta al calcio dei “grandi” con le Aquile Rosanero disputando il campionato di promozione e riuscendo ad accedere ai play off che non si sono disputati a causa del Covid.

 

 Nel 2022 scendo in prima categoria disputando il campionato con la ASD De lucia per poi avere brevi parentesi con il San Nicola Calcio 2009 e con Intercasertana, fino ad arrivare a quest’anno in cui ho disputato sempre il campionato di prima categoria con l’Academy San Nicola raggiungendo l’obiettivo della salvezza”.

 

 

 


Prima di iniziare l’intervista voglio menzionare il signor Stefano Carta che mi ha offerto l’opportunità di poterla intervistare. La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2024-2025.Si si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni oppure poteva fare di più? 

 

Questa stagione è terminata nel modo in cui speravamo, la salvezza. È stato un anno difficile per noi, abbiamo incontrato molte difficoltà durante il nostro percorso essendo una squadra giovane e inesperta. Per quanto riguarda le mie prestazioni, durante l’anno non ho avuto piena fiducia da parte del mister, cosa che invece ho ricevuto dal mister Tranquillo e che credo di aver ripagato nel migliore dei modi.





                                  Con il club: Academy San Nicola



La prossima stagione giocherà, sa dove andrà a giocare?

 

Non saprei, la stagione è appena terminata e adesso mi godo la meritata salvezza. Non nascondo che mi farebbe un enorme piacere continuare con l’Academy San Nicola.

 



                                      

                                  Con il club: Academy San Nicola                                                



I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

No, al contrario i miei genitori mi hanno sempre invogliato a giocare e il calcio non ha per niente influito sugli studi, anzi, sono riuscito a laurearmi e a breve prenderò la specialistica.

 

Come ogni giocatore lei ha avuto diverse esperienze calcistiche, quale ritiene sia stata la più importante?

 

L’esperienza di quest’anno è stata sicuramente la più soddisfacente. Come ho detto prima è stata una stagione travagliata e raggiungere l’obiettivo con un mio gol in una finale play out è la cosa che più mi ha appagato.


Lei gioca nel ruolo di? 

 

Terzino destro.

 



   

        Con il club: Aquile Rosanero Caserta (promozione)




Si ricorda il suo goal più bello?


Il gol piu bello, come ho detto prima, è sicuramente quello della finale play out contro il San Cipriano.

 



                     

                         Con il club: Aquile Rosanero Caserta (promozione)




Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Diciamo che non sono un giocatore che discute con l’allenatore, tendo di più ad “accettare” le scelte del mister aspettando l’occasione giusta per mettermi in mostra. Mi è capitato quest’anno e alla fine il campo mi ha sempre dato ragione e lo devo solo al mister Tranquillo e al mister Porrini.

 

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

La dedico a tutta la società ed ai miei compagni di squadra. Una menzione speciale per il direttore Stefano Carta e il presidente De Lucia, il primo che ha sempre creduto in me e il secondo che non ci ha fatto mai mancare nulla durante la stagione. Infine grazie al mister Tranquillo per la fiducia che ha riposto in me e al mister Porrini che per me e per la squadra prima che un allenatore è stato un fratello maggiore.

 

 


Grazie 

 

29    05    2025

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

venerdì 25 aprile 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

MANUEL

MACCHIA

 

   


Seconda intervista 

 

 

 

Manuel Macchia è   un giocatore   di calcio, ruolo del portiere,  di Brindisi, classe 2006 e così ci si presenta:

 

 

 

“Mi chiamo Manuel Macchia e sono nato a Brindisi il 23 febbraio del 2006. 

 

Ho iniziato a giocare a Calcio Nella New Team Squinzano, frequentandola per 2 anni, poi ho voluto proseguire il percorso nella Memory Campie ci sono rimasto un anno. 

 

Poi sono andato all’Euro Sport Academy, un percorso di formazione importante, che mi ha formato tanto. 

 

L’anno successivo andai all’Olimpique Soccer (Surbo) frequentando solo metà anno, per poi concluderlo nell’Accademia Calcio Mesagne dove ho trascorso anche l’anno successivo. 

 

Successivamente sono stato al Brilla Campi, affiancato da persone di grande caratura. Ho frequentato diverse realtà come il Lecce, inoltre sono stato per un breve periodo Brindisi, e ho vissuto anche Francavilla. 

 

Sono stato formato da parecchi allenatori dell’Accademia Portieri, la quale adesso alcuni vivono realtà professionistiche.

 

 Ho frequentato diversi stage di portieri, frequentando allenatori importanti che hanno contribuito alla mia formazione; frequentando per un anno anche il centro federale nazionale di Ceglie Messapica con a capo Mister Mino Francioso e il mister Cristiano novembre che mi ha formato tanto. Sino al 30 di giugno sono tesserato nel club Brillacampi. 

Successivamente ho giocato nel Squinzano Calcio 1913 (agosto-ottobre) e poi da novembre sino a marzo alla SSD Trepuzzi Calcio, Juniores Regionali

 

 







Questa è la seconda intervista che ci concedi, grazie e passiamo alla prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2024-2025.Si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni oppure poteva fare di più? 

 

Sono estremamente felice della mia stagione sportiva. Sono cresciuto, migliorato e imparato tanto da persone che vivono e masticano questo sport da diversi anni, quindi è stata una stagione di alta crescita e un migliorarsi continuo.

 

 

Da agosto sino a ottobre del lei era tesserato nello Squinzano calcio 1913, poi è passato alla società  SSD Trepuzzi Calcio. Come si è trovato in questo club?

 

Trepuzzi è una società di alto livello. Mi sono trovato molto bene, perché c'erano le condizioni di fare bene e ciò è stato fatto. Trovare una società che mi metta a disposizione figure professionali e mi trasmettano tutta la loro esperienza e nozioni tecniche significa sicuramente trovarsi bene e disputare con alto livello un campionato calcistico. Rappresenta una tappa essenziale che mi ha fatto crescere e migliorare tantissimo, ma soprattutto anche confrontarmi e imparare.

 

 

La prossima stagione sa dove andrà a giocare?

 

Ancora non so dove giocare, ma sicuramente sarà fatta una scelta a 360 gradi. La società per me è fondamentale per continuare il mio percorso di crescita. Ho già avuto numerose richieste, ma prima di prendere una decisione definitiva vorrei fare delle valutazioni curate e precise.

 

 

Come mai ha scelto il ruolo del portiere; le piaceva si da bambino, oppure è stata una casualità?

 

È nato tutto per caso: un giorno mi trovai a giocare in un campetto del mio paese e i miei amici, essendo che mancava il portiere, mi proposero di farlo durante la partita. Da allora è stato il mio posto più sicuro, un qualcosa che mi faceva battere il cuore forte. È stato amore a prima vista, qualcosa che ancora oggi non riesco a descrivere. Sono felicissimo di fare questo ruolo, pieno e ricco di responsabilità, ma pronto ad assumermele tutte quante, perché è quello che mi piace fare.

 

Il ruolo del portiere, forse è il più difficile, si è sempre soli, e molte responsabilità di una sconfitta ricadono proprio su di lui, è così? 

 

Il portiere può essere l'eroe o il capro espiatorio, e si devono accettare entrambe le cose con maturità.

 

Durante la settimana quante volte si allena?

 

Durante la settimana mi alleno tre volte più il match.



 




Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 

 

Seguo solo il calcio, perché è la mia unica passione


Secondo lei perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

 

 La differenza sta forse in cosa ti spinge ad andare avanti: chi ha dentro davvero la passione, la fame - ma quella sana, di migliorarsi, di vincere, di vivere di ciò che ama - è quello che ha più probabilità di farcela. Chi invece pensa solo ai soldi o alla notorietà, spesso si perde per strada. 

 

Alla fine, i veri campioni sono quelli che mettono il cuore prima del portafoglio.

 

Si ricorda la sua parata più bella?

 

La mia parata più bella forse lo scorso anno in Brilla Campi - Mesagne Calcio 2020: tiro a giro a effetto in una posizione obliqua alla mia porta, che arriva sino all' incrocio dei pali e io con la mano di richiamo la tolgo da sotto il sette.

 

Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

 Accetto sempre le decisioni degli allenatori con serenità. Hanno più esperienza di me e sicuramente le loro scelte sono in funzione del bene della squadra.

 

Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

 Ho un carattere molto generoso: mi confronto spesso con i miei compagni, ascolto le loro versioni e cerco di supportarli sempre:  sia dentro che fuori dal campo. A volte sono un pò antipatico perché voglio sempre massima concentrazione e attenzione in qualsiasi dettaglio. Sicuramente sono molto educato e rispettoso verso tutti.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)? 

 

Un mio pregio può essere la visione di gioco: mi piace anticipare le azioni, capire in anticipo dove andrà il pallone e servire i compagni nel momento giusto. Il mio difetto?  A volte mi manca un pò di cattiveria agonistica. Sono uno che preferisce giocare "pulito" e magari in certi momenti decisivi questo può essere un limite.

 

Di lei si parla molto bene, è apprezzato, immagino che questo le faccia piacere?

 

Sì, mi fa piacere riconoscere complimenti da altri addetti ai lavori. Vuol dire che sto facendo e lavorando bene.

 






Domani lei riceve una chiamata da una società estera, se la sentirebbe di lasciare tutto per una nuova avventura?

 

Dipende dalla chiamata, ma sono molto legato al mio paese e alla mia regione.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Non vivo di sogni ma di solide realtà. L'unica cosa che io vorrei è lavorare bene, crescere e migliorare. Confrontarmi in realtà importanti può essere il mio obiettivo e farò di tutto per realizzarlo perché ho i mezzi per farlo e ne sono consapevole. Voglio che le persone mi conoscano per quello che sono: una persona giusta, leale e corretta fuori, un leone e un guerriero in campo, ed è proprio nel campo che la mia personalità deve spiccare e recitare un ruolo da protagonista. Tutto ciò supportato dalle persone giuste nel momento giusto.

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Dedico questa intervista a tutte le persone che mi conoscono e che mi vogliono bene e ci tengono a me. La mia speranza è di stare bene e sereno con tutti, mi devono pensare perché sono  un ragazzo solare, educato oltre che un ottimo sportivo e  che pratica la sua passione con dedizione e concentrazione.

 

 

Grazie 

 

25 04     2025

 

(Tutti i diritti riservati)