Archivio blog

domenica 7 dicembre 2025

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

GIORGIO

DI GRANDI 

  








Giorgio Di Grandi è un allenatore siciliano, questa è la seconda intervista.

 

Negli ultimi 3 anni la mia vita è stata in movimento ed evoluzione

 

Nel settembre 2022 sono tornato da solo in Toscana, in Sicilia non c’era lavoro ed ho preferito ritornare in quella che definisco la mia seconda città.

 

Sono entrato calcisticamente nella famiglia del Prato Nord e per due stagioni ho guidato un meraviglioso gruppo di ragazzi del 2008 e la stagione successiva mi hanno affidato la prima squadra per poi rientrare in Sicilia e guidare dei ragazzi in terza categoria con la Young Pozzallo stagione 2024/2025.

 

Adesso alleno nella mia città sempre terza categoria

 

 

 


La prima domanda è la seguente, come sta andando questa stagione calcistica?

 

In questa stagione con la società abbiamo condiviso l’obiettivo di provare a fare il salto di categoria, quest’anno il campionato è più competitivo, ma abbiamo una buona rosa per provarci, in queste prime battute di campionato abbiamo lasciato qualche punto per strada e guadagnato dei punti importanti fuori casa sarà un bel campionato fino alla fine!

 

Quali sono i suoi obiettivi finali? 

 

Vedendo la qualità anche umana dei ragazzi vorrei veramente puntare per le prime posizioni della classifica. ma tutto questo va fatto con il lavoro settimanale e ridurre tutti i gap possibili.



 




Il rapporto con la dirigenza com’è?

 

In questa stagione mi ritrovo ad avere una vera e propria struttura organizzativa, abbiamo un bravo direttore sportivo dove non manca mai il confronto su ogni dettaglio che non è poco per un allenatore, un presidente giovane, ambizioso con una passione incredibile, ma molto attento al bilancio e agli equilibri caratteriali di ogni singolo uomo , il Motia è un team, una squadra, una famiglia e poi c’è lui il vice presidente nonché capitano e leader indiscusso di questa squadra, trascinatore come pochi, è  grande esempio di condottiero dentro e fuori dal campo, sono felice e sereno per questa nuova avventura. 

 

Sono passati diversi anni dall’ultima intervista, lei lascia la Sicilia e torna da solo in Toscana, precisamente a Prato, immagino che ci si trovi bene, anche perché per lei è la seconda città, che cos’ha di particolare Prato che l’affascina così tanto?

 

Prato per me è casa, rinascita, opportunità, ha tanto verde, montagne, boschi ed io adoro tanto questo contesto di natura, per me è stato un richiamo forte, avevo vissuto un anno importante prima con l’esperienza alla Zenith Prato come vice allenatore in eccellenza, e poi una cosa importante è stato il lavoro quello che la Sicilia non è mai riuscita a darmi. 

Ho conosciuto persone importanti che mi hanno fatto sentire me stesso in ogni contesto ad ora ne ho ancora nostalgia di tutto e tutti.

 

Lei ha guidato per due anni i ragazzi del 2008 e poi le hanno affidato la prima squadra, che anni sono stati calcisticamente parlando?

 

Al rientro a Prato avevo già un accordo con il Prato Nord per guidare un gruppo di ragazzi 2006, ma poi per un mio ritardo di trasferimento mi hanno assegnato la maglia di un gruppo di ragazzi 2008, una storia ed un percorso meraviglioso che con il calcio forse non c’entra nulla, ma che mi ha lasciato umanamente tanto anche troppo. Il 70% di quella squadra un anno prima praticava un altro sport e a 15 anni partecipare ad un campionato agonistico è come andare in guerra con poche armi, ma è stato bello, è avvenuto un percorso di crescita per tutti, me compreso ha legato tre componenti importanti in questa avventura, società, squadra, genitori, abbiamo raggiunto l’unica vittoria sul campo  alla fine della stagione,  ma quando è arrivata sembrava di aver vinto tutto l’intero campionato e la cosa più incredibile è che non ci ha lasciati ultimi in classifica a discapito di un’altra società dove i ragazzi se li era cresciuti in casa. 

 

A fine stagione vengo richiamato dal vice-presidente con la proposta di allenare la prima squadra di seconda categoria, sono rimasto incredulo non me lo aspettavo ma ho accettato subito perché in fondo allenare una prima squadra è sempre stato un mio obiettivo, siamo partiti con l’obiettivo per loro sempre primario della salvezza cosa che accadeva da tre stagioni, ma grazie ad un grande gruppo squadra, veramente figli del Prato Nord, al meraviglioso presidente Degl’Innocenti al vice Brigandì, all’amico e direttore generale Fusilli e le grandi menti del consiglio abbiamo fatto una cavalcata storica con la conquista della prima categoria, sono momenti e stagioni che non potrò mai cancellare dai ricordi per tutte le dinamiche e uomini che anno contribuito a tutto questo!

 

Quando ci sono dei contrasti con i giocatori, lei come gli risolve?

 

Innanzitutto chiedo un chiarimento ed un confronto in privato, voglio capire da dove nasce il contrasto perché a volte si creano  situazioni così banali e risolvibili che non avrebbe nemmeno senso discuterne, ma agli inizi le frizioni nascono sempre per conoscersi bene e meglio ed è giusto ascoltarsi di più,  cosa non sempre facile per tutti.

 

E veniamo a questa domanda che faccio sempre: Qual è la principale qualità che deve avere un allenatore? 

 

Dal mio punto di vista l’empatia su tutto, devo cercare di entrare in quell’uomo che ho davanti farlo sentire a suo agio perché ho diverse informazioni da dare, egli recepire ogni cosa che io gli prospetto perché il cammino verrà affrontato insieme.

 

 


 

Lei come riesce a motivare i suoi giocatori per vincere una partita?

 

Con la consapevolezza, con il lavoro durante la settimana e credere sempre nei propri mezzi.

 

     Qual è il suo stato d’animo prima di una partita? Quali consigli dà ai giocatori?

 

Sono una persona che vive il momento, la partita inizio a viverla al primo appuntamento con i ragazzi la domenica con serenità, il calcio è imprevedibile sempre, quindi perché stare in ansia prima dell’evento!

Ai giocatori consiglio di essere se stessi e di collaborare sempre dentro la partita senza perdere mai la concentrazione e andare oltre ad ogni situazione.

 

E alla fine di una partita, invece? Ripensa a quello che ha sbagliato a livello tattico, oppure volta pagina? 

 

L’autovalutazione per me è sacra mi aiuta a tracciare le situazioni negative e curare dettagli che possano incidere sul risultato finale. 

 

Una partita da allenatore che vorrebbe dimenticare? 

 

Virtus Montale-Prato Nord, terminata con 3-0, sono accadute delle dinamiche extra-campo alla vigilia della partita che non ho gradito per niente. 

 

  Che cosa le sta dando il calcio e che cosa le sta togliendo? 

 

Ad ora il calcio non mi ha tolto nulla, è una professione, una passione attualmente che mi sta solo riempendo di esperienza conoscenze sia umane che professionali. 

 

Da allenatore qual è il suo miglior pregio e il suo peggior difetto?

 

Non saprei quale pregio potermi assegnare, forse uno su tutti è saper mettere a proprio agio il calciatore fin quando è possibile, un difetto che mi porto nelle prime squadre, forse complice il settore giovanile, è quello di cercar di accontentare tutti, ma non è sempre possibile anche perché è  il risultato finale è il giudizio di ogni scelta e decisione presa.

 

 

 

Se lei domani dovesse ricevere una chiamata da un club estero, accetterebbe questa nuova avventura?

 

Assolutamente si, sono molto favorevole all’idea anche come collaboratore se necessario.

 

Un sogno per il futuro?

 

Vorrei fare solo calcio in futuro, come capo allenatore, vice, collaboratore, dal mio primo corso mi sono sempre formato ed aggiornato con corsi extra ed in più l’esperienza che il campo e le stagioni calcistiche mi offrono sempre

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

A lei caro Paolo che ci da l’opportunità di farci conoscere tramite il suo blog e la sua persona, e poi a tutti i tifosi e  ai  calciatori compresi che credono  nella mia persona come uomo e allenatore

 

 

Grazie per avermi dedicato l’intervista e buone feste a te, al club e alla tua famiglia.

 

 

 

08   12     2025

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento